Riunione Bce, tassi fermi al 4,25%. Nessuna anticipazione su settembre da Lagarde

Violetta Silvestri

18/07/2024

La riunione Bce di luglio non ha deluso le attese: i tassi di interesse restano fermi al 4,25%. Lagarde ha mantenuto un tono cauto sulle prossime mosse, senza anticipare nulla. Cosa ha detto?

Riunione Bce, tassi fermi al 4,25%. Nessuna anticipazione su settembre da Lagarde

La riunione Bce di oggi 18 luglio ha confermato le previsioni con i tassi di interesse che sono rimasti invariati.

Nel documento ufficiale che illustra la decisione, il tono prudente sull’inflazione - che ha spinto il board a lasciare il costo del denaro fermo - si legge soprattutto in questo passaggio:

“le pressioni sui prezzi interni sono ancora elevate, l’inflazione dei servizi è elevata e l’inflazione complessiva probabilmente rimarrà al di sopra dell’obiettivo per buona parte del prossimo anno.”

Inoltre, viene ribadito che ogni decisione avverrà sulla base dei dati analizzati riunione per riunione e che la Bce non si impegna in anticipo su nessuna mossa di politica monetaria.

Durante la conferenza stampa di Lagarde, nessun particolare dettaglio è trapelato su cosa accadrà nelle prossime riunioni. Il tono è rimasto prudente e fermo nella determinazione a dipendere esclusivamente dai dati che verranno aggiornati prima del 12 settembre.

Riunione Bce, tassi fermi e nessun impegno futuro. Cosa ha detto Lagarde?

La riunione del 18 luglio è già stata battezzata da alcuni analisti come un non evento.

Lagarde non ha lasciato trapelare nulla di concreto sulle prossime mosse, ribadendo che tutti i membri del board sono stati d’accordo nel seguire esclusivamente l’approccio basato sui dati, riunione per riunione.

La possibilità di un taglio a settembre è stata definita come una questione “completamente aperta”, a testimonianza che tutto può ancora accadere e che non ci saranno anticipazioni.

Lagarde ha affermato che la banca centrale prevede che i livelli di inflazione oscilleranno per il resto del 2024, ma che nel complesso diminuiranno nella seconda metà dell’anno a causa del calo dei costi del lavoro, dell’impatto della politica monetaria e dell’attenuazione dell’impatto degli shock sui prezzi.

Nello specifico, la governatrice ha spiegato: “i salari continuano a crescere a un ritmo elevato, compensando il periodo di elevata inflazione del passato. I salari nominali più elevati, insieme alla debole produttività, hanno contribuito a una crescita del costo del lavoro, sebbene sia rallentata un po’ nel primo trimestre di quest’anno”.

Il 2025 sarà probabilmente l’anno in cui la Bce si aspetta un più deciso avvicinamento al target del 2%. Il nodo su un altro taglio tassi a settembre non è stato quindi sciolto.

Riunione Bce, tassi invariati: cosa è successo in conferenza?

Come ampiamente previsto, la Bce ha lasciato i tassi fermi. Tutti gli aggiornamenti della giornata.

Dati in focus

Lagarde si rifiuta di fornire suggerimenti su quali dati conteranno di più per determinare se avverrà un altro taglio. Ciò significa che tutto sarà esaminato e sarà un’estate “intensa”.

Previsioni Bce

Lagarde sembra piuttosto fiduciosa sui salari e sulle previsioni della Bce (salari e inflazione in calo). Sebbene affermi che ovviamente potrebbero essere sbagliato e che la Bce adeguerebbe la politica di conseguenza, rifiuta di prendere in considerazione l’ipotesi secondo cui *tutti* gli indicatori e le valutazioni della Bce sono sbagliati

Riunione di settembre

Lagarde sottolinea che la decisione della Bce a settembre è del tutto aperta.

Dazi

A Lagarde viene chiesto della prospettiva di eventuali tariffe più alte negli Stati Uniti. Lei conferma che si tratta di un’area in cui i funzionari saranno “ovviamente attenti a qualunque decisione politica venga presa in futuro”.

Decisione unanime

Lagarde ribadisce che la decisione odierna è stata unanime e unanime è stata anche la convinzione a non anticipare nulla per settembre.

Crescita Eurozona

I rischi di crescita economica sono orientati al ribasso.

Aspettativa inflazione

Si prevede che l’inflazione oscillerà attorno ai livelli attuali per il resto dell’anno, in parte a causa degli effetti energetici di base. Si prevede che tornerà verso il target del 2% nella seconda metà del 2025.

Inflazione e salari

La maggior parte delle misure di inflazione sono rimaste stabili o sono diminuite a giugno. Gli stipendi continuano ad aumentare a un ritmo elevato, ma il ritmo rallenterà spiega Lagarde.

Resilienza lavoro

L’occupazione è a livelli elevati e si prevede un aumento dei posti di lavoro nel secondo trimestre, soprattutto nei servizi.

Precisazione sull’approccio Bce

Lagarde ribadisce che la banca rimarrà dipendente dai dati e che i tassi di interesse rimarranno a livelli restrittivi finché necessario. “La banca non è pre-impegnata su alcun percorso sui tassi”.

Conferenza al via

Lagarde legge il comunicato sulla decisione.

Attesa per conferenza

Lagarde inzierà a parlare in conferenza stampa tra circa 5 minuti.

Euro dollaro

La coppia EUR/USD è poco mossa a 1,0936, in lieve calo.

Decisione di politica monetaria

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre principali tassi di interesse della BCE. Le informazioni in arrivo supportano ampiamente la precedente valutazione del Consiglio direttivo sulle prospettive di inflazione a medio termine. Mentre alcune misure dell’inflazione di fondo sono aumentate a maggio a causa di fattori una tantum, la maggior parte delle misure è rimasta stabile o è scesa a giugno. In linea con le aspettative, l’impatto inflazionistico dell’elevata crescita salariale è stato tamponato dagli utili. La politica monetaria sta mantenendo restrittive le condizioni di finanziamento. Allo stesso tempo, le pressioni sui prezzi interni sono ancora elevate, l’inflazione dei servizi è elevata e l’inflazione complessiva probabilmente rimarrà al di sopra dell’obiettivo per buona parte del prossimo anno.

Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo. Manterrà i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere questo obiettivo. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati e riunione per riunione per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione. In particolare, le sue decisioni sui tassi di interesse si baseranno sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non si sta impegnando in anticipo su un particolare percorso di tasso.

Principali tassi di interesse della BCE
Il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi resteranno invariati rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.

Programma di acquisto di attività (APP) e programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

L’Eurosistema non reinveste più tutti i pagamenti del capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP, riducendo il portafoglio PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese in media. Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria connessi alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento
Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni di prestito mirate e il loro rimborso in corso contribuiscano al suo orientamento di politica monetaria.

***

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il regolare funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, il Transmission Protection Instrument è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia alla trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere in modo più efficace al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Tassi fermi

La Bce ha deciso di lasciare i tassi fermi, come da attese. Il tasso di interesse è rimasto a 4,25%, il tasso di deposito a 3,75% e le operazioni di rifinanziamento marginale della BCE a 4,50%.

In arrivo la decisione tassi

Alle 14.15 sarà noto se la Bce avrà tenuto i tassi fermi come previsto. Al momento il tasso di interesse è al 4,25% e quello di deposito al 3,75%.

Mercati in attesa dei tassi

Gli indici europei si muovono al rialzo a circa mezz’ora dalla decisione sui tassi. L’euro dollaro si muove con cautela.

In attesa della Bce

L’economista di BNP Paribas Luca Pennarola ha affermato che salvo shock, settembre è la data da loro preferita per il prossimo taglio dei tassi.

Previsioni sui tassi di ING

Gli strateghi di ING hanno scritto che “la linea di base rimane una Bce che ribadisce un approccio dipendente dai dati, il che significa nessuna forward guidance per un taglio a settembre. I tassi dell’euro potrebbero vedere una spinta al rialzo in questo caso, poiché i mercati sembrano essere alla ricerca di una BCE che si sta avvicinando a un ciclo di allentamento. Il rendimento del Bund a 10 anni potrebbe vedere una spinta di nuovo verso la soglia del 2,5%.”

Euro dollaro

L’EUR/USD è in lieve flessione nella sessione europea dopo aver raggiunto un nuovo massimo di quattro mesi vicino a 1,0950 mercoledì.

Borse europee caute

L’apertura delle Borse europee è prudente. Il Ftse Mib milanese sale dello 0,13%, il Dax tedesco scende dello 0,13% e il Cac francese guadagna lo 0,09%.

Mercati europei in attesa di Lagarde

Le indicazioni di Lagarde in conferenza stampa dovrebbero offrire i maggiori spunti ai mercati e agli investitori. Euro e obbligazioni sono in focus, con un calo nel caso in cui vengano annunciati nuovi tagli ai tassi.

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