Potrebbe essere in dirittura d’arrivo la trattativa per il rinnovo dei contratti del settore sanitario. L’aumento degli stipendi potrebbe variare tra i 174 e i 200 euro lordi al mese. Cosa sappiamo.
Da tempo si attendeva una svolta nella trattativa per il rinnovo del contratto che coinvolge i dipendenti del sistema sanitario. Arriva oggi la notizia di un accordo quasi raggiunto tra le parti, tra i sindacati e l’Aran, che vedrebbe un aumento fino a 200 euro.
Il rinnovo del contratto della sanità coinvolge oltre 500 mila dipendenti del settore (precisamente 650 mila), dal personale amministrativo agli infermieri. Il documento in discussione prevede un aumento lordo mensile medio di 204 euro per gli infermieri, mentre per le altre categorie l’aumento scende a 174 euro mensili lordi.
I fondi per l’aumento, che ammonta a 315 milioni di euro, potrebbero essere stati trovati all’interno del Fondo sanitario nazionale; potrebbero, perché in teoria il fondo di 2 miliardi di euro è vincolato e gli altri 600 milioni sono invece disposti per l’emergenza Covid.
Per maggio il tavolo delle trattative tra i sindacati e l’Aran dovrebbe chiudere il contratto. A quel punto, passato per il ministero dell’Economia, troverebbe ancora l’ostacolo del vaglio della Corte dei Conti. Potrebbe quindi essere un iter piuttosto lungo. Da maggio, la fine delle trattive, potrebbero passare altri 4 mesi e solo a quel punto arriveranno gli aumenti in busta paga.
Accordo vicino sul rinnovo del contratto per la sanità: aumenti fino a 200 euro
Potrebbe essere davvero arrivato lo sblocco per l’accordo del rinnovo del contratto del settore sanitario. Il personale, secondo il documento, dovrebbe arrivare a prendere una media di 170-194 euro lordi mensili in più al mese.
Il tavolo della trattativa tra i sindacati e l’Aran, come ricorda Il Messaggero, era ormai bloccato da tempo, in attesa dello stanziamento delle risorse per coprire tale aumento. Sembra però arrivato l’ok per lo stanziamento di 315 milioni di euro per il 2022 e 365 milioni di euro per il 2023. Una cifra che comprende anche l’indennità di vacanza prevista nell’accordo 2019-2021.
Rinnovo del contratto: gli aumenti per categoria
L’aumento dello stipendio medio varia da categoria a categoria. Per gli infermieri, per esempio, l’importo medio dell’aumento è pari a 204 euro lordi mensili, che diventano 193,22 euro mensili netti. Le altre categorie avranno invece un aumento mensile di 174 euro netti (+7,22%). La differenza dell’aumento dipende da un’indennità specifica data agli infermieri con la legge di Bilancio.
La tabella degli aumenti nella Sanità:
Lordo oneri (mln) | Incidenza su tutti | Mese X 13 (euro) | |
Risorse indicate da atto di indirizzo a regime | 1.015,57 | 4,30% | 102 |
Indennità di specificità infermieristica | 335 | 1,44% | 35 |
Indennità di tutela del malato e promozione della salute | 100 | 0,43% | 11 |
Superamento limite salario accessorio | 49,28 | 0,22% | 6 |
Nuovi ordinamenti professionali | 127,57 | 0,55% | 14 |
Totale risorse | 1.690,42 | 7,22% | 174 |
Per gli operatori sanitari (ostetriche, tecnici sanitari di laboratorio, radiologi etc) è prevista quella che è indicata come “indennità di tutela del malato” e prevede un aumento che varia tra i 35 e i 41 euro lordi mensili. Inoltre, come per il contratto della Pubblica amministrazione, sono previsti scatti (aumento di stipendio) dovuti ad anzianità e grazie al merito.
Il punto sugli scatti di anzianità prevede, per le professioni sanitarie, fino a sette possibili scatti di anzianità in tutta la carriera. L’importo dovrebbe essere di mille euro per ciascuno scatto. Al momento però è ancora tutto da decidere e gli scatti di anzianità sono tra le parti più discusse.
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