L’indice Nasdaq ha stupito tutti durante la sessione di borsa del fine settimana. Siamo alle porte di un nuovo trend rialzista, o è ancora troppo presto per poterlo affermare?
Sui mercati statunitensi è nata una vera e propria improvvisa inversione di tendenza, che ha preso in contropiede molti investitori, i quali si erano abituati all’idea che, dopo mesi di forte crescita, i mercati azionari avrebbero dovuto scontare il peso di tutte le complicazioni economiche, finanziarie e geopolitiche degli ultimi periodi.
In piena opposizione, i trader continuano a mostrare un atteggiamento “risk on” ed hanno colto l’occasione dei recenti ribassi per acquistare ancora più titoli, specialmente facendo riferimento al mercato tecnologico del Paese a stelle e strisce.
La ripartenza di venerdì potrebbe dare inizio a una nuova fase euforica del mercato? Uno sguardo ai dati e ai grafici.
Cosa ha comportato questa improvvisa inversione di tendenza?
I grandi protagonisti di questa ripartenza sono proprio i grandi titoli tecnologici, che dopo i ribassi manifestatisi a seguito della condivisione dei primi risultati del trimestre, avevano registrato dei preoccupanti cali. A quanto pare, questi ribassi sono stati ben accolti dal mercato, il quale ha gradualmente colto l’occasione per inserire nel sistema ordini di acquisto, innescando una complessiva ripartenza dei prezzi.
Il Nasdaq, indice rappresentativo del comparto tech statunitense, continua ad apprezzarsi grazie all’apporto dei titoli FAANg, recentemente soprannominati “I magnifici sette”, in senso più allargato. A quanto pare il mercato sta registrando importanti afflussi di capitali in fondi d’investimento che mirano a replicare e/o speculare sull’andamento del comparto tecnologico USA.
Questo è confermato da un rapporto di BofA Global Research, che ha registrato afflussi per oltre 2 miliardi di dollari fino a mercoledì (durante i ribassi). Tra i fondi che hanno registrato una raccolta netta positiva troviamo ProShares UltraPro QQQ, Technology Select Sector SPDR Fund e iShares US Technology ETF, alcuni tra i fondi più scambiati sul mercato.
Il contraccolpo arriva anche grazie alle ultime considerazioni fatte da Amazon, grande performer della sessione di venerdì, che ha rassicurato riguardo ai risultati del cloud, aspetto che era stato messo in discussione dai risultati di Google. In sostanza, si è verificata una vera e propria inversione di tendenza, sia dal punto di vista delle aspettative fondamentali che da quello delle aspettative di prezzo sui mercati azionari. A contribuire, anche gli ultimi dati sull’inflazione, con il PCE di settembre MoM leggermente superiore alle stime.
Nasdaq100: quanto ancora potrebbe durare questa ripartenza?
Guardando il grafico del Nasdaq con una lente tecnica, si nota chiaramente una ripartenza tecnica avvenuta poco al di sopra di un livello di prezzo abbastanza rilevante da un punto di vista psicologico: quello dei 14.000 punti. Il recupero, vicino al punto percentuale, della sessione di venerdì si accompagna a una sessione stabile dell’S&P 500, e all’avvicinamento del rendimento del Tesoro USA a 10 anni al livello del 4,87%.
NASDAQ, 1D
Grafico a candele giornaliere dell'indice Nasdaq. Fonte: teletrader.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
