La vendita di un numero di telefono nel dark web è molto rischiosa: dalla pubblicità insistente alla truffa sulle carte di credito. Come difendersi?
I numeri di telefono possono essere venduti nel dark web: si tratta di una circostanza molto pericolosa e sempre più frequente. Secondo quanto riportato da Check point research, infatti, i numeri di telefono italiani sottratti sono ben 35 milioni, per un totale complessivo di 260 milioni di numeri rubati in 108 paesi.
In seguito al furto, i numeri di telefono vengono rivenduti sulle piattaforme del dark web, spesso anche a prezzi piuttosto contenuti. I rischi sono potenzialmente enormi, perché tutto dipende esclusivamente da chi cercherà di acquistarli. Trattandosi di una pratica del tutto illegale, è ovvio che le finalità non siano delle più lecite.
La prospettiva più ottimistica è che i numeri di telefono rubati vengano utilizzati per scopi pubblicitari e di marketing, sicuramente senza alcun rispetto delle normative in materia di privacy e disturbo. Le conseguenze che possono incorrere, comunque, potrebbero esser ben più gravi se dai numeri vengono rintracciati i dati personali, come quelli anagrafici e quelli relativi alle carte di credito.
L’aumento dei crimini informatici: la situazione in Italia
Si è registrato nell’ultimo periodo un aumento esponenziale dei numeri di telefono rubati per essere messi in vendita nel dark web, e questo assume una gravità molto vasta per una serie di motivazioni concatenanti.
Innanzitutto quasi chiunque può accedere ai dati nel dark web, gli hacker che operano in quest’ambito hanno infatti competenze basiche ed elementari. Questo rappresenta il maggiore fattore di rischio, in quanto la possibilità che le persone riescano ad accedere ai numeri rubati è in perenne crescita.
In secondo luogo, le liste di numeri di telefono sono spesso vendute a prezzi convenienti, questi sono soltanto alcune delle offerte:
- Un elenco contenente 32 milioni di numeri di telefono con nomi e cognomi, legati a Whatsapp, al prezzo di 7.000 euro.
- Una lista di 6 milioni di utenti tedeschi di Whatsapp a soli 2.000 euro.
Questo provoca ovviamente una facilità di acquisto notevole, con il conseguente moltiplicarsi dei pericoli per gli utenti. L’Italia non è esente, infatti si posiziona al quattordicesimo posto al mondo per le informazioni sottratte al dark web, con una presenza di allerte non omogenea fra le aree. Nel dettaglio:
- Lazio 21,5, con la sola provincia di Roma che ricopre il 18,8%.
- Lombardia 13,4% con Milano che registra il 5,8% di allerte.
- Campania 7,8%, in particolare a Napoli la percentuale è pari al 5%.
- Torino 4,1%.
Vendita di numeri di telefono nel dark web: i rischi e come difendersi
La maggior parte delle violazioni (27%), inoltre, è avvenuta per mezzo di account di posta elettronica, mentre il 21% dei profili violati riguardava l’utilizzo di siti di intrattenimento. Le conseguenze sono delle più vaste e comprendono:
- Pubblicità insistente.
- Utilizzo del nominativo per fini illegali.
- Truffe attraverso i metodi di pagamento collegati, come le carte di credito o i wallet virtuali.
- Creazione di account con i nominativi per truffe o altri reati.
- Furto di dati personali privati e rivendita.
Gli esperti, che monitorano la situazione con attenzione, pongono un particolare accento sui metodi di prevenzione. Agire dopo il furto del numero di telefono è molto spesso complicato, lungo e soltanto di rado porta ai risultati sperati. Questo dipende dalla fatica nello circoscrivere i dati, potenzialmente alla portata di tutti, soprattutto se la denuncia avviene dopo svariato tempo.
Non è così facile, infatti, accorgersi subito che il proprio numero di telefono è stato rubato e rivenduto sul dark web. Tutt’altro, potrebbe capitare di non accorgersene mai o soltanto dopo molto tempo e in seguito a conseguenze decisamente spiacevoli. Per questa ragione è opportuno adottare tutte le precauzioni possibili per difendersi dalle violazioni:
- Non cliccare sui link contenuti nelle e-mail o negli sms sospetti (provenienti da un numero non registrato, firmati con un nome noto ma scritto male, con errori grossolani nel testo).
- Non inviare mai dati personali, soprattutto in merito alle carte di credito e contattare immediatamente la propria banca in caso di dubbio.
- Controllare l’indirizzo e-mail e il numero di telefono del mittente, verificandolo nei canali ufficiali, con molta attenzione ad accenti, virgole, trattini e maiuscole.
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