L’azienda Nvidia chiude il trimestre con un fatturato di 8,288 miliardi di dollari. Le opportunità per gli investitori.
L’azienda di chip semiconduttori Nvidia ha pubblicato mercoledì 25 maggio, dopo la chiusura dei mercati, i risultati del primo trimestre.
Per il periodo di tre mesi conclusosi il primo maggio, Nvidia ha registrato un utile per azione rettificato di 1,36 dollari (EPS su normativa GAAP: 0,64 dollari) su un fatturato di 8,288 miliardi di dollari. Sia la linea di fondo del conto economico (utile netto), che quella superiore (margine lordo) hanno superato le aspettative, mentre il fatturato è stato veramente robusto, con una crescita del +46,3% su base annua e con un nuovo record di aumento trimestrale per Nvidia.
L’aggiustamento dell’Earning Per Share include un impatto negativo al netto delle imposte di 52 centesimi per azione, relativo all’onere di annullamento della acquisizione di Arm dalla Softbank per 1,35 miliardi di dollari. Per problemi di concentrazione, infatti, Nvidia ha dovuto rinunciare all’azienda Arm, leader nei chip per l’I.A.
A dicembre era stata la FTC statunitense a bloccare la procedura di approvazione dell’accordo, manifestando il timore che la conclusione dell’acquisizione avrebbe danneggiato la concorrenza.
Gli utili rettificati sono cresciuti del +49% rispetto all’anno precedente. Su base rettificata, il margine lordo, cioè l’ indicatore (ricavi-costi)/ricavi, è aumentato di 90 punti base al 67,1% e le spese operative si sono incrementate solo del 35% a 1,608 miliardi di dollari. L’utile operativo si è quindi attestato a 3,955 miliardi di dollari, con un aumento del +55%, e l’utile netto a 3,443 miliardi di dollari, con un aumento del +49%. Numeri a dir poco impressionanti.
Per Nvidia il fatturato stimato del trimestre in corso è di circa 8,1 miliardi di dollari, con un margine di errore di circa il 2%. Questo dato include una riduzione stimata di circa 500 milioni di dollari (400 milioni di dollari nel settore dei videogiochi e 100 milioni di dollari nel Data Center) legata al conflitto in Europa orientale e alle chiusure per il Covid-19 in Cina. Prima della guerra in Ucraina, le previsioni erano di 8,45 miliardi di dollari, buoni per una crescita del 33,5% su base annua.
Questa leggera defaiance aveva indotto, in after-market del 25 maggio, a deprimere il titolo anche del -7%, al di sotto di 159 dollari. Il margine lordo rettificato dovrebbe rimanere al 67,1% (più o meno 50 punti base) sino alla fine del 2022, e testimonia come questa società sia leader nel mercato dei chip per il Cloud Computing e per il Gaming. Per capire come si sta evolvendo il piano industriale di questa azienda è anche utile analizzare il fatturato per settori.
Data Center
Il fatturato di 3,75 miliardi di dollari ha rappresentato un nuovo record del segmento e un aumento del +83% rispetto all’anno precedente. Un risultato superiore alle aspettative.
Giochi
Il fatturato di 3,62 miliardi di dollari ha segnato un nuovo record del segmento e un aumento del “solo” +31% rispetto all’anno precedente. Anche questo dato ha battuto le aspettative degli analisti.
Chip per la grafica professionale
Il fatturato di 622 milioni di dollari è aumentato del +67% rispetto a un anno fa, ma è stato leggermente inferiore alle aspettative degli analisti.
Automotive e robotica
Il fatturato di 138 milioni di dollari è diminuito del -10% rispetto a un anno fa ed è stato inferiore alle aspettative.
BuyBack sul mercato
Anche su questo comparto Nvidia si dimostra particolarmente generosa. Infatti ha riacquistato 2 miliardi di dollari di azioni ordinarie nel trimestre in esame.
Inoltre, recentemente il consiglio di amministrazione ha approvato e aumentato il programma di riacquisto di azioni a 15 miliardi di dollari, con scadenza a dicembre 2023. Mercoledì 25 maggio, Nvidia ha anche dichiarato un dividendo trimestrale di 0,04 dollari, invariato rispetto agli ultimi tre trimestri e con un rendimento dello 0,09%. Questo sarà pagato il primo luglio agli azionisti registrati il 9 giugno: certamente sui dividendi Nvidia è piuttosto tirchia, ma reinveste quasi tutti i profitti in tecnologia e innovazione, lasciando bassissima la pay-out ratio. Da questo, è chiara la sua intenzione di diventare leader di mercato e rimanere tale per un lungo periodo di tempo.
Flussi di cassa
Nvidia ha chiuso il trimestre con una posizione di cassa netta (ricavi al netto dei costi e delle tasse) di 20,338 miliardi di dollari e attività correnti, liquidabili entro i 12 mesi, di 29,575 miliardi di dollari, compresi 3,163 miliardi di dollari di scorte.
Le passività correnti ammontano a soli 5,562 miliardi di dollari. Ciò lascia Nvidia con un rapporto di liquidità corrente (attività correnti/passività correnti) di 5,32X. Se togliamo le scorte, si addiviene alla c.d. “quick ratio” un affinamento del precedente indicatore, e Nvidia ha una quick ratio di 4,75X.
Le attività totali ammontano a 45,212 miliardi di dollari, compresi 6,576 miliardi di dollari di «avviamento» e altri beni immateriali. Le passività totali, al netto del patrimonio netto, ammontano a 18,892 miliardi di dollari, di cui 10,947 miliardi di dollari di debiti a lungo termine. In via del tutto ipotetica, Nvidia potrebbe quindi ripagare il suo debito a lungo termine quasi due volte di tasca sua, con i propri asset.
Questo bilancio è davvero impressionante, tanto da stupire che i bond di Nvidia in circolazione abbiano “solamente” il rating A, quando valori del genere dovrebbero essere almeno AA+.
Al 27 maggio, Nvidia quota circa 185 dollari e ha già guadagnato 25 dollari dall’apertura del 26 maggio a 160 dollari… certo, 25 dollari in 2 sedute è molto, ma offre di sicuro opportunità.
Dopo un doppio minimo a 160 dollari, i volumi indicano che il prossimo target è quello di 200 dollari. Da lì, se il Nasdaq continua la sua corsa in questo rimbalzo, Nvidia potrebbe bucare al rialzo la MM a 50giorni, che indicativamente possiamo fissare a 215 dollari.
Da questo traguardo, importanti basi di rialzo potrebbero portare il titolo a testare la MM a 200GG, ovvero 242 dollari.
Con il programma di uscita di 6 nuovi prodotti entro il 2022 e con la aggressività che la contraddistingue sul mercato, potremmo definire Nvidia anche un tiolo per i «cassettisti» di medio–lungo periodo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA