Reddito di cittadinanza: l’Inps ha pubblicato il modulo per la rinuncia. Una volta presentato alla struttura Inps competente sul territorio la carta acquisti viene immediatamente disattivata.
Reddito di cittadinanza: l’Inps - come annunciato nel messaggio 2662/2019 - ha messo a disposizione degli interessati un modulo per presentare la rinuncia al contributo.
Ebbene sì; d’ora in avanti si potrà rinunciare al reddito di cittadinanza (ma anche alla pensione) qualora si ritenga che questo strumento non sia così conveniente come si credeva.
Anche se può sembrare strano ci sono delle persone che stanno riflettendo sulla possibilità di rinunciare al reddito di cittadinanza. Questo perché si sono rese conto che - nel loro caso specifico - aderire alla misura non conviene.
D’altronde aderire al reddito di cittadinanza non prevede solo il diritto ad un assegno mensile, ma comporta anche il rispetto di determinati obblighi, tra cui:
- siglare un Patto per il Lavoro con il centro per l’impiego, con l’obbligo - ad esempio - di impegnarsi nella ricerca di un lavoro e di frequentare specifici corsi di formazione;
- dare la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività per un numero non inferiore ad 8 ore settimanali.
Può accadere allora che quando l’importo riconosciuto dall’Inps in base alla propria posizione economica (qui le informazioni su come calcolare il reddito di cittadinanza) sia molto basso, il richiedente cambi idea sulla convenienza della misura scegliendo di rinunciar alla possibilità di percepire mensilmente un’integrazione al reddito familiare.
Il problema è che inizialmente questi non sapevano come fare per rinunciare al reddito di cittadinanza; c’era la possibilità di far decadere il contributo non presentandosi, ad esempio, alla convocazione del centro per l’impiego per la sottoscrizione del Patto per il Lavoro. È vero che in questo caso si perde il reddito di cittadinanza, ma allo stesso tempo si preclude la possibilità di farne nuovamente richiesta nei successivi 18 mesi (6 mesi nel caso nel nucleo familiare ci siano disabili o invalidi).
Ecco perché era necessario che l’Inps stabilisse una procedura chiara per la rinuncia a reddito e pensione di cittadinanza; lo ha fatto in questi giorni, mettendo a disposizione degli interessati un modulo da compilare e presentare alle strutture territorialmente competenti sul territorio così da chiedere la sospensione della carta acquisti e dell’erogazione del beneficio economico.
Rinuncia reddito di cittadinanza: modulo Inps SR183
Ai tre moduli già a disposizione per il reddito di cittadinanza (utili per fare domanda o per comunicare variazioni del reddito) se ne aggiunge un quarto con il quale ai soggetti interessati viene concesso di rinunciare al reddito di cittadinanza.
Il modulo è indicato con la dicitura SR183; questo è disponibile sul sito dell’Inps, nella sezione “tutti i moduli”, ma potete anche scaricarlo di seguito.
Questo si compone di una sola pagina da compilare con le informazioni richieste, quali:
- dati del titolare del reddito di cittadinanza;
- stato della domanda (se ancora in fase di approvazione oppure se il beneficio è stato già riconosciuto);
- dati dei componenti del nucleo familiare;
- data, luogo e firma.
C’è poi un secondo foglio che presenta l’informativa dei dati personali; bisogna prenderne visione ma non è necessario firmarlo. Il modulo - al quale dovrà essere allegata una fotocopia del documento d’identità - poi dovrà essere presentato alle strutture dell’Inps territorialmente competenti, con tutte le conseguenze del caso.
Rinuncia reddito di cittadinanza: conseguenze
Come spiegato dall’Inps la rinuncia al reddito di cittadinanza - che ricordiamo deve essere presentata a nome del titolare della carta ovvero di colui che ne ha fatto richiesta - si configura come “un’unanime manifestazione di volontà dell’intero nucleo familiare”.
Questa comporta la perdita del beneficio, a prescindere dallo stato della domanda (se accolta o ancora in fase di valutazione) e indipendentemente dalla composizione del nucleo familiare stesso.
Qualora la rinuncia venga presentata in fase di godimento del beneficio, la carta RdC viene immediatamente disattivata; questo significa che eventuali importi residui non potranno più essere utilizzati.
In ogni caso è bene specificare che la decadenza del reddito di cittadinanza non ha conseguenze sul REI; anche se il nucleo familiare prima di beneficiare del RdC percepiva il Reddito di Inclusione, quindi, non tornerà a godere di quest’ultimo trattamento.
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