Risultati elezioni Israele: i Blu e Bianco di Gantz sono di poco avanti rispetto al Likud di Netanyahu ma, senza l’appoggio degli ultranazionalisti di Yisrael Beitenu, sarà difficile poter formare un nuovo governo.
Risultati elezioni Israele: si rischia un nuovo nulla di fatto, con anche il voto di settembre che potrebbe replicare la stessa situazione dello scorso aprile, quando non fu possibile la formazione di nessuna maggioranza.
Anche se le urne hanno premiato i Blu e Bianco di Benny Gantz, finiti di poco avanti rispetto al Likud del primo ministro uscente Benjamin “Bibi” Netanyahu, anche questa volta se rischia di ripetere lo stesso stallo di cinque mesi fa.
I risultati del voto di martedì 17 settembre in Israele parlano infatti di una coalizione di centrodestra ferma a 55 seggi a fronte di una maggioranza di 61, con il centrosinistra che invece si ferma a 56.
Autentico ago della bilancia è quindi l’ex ministro della Difesa Avigdor Lieberman, ultranazionalista del partito Yisrael Beitenu che ha ottenuto 9 seggi e che ha fatto cadere l’ultimo governo Netanyahu rifiutando poi l’alleanza con il Likud dopo le elezioni di aprile.
Una ipotesi è che i Blu e Bianco alla fine possano aprire a un governo insieme al Likud: unica condizione che Gantz andrebbe a porre sarebbe però quella dell’esclusione di Netanyahu dal governo che è anche a rischio incriminazione per tre casi di corruzione se dovesse perdere le elezioni.
Risultati elezioni Israele: Netanyahu in testa
Iniziato lo spoglio che andrà avanti per tutta la mattina fino all’ufficializzazione dei risultati, dopo lo scrutinio del 95% dei voti i Bianchi e Blu sono in testa con il 27,7% mentre il Likud è di poco dietro al 27,5%.
- Blue & White (centro) - 25,8% (32 seggi)
- Likud (conservatori) - 25,1% (31 seggi)
- Lega Araba (sinistra) - 10,7% (13 seggi)
- Shas (religioso) 7,5% (9 seggi)
- Yisrael Beitenu (destra) - 7,1% (9 seggi)
- Giudaismo Unito nella Torah (religioso) - 6,1% (8 seggi)
- YAM (destra) - 5,8% (7 seggi)
- Laburisti (centrosinistra) - 4,8% (6 seggi)
- Unione Democratica (verdi) - 4,3% (5 seggi)
- Otzma Yehudit (estrema destra) - 1,9% (/)
Dato che nel Knesset, il Parlamento monocamerale israeliano, siedono 120 deputati, per formare una maggioranza occorrono la conquista di almeno 61 seggi. Questa è l’attuale scenario delle possibili coalizioni.
- Centrosinistra e arabi - 56 seggi
- Destra e religiosi - 55
- Yisrael Beitenu - 9 seggi
Vista una legge elettorale puramente proporzionale con soglia di sbarramento fissata al 3,25%, la composizione del Knesset è molto frazionata con le trattative post voto che saranno molto complesse.
Stando a questi risultati, il Likud insieme agli altri partiti di centrodestra non avrebbe una maggioranza, ma dovrebbe appellarsi di nuovo alla destra ultranazionalista di Yisrael Beitenu che ha già fatto pervenire un papello di richieste.
Se non dovesse arrivare un accordo si tornerebbe a una situazione di stallo. Non è da escludere quindi anche una convergenza tra i Blu e Bianchi e il Likud, a patto però che
Netanyahu rimanga fuori dal governo.
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