Chi rientra nel luogo di residenza, domicilio e abitazione deve rispettare il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00? Quando scatta la multa? Regole ed eccezioni.
Si può rientrare al domicilio dopo le 22? Che succede a chi viola il coprifuoco per tornare a casa, dove ha la residenza? Nonostante l’acceso dibattito politico, il governo - per ora - ha deciso di confermare il divieto di uscire durante il coprifuoco; quindi, di regola, tutti dovrebbero essere a casa propria prima delle 22.
Infatti il rientro al luogo di domicilio, residenza e abitazione non può essere usato come “scusante” per violare il coprifuoco e stare in giro o in casa di amici oltre l’orario consentito.
Ciò non vale, naturalmente, per chi è costretto a tornare a casa oltre la fascia oraria del coprifuoco per comprovati motivi di salute, necessità o lavoro (ad esempio chi stacca dal turno dopo le 22).
Ecco le misure in vigore e come riconoscere il luogo di domicilio, residenza e abitazione.
Chi ha la residenza può tornare a casa?
Sì, chi ha la residenza, il domicilio o l’abitazione fuori dal Comune o dalla Regione può raggiungerla in qualsiasi fascia di rischio, anche se in zona rossa. Questo vale per studenti e lavoratori fuori sede e per chiunque abbia conservato la residenza in un luogo diverso rispetto a dove vive abitualmente.
Per tornare a casa non servono né autocertificazione né certificato vaccinale se lo spostamento avviene tra zone gialle.
Possibile il rientro al domicilio/residenza durante il coprifuoco?
Fino a nuovo ordine, il coprifuoco alle 22 è confermato in tutta Italia (anche in zona gialla) e vale per ogni tipo di spostamento, compreso il rientro al domicilio/residenza.
Chi viene fermato dalle Forze dell’ordine mentre torna a casa dopo le 22, rischia la multa da 400 a 1.000 euro, elevabile fino alla metà in caso di recidiva.
Tuttavia il rientro al luogo di domicilio, abitazione e residenza durante il coprifuoco è consentito se, per validi motivi, non era possibile effettuare lo spostamento prima. In tal caso bisognerà indicare nell’autocertificazione la ragione della violazione (motivi di lavoro/studio, salute e casi di necessità e urgenza).
Che vuol dire rientro presso “l’abitazione”?
Il rientro è ammesso anche verso l’ “abitazione”, intesa come il luogo in cui una persona vive stabilmente, non necessariamente con continuità - quindi anche pochi giorni a settimana - purché sia soddisfatto il requisito della “periodicità e frequenza”, come prevedono le Faq.
Per l’abitazione valgono le stesse regole sul coprifuoco: di norma lo spostamento dovrebbe avvenire tra le 5 e le 22, altrimenti servirà compilare l’autocertificazione.
Invece, per quanto riguarda residenza e abitazione, questi vengono definiti come:
- il luogo di dimora abituale giuridicamente rilevante e, quindi, risultante dai registri anagrafici e verificabile in ogni momento dalle Forze dell’ordine (la residenza);
- il luogo in cui il cittadino ha stabilito “la sede principale dei suoi affari e interessi”, che può non coincidere con la residenza. Esempio tipico è lo studente universitario fuori sede che conserva la residenza nella città di origine (il domicilio).
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