Riunione Bce oggi, giovedì 27 luglio: rialzo dei tassi di 25 punti base come previsto. Lagarde non si sbilancia sulle prossime mosse. Cosa ha detto in conferenza?
Riunione Bce oggi: tassi più alti di 25 punti base come previsto.
La riunione a Francoforte non ha deluso le attese con l’aumento di un quarto di punto come ampiamente anticipato da analisti e diversi membri stessi della banca.
Nel documento ufficiale sulla decisione Bce, l’Eutower ha nuovamente sottolineato che il pericolo inflazione non è sparito del tutto. Sebbene i prezzi si stiano raffreddando, quelli core sono ancora lontani dal target del 2%:
“l’inflazione scenderà ulteriormente nel resto dell’anno, ma rimarrà al di sopra dell’obiettivo per un periodo prolungato. Sebbene alcune misure mostrino segnali di allentamento, l’inflazione di fondo rimane complessivamente elevata”.
Sul prossimo futuro, nessuna chiara indicazione su cosa accadrà al costo del denaro. L’approccio resta quello di decisioni riunione per riunione e dipendenti dai dati e dalla valutazione della trasmissione della politica monetaria. Lagarde ha insistito più volte su questo punto, lasciando aperte tutte le opzioni per la prossima riunione, quando saranno svelate anche le nuove proiezioni.
L’intenzione dei membri della banca è stata proprio quella di non sbilanciarsi, ma di lasciarsi guidare esclusivamente dai parametri macroeconomici dei prossimi mesi, che restano l’unica guida per ogni altra mossa.
Le decisioni future assicureranno che i tassi di interesse chiave della Bce saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine, ha spiegato la nota ufficiale.
Interessante notare, lo ha sottolinetao anche Lagarde, che la dichiarazione odierna ha omesso un riferimento ai tassi che devono essere “portati” a un livello che riduca l’inflazione abbastanza rapidamente, un cambiamento sfumato che potrebbe essere visto come un segnale che ulteriori aumenti non sono scontati.
Ciò lascerà gli investitori a indovinare se è in arrivo un altro aumento dei tassi o se luglio segnerà la fine del più rapido inasprimento della Bce.
Ieri, intanto, la Federal Reserve è tornata ad aumentare il costo del denaro dopo la pausa di giugno. Con un altro rialzo da 25 punti base, Powell ha messo in guardia sulla lotta necessaria e non ancora finita all’inflazione. Pochi i riferimenti a cosa accadrà in seguito, con l’unica indicazione che si deciderà riunione per riunione e in base ai dati. Atri aumenti sono comunque possibili.
In questo contesto, anche la Bce in riunione oggi ha continuato la sua lotta all’inflazione con l’aumento dei tassi di 25 punti base. Resta incertezza su quello che succederà in seguito.
Riunione Bce: tassi al 4,25%. Cosa ha detto Lagarde
La mossa di oggi era attesa e non c’è stata sorpresa. Lagarde, in un tono anche stizzito in alcuni passaggi della conferenza stampa, ha ribadito che l’unico compito della banca centrale è centrare il target del 2% per l’inflazione.
Non mancano di certo le buone notizie, con l’indice generale che sta scendeno. Tuttavia, i prezzi core sono alti e lo saranno per un periodo prolungato e vanno monitorati. I rischi di un rialzo, inoltre, ci sono soprattutto ossservando l’andamento dei salari e gli esiti assai incerti della guerra in Ucraina e di altri fattori che possono spingere i prezzi energetici ed alimentari.
L’inflazione nella zona euro si è dimezzata dallo scorso ottobre ma, al 5,5%, rimane ben al di sopra dell’obiettivo del 2% Bce: questa è la guida per l’Eurotower. Nessuna - voluta - anticipazione su ciò che potrà accadere a settembre, con tutte le porte aperte e con la specificazione da parte di Lagarde che la decisione odierna, anche sull’approccio comunicativo, è stata unanime.
Da evidenziare che la governatrice ha sottolineato come le prospettive nel breve termine si stiano deteriorando per l’economia dell’Eurozona: deboli manifattura e investimenti, con i servizi che hanno perso slancio.
La politica monetaria aggressiva, intanto, sta lasciando il segno ed è per questo nella giusta direzione: Lagarde ha infatti commentato che la domanda di mutui e prestiti è crollata, alimentando il calo dell’inflazione.
In generale, la decisione Bce del 27 luglio e le parole di Lagarde sono state molto equilibrate, senza sbilanciarsi su possibili anticipazione per settembre.
Riunione Bce oggi: tassi in rialzo, cosa è successo
La banca centrale ha deciso l’aumento dei tassi, senza sorprendere le attese con un rialzo da 25 punti base.
Fine conferenza stampa
Lagarde ha finito la sua conferenza stampa.
Buone notizie
La buona notizia è che l’inflazione sta scendendo, ma non è abbastanza.
Quali dati a settembre?
Tutti i dati sull’inflazione saranno importanti per la prossima riunione: prezzi produzione, energia, dei servizi. Ma anche ogni singolo parametro riguardante lavoro, produzione. Ogni piccolo indicatore sarà osservato attentamente secondo Lagarde.
Strade aperte per il futuro
Lagarde ripete: “sappiamo che ci stiamo avvicinando, ma sappiamo che ci sono entrambe le opzioni: salire o tenere in pausa i tassi.”
Impatto tassi
L’impatto dei tassi che osserva la Bce è sull’iinflazione e osservando questo aspetto non c’è ancora il risultato sperato, spiega Lagarde.
Pausa o rialzo in futuro?
Lagarde ripete che tutto dipenderà dai dati e non si può ora anticipare se ci sarà una pausa o un altro rialzo tassi a settembre.
Prossime decisioni
Lagarde insiste che c’è determinazione nell’essere dipendente dai dati per le prossime decisioni. “Non siamo nel dominio della forward guidance, ma siamo fortemente radicati nel nostro desiderio di spezzare la schiena dell’inflazione. Ci saranno due letture dell’inflazione prima della riunione di settembre”, ripete Lagarde.
Domande giornalisti
Lagarde inizia a rispondere alle domande dei giornalisti.
Incertezze e preoccupazioni
Diverse preoccupazioni nel breve termine: “Le pressioni interne sui prezzi, anche da parte dei salari e dei margini di profitto, stanno diventando una crescente fonte di inflazione. Le prospettive per la crescita economica e l’inflazione rimangono molto incerte”, dice Lagarde.
Occupazione
Si stanno creando molti nuovi posti di lavoro, soprattutto nel settore dei servizi, ma i posti di lavoro potrebbero diventare negativi per la produzione, evidenzia Lagarde.
Rischi al rialzo per inflazione
Lagarde sottolinea che i prezzi di cibo ed energia rappresentano un potenziale rischio al rialzo per l’inflazione.
Prospettive economiche
Lagarde sottolinea che: “Prospettive economiche europee si sono deteriorate, con una domanda interna più debole. La produzione manifatturiera è particolarmente debole, anche a causa della domanda esterna. Debolezza anche negli alloggi, ma i servizi sono più resilienti”.
Inasprimento della politica monetaria
L’accesso al credito si sta restringendo e questo serve per far calare l’inflazione: lo ha ribadito Lagarde, leggendo il comunicato della riunione.
Inflazione in focus
La formula di Lagarde è sempre la stessa: inflazione troppo alta per troppo tempo.
Conferenza al via
Lagarde inizia a parlare.
Attesa per conferenza stampa
Lagarde sta per iniziare la sua consueta conferenza stampa, fissata per le 14.45. Spiegherà la decisione odierna e risponderà ai giornalisti.
Euro dollaro oscilla
L’EUR/USD aumenta dello 0,11% a 1,1095 subito dopo la pubblicazione della decisione, per poi cominciare a oscillare più in basso. Dollaro rafforzato dal dato sul PIl Usa più forte delle previsioni per il secondo trimestre (+2,4% su stime a +1,8%).
Documento ufficiale sulla decisione Bce
L’inflazione continua a diminuire, ma si prevede che rimarrà ancora troppo alta per troppo tempo. Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo a medio termine del 2%. Pertanto, oggi ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave della BCE.
L’aumento del tasso odierno riflette la valutazione del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione sottostante e la forza della trasmissione della politica monetaria. Gli sviluppi dall’ultima riunione supportano l’aspettativa che l’inflazione scenderà ulteriormente nel resto dell’anno, ma rimarrà al di sopra dell’obiettivo per un periodo prolungato. Sebbene alcune misure mostrino segnali di allentamento, l’inflazione di fondo rimane complessivamente elevata. I passati aumenti dei tassi continuano a essere trasmessi con forza: le condizioni di finanziamento si sono nuovamente irrigidite e frenano sempre più la domanda, fattore importante per riportare l’inflazione all’obiettivo.
Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a conseguire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione. In particolare, le sue decisioni sui tassi di interesse continueranno a essere basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria.
Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso di fissare allo 0% la remunerazione delle riserve minime. Questa decisione preserverà l’efficacia della politica monetaria mantenendo l’attuale grado di controllo sull’orientamento della politica monetaria e garantendo la piena trasmissione delle decisioni sui tassi di interesse ai mercati monetari. Allo stesso tempo, migliorerà l’efficienza della politica monetaria riducendo l’importo complessivo degli interessi che devono essere pagati sulle riserve per attuare la posizione appropriata.
I dettagli della modifica della remunerazione delle riserve minime sono forniti in un comunicato stampa separato che sarà pubblicato alle 15:45 CET.
Tassi di interesse chiave della BCE
Il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 4,25%, 4,50% e 3,75% a partire dal 2 agosto 2023.
Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l’Eurosistema non reinvestisce più i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza.
Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio Direttivo intende reinvestire i pagamenti di capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con il orientamento di politica monetaria appropriato.
Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.
Operazioni di rifinanziamento
Poiché le banche stanno rimborsando gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni di prestito mirate e il loro rimborso in corso contribuiscono alla sua posizione di politica monetaria.
***
Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al suo mandato di stabilità dei prezzi
Tassi in aumento
I 3 tassi della Bce sono stati aumentati di 25 punti base e ora si attestano a:
Tasso interesse: 4,25%;
Tasso depositi: 3,75%
Operazioni di rifinanziamento marginale: 4,50%
Decisione tassi n arrivo
Sta per essere pubblicata la decisione sui tassi di interesse, con tutte le previsioni unanimi per un rialzo di 25 punti base. Il dato uscirà alle ore 14.15
Rendimento Btp
In attesa della decisione ufficiale sul tasso della Bce, il rendimento del Btp decennale resta sul 4%. Un tono più aggressivo di Lagarde potrebbe far schizzare il rendimento del titolo di Stato.
Di seguito, i movimenti dei mercati nella mattinata.
Euro dollaro in aumento
EUR/USD viene scambiato sopra 1,1100, estendendo i guadagni nella sessione europea. La coppia rimane più solida per il secondo giorno consecutivo a causa di un’ampia debolezza del dollaro Usa e di uno stato d’animo ottimista in vista della decisione di politica monetaria della Bce.
Borse in rialzo
Dopo circa 30 minuti di apertura, le Borse europee guadagnano. Il Ftse Mib avanza dello 0,56%. Bene anche il Dax tedesco (+0,35%) e il Cac francese (+0,82%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA