La riunione Bce di oggi ha sancito il taglio dei tassi di 25 punti base, con le previsioni sull’inflazione in rialzo. Nessuna anticipazione sulle prossime mosse da Lagarde.
La riunione Bce di oggi, giovedì 6 giugno ha decretato l’atteso taglio dei tassi di interesse di 25 punti base.
Tutti i tassi monitorati dall’Eurotower hanno subito la diminuzione, con il costo del denaro sceso al 4,25% e il tasso sui depositi al 3,75%. Come si legge nellaa nota ufficiale della decisione, il Consiglio direttivo ha ritenuto opportuno procedere con un allentamento, sulla base delle “prospettive di inflazione, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria”.
L’attenzione sulle dinamiche dell’inflazione, però, rimane alta poiché se da una parte i prezzi di fondo si sono indeboliti, le pressioni interne sono forti, con la crescita salariale in focus e l’inflazione dei setvizi in aumento. Nelle previsioni economiche per l’Eurozona, infatti, l’aggiornamento sull’inflazione è stato al rialzo per il 2024 e il 2025, quando il target del 2% sarà anocra superato.
Per quanto riguarda la crescita economica, “dovrebbe aumentare allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026”.
L’approccio per il futuro resta quello di osservazione dei dati riunione per riunione, con la specificazione che il Consiglio “non si è impegnato preventivamente su un particolare percorso tariffario”. Rimane alta, quindi, l’incertezza su cosa accadrà a luglio.
In conferenza stampa Lagarde non ha fatto accenno sulle prossime mosse, ribadendo la dipendenza dai dati e la prudenza sulla disinflazione in corso.
Riunione Bce, taglio dei tassi a giugno e incertezza sul futuro. Cosa ha detto Lagarde?
Il taglio dei tassi è arrivato sulla scia di una crescente fiducia che il percorso finora intrapreso dall’inflazione sia stato giusto e soddisfacente. Tuttavia, nulla è dato per scontato e Lagarde ha mantenuto un tono cauto sul futuro, senza sbilanciarsi.
Lagarde ha affermato che la Bce ha attraversato una “prima fase” di forte e rapido inasprimento, poiché ha alzato i tassi di 450 punti base tra luglio 2022 e settembre 2023. C’è stata poi una “fase di tenuta”.
Ciascuna fase ha visto il calo dell’inflazione, scesa da un picco del 10,6% nell’ottobre 2022, al 5,2% nel settembre 2023, al 2,6% nel maggio 2024.
Servizi e salari, però, rimangono nel mirino dei funzionari poiché stanno attualmente fungendo da catalizzatori dei prezzi. Per questo, la velocità del percorso di allentamento non può essere previsto.
La Bce ha anche ribadito sul PEPP che i reinvestimenti integrali di capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP continueraanno fino alla fine di giugno 2024. Nella seconda metà dell’anno ridurrà il portafoglio PEPP in media di 7,5 miliardi di euro al mese. Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024.
Previsioni economiche, l’aggiornamento Bce
Le stime sull’inflazione sono state aggiornate al rialzo, con queste previsioni:
- 2,5% nel 2024;
- 2,2% nel 2025;
- 1,9% nel 2026
L’indice core è stimato a media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026.
La crescita in Eurozona è stata prevista allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.
Cosa è successo nella riunione Bce del 6 giugno
La decisione sui tassi è arrivata senza sorprese, con la prima diminuzione del costo del denaro. Lagarde ha spiegato la scelta durante la conferenza stampa.
Tutti gli aggiornamenti in tempo reale:
Fine conferenza
Lagarde auguraa buona estate e termina la conferenza stampa. Prossimo incontro 18 luglio.
Tasso neutrale
Lagarde si rifiuta di fare speculazioni su dove potrebbe essere il tasso neutrale, dicendo semplicemente che abbiamo ancora molta strada da fare dopo essere passati dal 4% al 3,75%
Decisione con un solo dissenziente
Lagarde rivela che solo un membro del Consiglio ha votato contro il taglio dei tassi, sfidando i giornalistti in sala sull’indovinare chi fosse.
Importanza dei salari
Per quanto riguarda i salari, Lagarde sottolinea l’importanza del costo del lavoro per l’inflazione dei servizi e spiega che negli ultimi mesi si sono verificate alcune divergenze tra i diversi paesi.
In Germania, ad esempio, i contratti collettivi vengono stravolti ogni tre anni. L’accordo sul settore pubblico varato quest’anno ha lo scopo di compensare i lavoratori per l’inflazione degli ultimi anni, dice.
Percorso a ostacoli
Lgarde dice “conosciamo la strada che stiamo percorrendo, ma ci saranno più ostacoli sulla strada”, in altre parole: l’inflazione sta diminuendo gradualmente.
Lagarde sul “dopo giugno”
Avremo bisogno di dati per confermare che siamo sulla strada disinflazionistica, spiega Lagarde e aggiunge: “La velocità con cui viaggerà la BCE è molto incerta.”
Bce dipendente dai dati
Lagarde sottolinea che la Bce dipenderà dai dati, affermando che il modo in cui i politici analizzano i dati è fondamentale. Ancora una volta, indica i tre indicatori che guardano:
- Prospettive sull’inflazione
- Inflazione di fondo
- Forza di trasmissione della politica monetaria
Fiducia nell’inflazione
La prima domanda è forse la più ovvia: perché tagliare i tassi aumentando allo stesso tempo le previsioni di inflazione? Il Consiglio direttivo ha deciso di tagliare “perché la fiducia nel percorso da seguire era aumentata negli ultimi mesi”, afferma Lagarde.
Approccio per il futuro
Lagarde conclude le osservazioni preparate promettendo un approccio politico “restrittivo quanto necessario”, per riportare inflazione al target del 2%.
Rischi crescita
I rischi per la crescita sono bilanciati nel breve termine, ma sono orientati al ribasso nel medio termine.
Focus su inflazione
L’inflazione interna resta alta, con il calo dei prezzi dei beni verso l’aumento dell’inflazione dei servizi. I salari continuano ad aumentare a un ritmo elevato, ma gli indicatori a lungo termine segnalano che la crescita salariale si modererà nel corso dell’anno.
Crescita Eurozona
Si prevede che l’economia dell’area euro continui a riprendersi nei prossimi trimestri. Ciò fa seguito alla crescita del primo trimestre, dopo cinque trimestri di “stagnazione”, spiega Lagarde.
Perché il taglio dei tassi ora?
È giunto il momento di moderare i tassi di interesse: Lagarde spiega che le prospettive di inflazione sono migliorate notevolmente.
Lagarde inizia a parlare
Lettura del testo dellaa decisione di politica monetaria.
Conferenza al via
Lagarde inzia a parlare.
Previsioni Pil Eurozona
La crescita economica in Eurozona è così stimata:
- 0,9% nel 2024;
- 1,4% nel 2025;
- 1,6% nel 2026
Previsioni inflazione
Queste le stime aggiornate sull’inflazione in Eurozona:
inflazione complessiva in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. L’inflazione core è vista al 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026.
Decisione di politica monetaria
Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di abbassare i tre tassi di interesse chiave della BCE di 25 punti base. Sulla base di una valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria, è ora opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria dopo nove mesi di mantenimento dei tassi stabili. Dalla riunione del Consiglio direttivo del settembre 2023, l’inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali e le prospettive di inflazione sono notevolmente migliorate. Anche l’inflazione di fondo si è attenuata, rafforzando i segnali di un indebolimento delle pressioni sui prezzi e di un calo delle aspettative di inflazione su tutti gli orizzonti. La politica monetaria ha mantenuto condizioni di finanziamento restrittive. Frenando la domanda e mantenendo ben ancorate le aspettative di inflazione, ciò ha contribuito in modo significativo a riportare l’inflazione verso il basso.
Allo stesso tempo, nonostante i progressi compiuti negli ultimi trimestri, le pressioni interne sui prezzi rimangono forti poiché la crescita salariale è elevata e l’inflazione probabilmente rimarrà al di sopra del target anche nel prossimo anno. Le ultime proiezioni degli esperti dell’Eurosistema sia per l’inflazione complessiva che per quella core sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025 rispetto alle proiezioni di marzo. Il personale prevede ora un’inflazione complessiva in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Per l’inflazione al netto di energia e alimentari, il personale prevede una media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. Crescita economica dovrebbe aumentare allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.
Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Manterrà i tassi ufficiali sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere questo obiettivo. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio basato sui dati e riunione per riunione per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le sue decisioni sui tassi di interesse si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non si è impegnato preventivamente su un particolare percorso tariffario.
Il Consiglio direttivo ha inoltre confermato oggi che ridurrà le disponibilità di titoli dell’Eurosistema nell’ambito del programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) di 7,5 miliardi di euro in media al mese nella seconda metà dell’anno. Le modalità per ridurre le partecipazioni in PEPP saranno sostanzialmente in linea con quelle seguite nell’ambito del programma di acquisto di asset (APP).
Tassi di interesse chiave della BCE
Il Consiglio direttivo ha deciso di abbassare i tre tassi di interesse chiave della BCE di 25 punti base. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno ridotti rispettivamente al 4,25%, 4,50% e 3,75%, a partire dal 12 giugno 2024.
Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio dell’APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.
Il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP fino alla fine di giugno 2024. Nella seconda metà dell’anno ridurrà il portafoglio PEPP in media di 7,5 miliardi di euro al mese. . Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024.
Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestire i rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.
Operazioni di rifinanziamento
Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito e il relativo rimborso in corso contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.
Taglio tassi
Tassi dimminuiti di 25 punti base, come segue:
- Tasso interesse al 4,25%
- Tasso deposito al 3,75%
- Operazioni di rifinanziamento marginale della BCE al 4,50%
Tra poco la decisione sui tassi
Alle ore 14.15 sarà pubblicata la decisione di politica monetaria, con attese per un taglio da 25 punti base.
Cautela o politica aggressiva sui tassi Bce?
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea procederà con cautela dato il recente aumento dell’inflazione nella zona euro, ma sarebbe comunque giustificato tagliare i tassi fino alla fine dell’anno, secondo il suo ex vicepresidente Vitor Constâncio.
“Le dinamiche a breve termine possono creare in alcuni membri alcuni dubbi sul percorso lineare, continuo e decrescente dell’inflazione. Quindi penso che forse anche il Consiglio sarà troppo cauto”, ha detto Constâncio giovedì a “Squawk Box Europe” della CNBC.
Cosa aspettarsi dalla Bce secondo l’economista
I politici della Bce sono pronti a tagliare i tassi di interesse giovedì, poiché il percorso futuro per l’inflazione sembra rassicurante, ha detto giovedì Shaan Raithatha, economista senior di Vanguard Europe al programma “Squawk Box Europe” della CNBC. Ha aggiunto che molteplici riduzioni dei tassi sono all’orizzonte per il 2024.
Spread Btp-Bund
Lo spread tra il decennale italiano e quello tedesco è sotto la soglia dei 130 punti, a 128 punti.
Apertura Borse europee
Le principali Borse europee aprono sopra la parità nel giorno della Bce: il Ftse Mib guadagna lo 0,27%, il Dax tedesco lo 0,76%, il Cac francese lo 0,41%.
Euro dollaro in rialzo
Prima che inizi la sessione europea dei mercati, la coppia EUR/USD guadagna terreno intorno a 1,0875.
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