Dalla riunione BCE di oggi 9 settembre nessuna sorpresa sui tassi, che restano invariati. In calo il programma di acquisto per l’emergenza pandemica ma, ha precisato Christine Lagarde, non chiamatelo tapering.
Un esito in linea con le stime quello della riunione di oggi, 9 settembre 2021, della Banca Centrale Europea.
L’istituto con sede a Francoforte ha rivisto le aspettative di inflazione e di crescita, i due dati nell’anno corrente sono visti al 2,2 ed al 5 per cento (contro il +1,9% ed il +4,6% stimato a giugno), ha confermato il costo del denaro ed ha detto di voler ridurre, ad un livello “moderatamente inferiore”, il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP).
Quest’ultima decisione, ha precisato Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa, non va inquadrata in un’ottica di tapering (come negli USA), va letto come una ricalibrazione di questo tipo di intervento.
«Per quanto riguarda la moderata riduzione degli acquisti sotto il programma del PEPP, l’enfasi sul fatto che si tratti di ricalibration e non tapering senza indicare l’ammontare di tale riduzione sembra anche qui improntata alla cautela», ha commentato Fabio Castaldi, Investment manager di Pictet Asset Management.
“Stiamo ricalibrando -ha detto Lagarde- come già fatto a dicembre e a marzo” e nel corso del meeting di dicembre “parleremo del PEPP e della sua durata”.
Riunione BCE 9 settembre: Lagarde, preoccupa variante Delta
Se da un lato l’inflazione è stata rivista al rialzo, dall’altro “nel medio termine è stimata ben al di sotto del nostro obiettivo del 2%", ha detto la n.1 dell’istituto con sede a Francoforte.
Discorso diverso per la crescita dell’economia: in Eurolandia la produzione entro la fine dell’anno tornerà sui livelli pre-pandemici.
Minacce arrivano, ovviamente, dalla variante Delta “che potrebbe ancora ritardare la piena riapertura dell’economia".
Lagarde: ancora tanto da fare
Nel complesso, c’è ancora molto da fare e Lagarde ha posto particolare attenzione al mondo del lavoro:
“restano 2 milioni di occupati in meno rispetto ai livelli pre-Covid, specialmente tra giovani e lavoratori con basse qualifiche".
Meeting BCE: le reazioni dei mercati
In rosso nella prima parte, a circa un’ora e mezza dalla chiusura degli scambi il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,09% a 25.900,96 punti. Andamento simile per l’Euro Stoxx 50, in calo dello 0,27%.
Sul mercato dei cambi l’eurodollaro quota in 1,18193 (+0,05%) mentre dal fronte titoli di Stato, lo spread Btp-Bund arretra di quasi il 3% a 104 punti base.
Fine della conferenza stampa
Come di consueto, a circa un’ora dall’inizio la conferenza stampa della n.1 della BCE, Christine Lagarde, è finita.
Dipendenti dai dati
Ad una domanda sulle aspettative di inflazione, Lagarde ha risposto che la BCE
«è dipendente dai dati, non è schiava dei dati».
Prematuro parlare di fine del PEPP
Nelle condizioni attuali, è prematuro parlare della fine del PEPP.
«Non ne abbiamo discusso in questa riunione, siamo lontani dalla fine degli acquisti di bond e dall’incremento dei tassi».
Servono interventi mirati
A questo punto, ha rimarcato il n.1 della BCE non sono più necessari interventi a pioggia, ne servono di mirati.
Indicazioni positive dal PIL del Q3
«L’economia è rimbalzata del 2,2% nel secondo trimestre, quando l’economia ha stupito in positivo. Siamo sulla buona strada per una crescita solida nel terzo trimestre».
«La ripresa poggia sul successo delle campagne vaccinali».
Stime PIL e Inflazione
Decisione PEPP presa all’unanimità
Per quanto riguarda il PEPP, «la decisione è stata presa all’unanimità. Non stiamo mettendo in campo un tapering, stiamo solo ricalibrando il PEPP».
Attenzione a retribuzioni
Valutiamo, ha detto Lagarde, impatto degli incrementi dei prezzi nelle negoziazioni salariali.
Freni alla produzione temporanei
«Se colli di bottiglia per il sistema produttivo dovessero prolungarsi oltre le attese, potremmo rivedere le nostre stime sull’inflazione».
PEPP: moduliamo acquisti per raggiungere obiettivi
«Oggi nel board abbiamo discusso di come modulare gli acquisti del PEPP per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Lo ha detto Lagarde».
Lagarde: pandemia e vaccini fattori chiave
«L’economia è in forte ripresa, tutto dipenderà dall’andamento della pandemia e dai vaccini».
Inflazione salirà nei prossimi mesi
L’inflazione di Eurolandia registrerà un’accelerazione in autunno ma scenderà nel 2022.
Inflazione rivista al rialzo
L’inflazione è spinta al rialzo da fattori temporanei. Aggiornate, al rialzo le stime sull’inflazione di Eurolandia:
- 2,2% nel 2021 (da 1,9%);
- 1,7% nel 2022 (da 1,5%);
- 1,5% nel 2023 (da 1,4%).
Economia Eurolandia in decisa ripresa
Aggiornate, al rialzo le stime sul PIL di Eurolandia:
- 5% nel 2021 (da 4,6%);
- 4,6% nel 2022 (da 4,7%);
- 2,1% nel 2023 (confermato).
Economia Eurolandia in decisa ripresa
«Grazie ai vaccini, l’economia è in decisa ripresa. La variante Delta non ha richiesto lockdown, ma potrebbe rallentare la ripresa del commercio globale. Il mercato del lavoro è in miglioramento, l’aumento dei salari dovrebbe tradursi in maggiori spese. Nonostante questo, c’è ancora tanto da fare».
Acquisti PEPP a livelli leggermente inferiori
Gli acquisti sotto il piano PEPP continueranno ad un ritmo leggermente inferiore rispetto agli ultimi due trimestri.
Riviste al rialzo le stime su inflazione
Christine Lagarde ha annunciato di aver rivisto al rialzo le stime di inflazione.
Christine Lagarde: output a livelli pre-pandemia nel 2021
Grazie a vaccini, l’economia riparte. L’output tornerà ai livelli pre-pandemia entro la fine dell’anno.
Inizia la conferenza stampa di Christine Lagarde
Con due minuti di ritardo, inizia la conferenza stampa di Christine Lagarde, chiamata a spiegare le decisioni prese nella riunione della BCE di oggi, 9 settembre 2021.
Attesa per la conferenza stampa di Lagarde
Tra 10 minuti inizierà la conferenza stampa di Christine Lagarde.
Piazza Affari positiva prima di Lagarde, EUR/USD incrementa i guadagni
Quindici minuti prima della conferenza stampa di Christine Lagarde, che seguiremo in questa pagina in diretta, il Ftse Mib quota 25.907,55 punti (+0,12%) mentre l’indice della blue chip europee, l’Euro Stoxx 50 quota stabile a 4.174,58 punti (-0,06%).
L’EUR/USD sale dello 0,21% a 1,18388 mentre lo spread Btp/Bund, stabile prima dello statement della BCE, scende di quasi il 3% a 104 punti base.
Attesa per la conferenza stampa
A breve Christine Lagarde parlerà in conferenza stampa: gli operatori attendono impazienti di conoscere l’entità della riduzione del piano PEPP.
Nel comunicato della BCE, che trovate più in basso, l’istituto ha specificato che lo shopping di attività nel quadro del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) sarà «moderatamente inferiore rispetto ai due trimestri precedenti».
Mercati Azionari: Piazza Affari passa in positivo
A circa 10 minuti dalla pubblicazione della decisione della BCE, il Ftse Mib è passato in positivo (+0,11% a 25.904,79 punti) mentre l’Euro Stoxx 50 ha azzerato le perdite e passa di mano 4.175,65 punti (-0,04%).
https://www.money.it/+FTSE-Mib-126+
Euro/Dollaro
Dopo la decisione della BCE, che ha confermato il costo del denaro e annunciato di voler ridurre il PEPP, l’eurodollaro (EUR/USD) quota in rialzo dello 0,14% a 1,1829.
Riunione della BCE 9 settembre: il comunicato
Sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, il Consiglio direttivo ritiene che possano essere mantenute condizioni di finanziamento favorevoli con un ritmo degli acquisti netti di attività nel quadro del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) moderatamente inferiore rispetto ai due trimestri precedenti.
Il Consiglio direttivo ha inoltre confermato le altre misure, ovvero il livello dei tassi di interesse di riferimento della BCE, le indicazioni prospettiche (forward guidance) sulla loro probabile evoluzione futura, gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (PAA), le politiche di reinvestimento e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine. Nello specifico:
Tassi di interesse di riferimento della BCE
I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
A sostegno del suo obiettivo di inflazione simmetrico del 2% e in linea con la sua strategia di politica monetaria, il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole per il resto dell’orizzonte di proiezione, e finché non riterrà che i progressi conseguiti dall’inflazione di fondo siano sufficientemente avanzati da essere coerenti con lo stabilizzarsi dell’inflazione sul 2% nel medio periodo. Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo.
Programma di acquisto di attività (PAA)
Gli acquisti netti nell’ambito del PAA proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Il Consiglio direttivo seguita ad attendersi che gli acquisti netti mensili del PAA saranno condotti finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della BCE.
Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.
Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP)
Il Consiglio direttivo continuerà a condurre gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP, con una dotazione finanziaria totale di 1.850 miliardi di euro, almeno sino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus.
Sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, il Consiglio direttivo ritiene che possano essere mantenute condizioni di finanziamento favorevoli con un ritmo degli acquisti netti di attività nel quadro del PEPP moderatamente inferiore rispetto ai due trimestri precedenti.
Il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti in maniera flessibile in base alle condizioni di mercato, allo scopo di evitare un inasprimento delle condizioni di finanziamento incompatibile con il contrasto dell’effetto al ribasso della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione. In aggiunta, la flessibilità degli acquisti nel tempo, fra le varie classi di attività e i vari paesi continuerà a sostenere l’ordinata trasmissione della politica monetaria. Se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attività che non esauriscano la dotazione nell’orizzonte degli acquisti netti del PEPP, non sarà necessario utilizzare appieno la dotazione. Allo stesso modo, questa può essere ricalibrata, se richiesto, per preservare condizioni di finanziamento favorevoli che contribuiscano a contrastare lo shock negativo della pandemia sul profilo dell’inflazione.
Il Consiglio direttivo seguiterà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
Operazioni di rifinanziamento
Il Consiglio direttivo continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento. In particolare, la terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III) resta per le banche una fonte di finanziamento interessante, a sostegno del credito bancario alle imprese e alle famiglie. Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine.
La Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle ore 14.30 (ora dell’Europa centrale).
Riunione BCE 9 settembre: decisione sui tassi
Tasso di interesse a 0,00% e tasso sui depositi a -0,50%: questa la decisione della BCE. Il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) moderatamente inferiore rispetto ai due trimestri precedenti.
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