Riunione Bce: tassi fermi al 4,5% e fiducia sul calo inflazione. Giugno mese chiave

Violetta Silvestri

07/03/2024

Riunione Bce: i tassi sono rimasti fermi come da attese. Lagarde ha sottolineato che l’inflazione scende e giugno sarà un mese chiave per i dati.

Riunione Bce: tassi fermi al 4,5% e fiducia sul calo inflazione. Giugno mese chiave

La riunione Bce di oggi, giovedì 7 marzo ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, come ampiamente previsto.

Nell’aggiornare le proiezioni economiche, l’Eurotower ha rivisto al ribasso sia le previsioni sull’inflazione, sia le stime per la crescita. Per quanto riguarda i prezzi, la banca ha confermato i timori già anticipati da diversi membri: “le pressioni interne sui prezzi restano elevate, in parte a causa della forte crescita dei salari.”

Sul Pil, nel breve periodo le previsioni raccontano di un’attività economica modesta, in rialzo solo nel 2025 e nel 2026 prima grazie alla domanda e poi agli investimenti.

La Bce ha ribadito quanto già precedentemente annunciato sul Quantitative Tightening, ovvero sulla politica di acquisto del debito dei Paesi. Nel dettaglio: “continuerà a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP durante la prima metà del 2024. Nella seconda metà dell’anno intende ridurre il portafoglio PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese in media. Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024”.

La Banca centrale europea ha inoltre sottolineato che ogni decisione sarà presa sulla base dei dati e che “il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento di questo obiettivo”.

La conferenza stampa di Lagarde si è conclusa, con l’importante affermazione che non c’è stata ancora alcuna discussione sul taglio dei tassi.

Bce, la riunione del 7 marzo in sintesi

Come previsto, non ci sono state sorprese dalla riunione Bce. Il costo del denaro è invariato e l’approccio della banca centrale guidato soltanto e rigorosamente dai dati non cambierà per i prossimi incontri. Verrà fatto tutto il possibile affinché vengano tenuti i tassi su livelli sufficientemente restrittivi per arrivare al target del 2%.

Fin qui, nulla è quindi mutato nell’atteggiamento dell’Eurotower. La stessa Lagarde non ha dato alcun riferimento chiaro ai mercati sul prossimo taglio dei tassi, affermando che neanche in questa riunione c’è stata una discussione al riguardo.

Tuttavia, alcuni piccoli passi in avanti in questo campo sono stati compiuti. Innanzitutto, la governatrice ha evidenziato che giugno sarà un mese chiave, poiché offrirà molti più dati di oggi e dello stesso aprile. Per valutare quanto davvero sia profondo e durevole il processo disinflazionistico occorrerà attendere 3 mesi circa. Se si aggiunge a questa dichiarazione la frase secondo la quale la Bce non aspetterà di vedere raggiunto il 2% per agire, probabilmente si può supporre che a giugno si procederà con il primo taglio.

Nella riunione di marzo, come ribadito da Lagarde, è appena iniziata la discussione sulla “riduzione della nostra posizione restrittiva”. La diminuzione del costo del denaro è nell’aria, ma nulla di più è trapelaato per adesso.

C’è fiducia sul calo dei prezzi, ma i membri “non sono ancora sufficientemennte fiduciosi”, ha allertato Lagarde.

Pil e inflazione riviste al ribasso

Le proiezioni economiche aggiornate hanno evidenziato degli aggiornamenti al ribasso.

Per l’inflazione, le nuove stime sono una buona notizia poiché confermano la tendenza al ribasso grazie soprattutto al calo evidente dei prezzi energetici. Molta più cautela, invece, è stata manifestata nei confronti delle pressioni interne e dei salari, monitorati attentamente. Queste le stime:
Inflazione media:

  • 2,3% nel 2024;
  • 2,0% nel 2025;
  • 1,9% nel 2026

L’inflazione core, al netto di energia e alimentari, è cosi prevista: 2,6% per il 2024, al 2,1% per il 2025 e al 2,0% per il 2026.

La crescita, invece, conferma un percorso più accidentato con rischi al ribasso e una ripresa modesta nel breve periodo. Queste le previsioni:
Pil:

  • nel 2024 allo 0,6%;
  • nel 2025 all’1,5%;
  • nel 2026 all’1,6%

Riunione Bce, cosa è successo nella giornata

La decisione della Bce è stata appena svelata. Aggiornamenti dalla conferenza stampa di Lagarde.

Fine conferenza

Lagarde ha terminato la sua conferenza stampa. Prossimo appuntamento aprile.

Taglio tassi

“Non abbiamo discusso sul taglio dei tassi oggi. Abbiamo appena iniziato a discutere sulla riduzione della nostra posizione restrittiva.”, ha sottolineato Lagarde.

Osservazione inflazione

Lagarde ha ricordato che la Bce al momento è particolarmente vigile su salari e profitti e che l’unico indicatore sottostante che non è in calo è l’inflazione interna.

In ogni caso, “Non aspetteremo di essere al 2% per prendere una decisione”, ha aggiunto.

Giugno mese decisivo

Lagarde ha sottolineato che, per quanto riguarda l’osservazione dell’inflazione e del suo calo, i dati di aprile diranno qualcosa in più, ma giugno sarà il mese in cui se ne saprà molto di più.

Inflazione in calo

I progressi sull’inflazione ci sono e siamo fiduciosi, ma non completamente fiduciosi sui risultati al momento.

Geopolitica

Nel parlare di rischi, Lagarde ha sottolineato che i rischi geopolitici comportano potenziali spinte al rialzo per l’inflazione.

Economia Eurozona

Si prevede che l’inflazione continuerà a scendere: “Si prevede che l’inflazione riprenda la sua tendenza al ribasso a partire dal prossimo mese”, ha dichiarato Lagarde. La crescita sarà più bassa.

Condizioni restrittive sul credito

La politica monetaria restrittiva sta pesando ancora sulla domanda e quindi sull’inflazione, ha ribadito Lagarde leggendo la nota ufficiale.

Conferenza al via

Lagarde inizia a parlare in conferenza stampa.

Conferenza stampa

Sta per iniziare la conferenza stampa di Lagarde, attesa tra circa 5 minuti.

Proeizioni economiche Pil

Pil:

  • nel 2024 allo 0,6%;
  • nel 2025 all’1,5%;
  • nel 2026 all’1,6%

Proiezioni economiche Inflazione

Inflazione media:

  • 2,3% nel 2024;
  • 2,0% nel 2025;
  • 1,9% nel 2026

L’inflazione core, al netto di energia e alimentari, è cosi prevista: 2,6% per il 2024, al 2,1% per il 2025 e al 2,0% per il 2026.

Decisione di politica monetaria

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse chiave della BCE. Dall’ultima riunione del Consiglio direttivo di gennaio, l’inflazione è ulteriormente diminuita. Nelle ultime proiezioni degli esperti della BCE, l’inflazione è stata rivista al ribasso, in particolare per il 2024, il che riflette principalmente un contributo inferiore proveniente dai prezzi dell’energia. Il personale ora prevede che l’inflazione sarà in media al 2,3% nel 2024, al 2,0% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Anche le proiezioni per l’inflazione al netto di energia e alimentari sono state riviste al ribasso e in media al 2,6% per il 2024, al 2,1% per il 2025 e al 2,0% per il 2026. Sebbene gran parte delle misure dell’inflazione di fondo si siano ulteriormente allentate, le pressioni interne sui prezzi restano elevate, in parte a causa della forte crescita dei salari. Le condizioni di finanziamento sono restrittive e i passati aumenti dei tassi di interesse continuano a pesare sulla domanda, contribuendo a ridurre l’inflazione. Il personale ha rivisto al ribasso la proiezione di crescita per il 2024 allo 0,6%, con l’attività economica che dovrebbe rimanere contenuta nel breve termine. Successivamente, gli esperti prevedono che l’economia riprenderà e crescerà dell’1,5% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e successivamente anche dagli investimenti.

Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento di questo obiettivo. Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario.

Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.

Tassi di interesse chiave della BCE
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%.

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio dell’APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP durante la prima metà del 2024. Nella seconda metà dell’anno intende ridurre il portafoglio PEPP di 7,5 miliardi di euro al mese in media. Il Consiglio direttivo intende interrompere i reinvestimenti nell’ambito del PEPP alla fine del 2024.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestire i rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento
Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito e il relativo rimborso in corso contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

***

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere in modo più efficace al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Tassi Bce

I tassi sono rimasti invariati come da attese:

  • tasso interesse 4,5%;
  • tasso sui depositi 4,0%;
  • operazioni di rifinanziamento marginale Bce: 4,75%

Borse in ripresa

Borse europee in ripresa aa meno di un’ora dalla pubblicazione dei tassi: il Ftse Mib sale dello 0,10%, il Dax tedesco dello 0,06% e il Cac francese dello 0,22%.

Previsioni Commerzbank

Secondo gli esperti di Commerzbank, la riunione della BCE di oggi non sarà particolarmente spettacolare. con i banchieri centrali che non abbasseranno i tassi di interesse e la presidente Lagarde che cercherà di non suscitare false aspettative nella conferenza stampa, né in una direzione né nell’altra.

Spread Btp-Bund in attesa della Bce

Lo spread Btp-Bund decennali viaggia sui 132 punti, in calo di oltre il 2% da ieri. Il rendimento del Btp decennale registra un 3,64% e potrebbe ancora scendere in caso di tono accomodante della Bce.

Euro dollaro stabile

Il cambio EUR/USD rimane stabile attorno a 1,0900 nella sessione europea, consolidandosi ai massimi di sei settimane. Il dollaro Usa continua a soffrire a causa della testimonianza accomodante del presidente della Fed Powell, che ha sostenuto la coppia in vista degli annunci politici della Bce.

Le previsioni di Nordea Bank

“È probabile che la riunione della Bce porti con sé un’altra serie di previsioni al ribasso sull’inflazione, ma data la volontà della Bce di attendere dei dati ulteriori sul mercato del lavoro, il messaggio principale è destinato a indicare un primo taglio dei tassi in estate, questa la previsioni della banca.

Apertura Borse europee

Borse europee in rosso in apertura. L’indice Euro Stoxx 50 perde lo 0,22% circa dopo i primi minuti di scambi. Sotto la parità anche il Ftse Mib milanese (-0,33%), il Dax tedesco (-0,48%), il Cac 40 francese (-0,40%).

Euro dollaro

Il cambio EUR/USD è rimasto stabile intorno a 1,0900 durante la sessione asiatica, ripercorrendo leggermente il massimo di sei settimane di 1,0915 raggiunto nella sessione precedente. La decisione Bce di oggi può scuotere la coppia, con un apprezzamento della moneta unica in caso di toni ancora aggressivi e di cautela sui primi tagli ai tassi.

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