Chi e cosa fa Romano La Russa, il fratello di Ignazio di recente coinvolto nella polemica con Fedez sull’evento per le donazioni del sangue e in quali controversie è stato coinvolto.
Romano La Russa, fratello di Ignazio La Russa e assessore alla sicurezza e alla protezione civile della Regione Lombardia, è stato recentemente coinvolto in una polemica con Fedez. Tutto nasce dall’evento di promozione delle donazioni di sangue, a cui entrambi hanno partecipato pensando di averne più diritto dell’altro e nessuno dei due ha mancato di farlo notare.
Fedez ha accusato La Russa di non aver preso parte all’organizzazione e di aver presenziato all’evento per “attestarsi meriti e far propaganda”, nonostante l’assessore sia stato invitato da Avis, con cui la Regione Lombardia organizza da tempo varie iniziative. La Russa, d’altra parte, ha risposto di non conoscere neanche Fedez, che invece ha organizzato l’evento con la sua fondazione e che ha apportato un aumento di donazioni tra i giovani con gli appelli social.
Alla fine, ciò che conta è che in questa lotta al merito non sia stato tolto spazio alla promozione dell’iniziativa, con l’obbiettivo di aumentare il numero di donazioni. Nonostante ciò, la polemica resta ancora, così come la curiosità. Chi è Romano La Russa e cosa fa? Ecco tutto quello che sappiamo.
Chi è Romano La Russa, biografia
Romano Maria La Russa è nato l’11 gennaio 1952 a Paternò in provincia di Catania, ma è cresciuto a Milano dove la sua famiglia si è trasferita nel 1960. A Milano frequenta la scuola e si diploma al liceo classico Carducci. Dagli anni ‘80 anche Romano è stato attivo come imprenditore, in particolare occupandosi del commercio all’ingrosso di sanitari per una società con sede a Pero.
Già da giovanissimo comincia la sua militanza politica, sulle orme dei fratelli maggiori e del padre, Antonino La Russa, che oltre a essere avvocato e dirigente d’azienda era un politico del MSI.
Anche Romano aderisce al MSI, per il quale è stato due volte consigliere comunale, passando poi ad Alleanza Nazionale nel 1995, a Il Popolo della Libertà (frutto della fusione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale) nel 2009 e, infine, a Fratelli d’Italia nel 2013.
Cosa fa Romano La Russa
Dopo una lunga parentesi come imprenditore, Romano La Russa comincia a occuparsi prevalentemente di politica e amministrazione, anche se – come abbiamo visto nella sua biografia – questo impegno lo ha accompagnato negli anni fin da giovanissimo.
Nel corso degli anni ha quindi ricoperto molti incarichi importanti, anche per quanto riguarda le relazioni internazionali. Riassumiamo allora i punti più salenti della sua carriera.
- 1985-1990: consigliere comunale a Cinisello Balsamo per MSI;
- 1990-1195: consigliere comunale a Sesto San Giovanni per MSI;
- 1995-2005: consigliere e capogruppo alla Regione Lombardia, oltre che membro della Direzione Nazionale per Alleanza Nazionale;
- 2004-2008: europarlamentare nella IV legislatura;
- 2008-2010: assessore regionale in Lombardia per Il Popolo della Libertà;
- 2010-2012: assessore regionale alla sicurezza e alla protezione civile della Regione Lombardia per Pdl;
- 2022-in corso: assessore alla sicurezza della Lombardia con delega alla protezione civile (dal 2023).
Romano La Russa ha poi ricoperto numerosi ruoli di rilievo all’interno del Parlamento europeo, infatti è stato:
- Vicepresidente della Delegazione per le relazioni con l’Iran;
- membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni;
- membro della Commissione per i problemi economici e monetari;
- membro della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo, tra cui lo Yemen.
Romano La Russa, polemiche e controversie
Non è certo cosa nuova per Romano La Russa trovarsi al centro di polemiche, anzi nel corso di questi anni diverse sue azioni e affermazioni hanno lasciato diverse perplessità.
Per esempio, nel settembre 2011, ospite alla trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24 ha dichiarato di ammirare il fascismo. Esattamente due anni dopo, nel settembre 2022, è stato colto fare il saluto romano durante il funerale di suo cognato. Dopo aver negato il gesto in un primo momento, l’assessore si è poi scusato.
Nel marzo 2012, ospite alla stessa trasmissione radiofonica, ha dichiarato che l’omosessualità è una malattia che può esser curata, definendo la comunità LGBT+ una setta. Non aveva mai affrontato prima di allora il tema e non l’ha nemmeno più ripreso, mentre i riferimenti al fascismo sono decisamente più costanti.
C’è stata, nel suo passato, anche un’indagine per finanziamenti illeciti, per la quale è stato però assolto. La polemica più recente è invece quella che lo vede coinvolto insieme a Fedez, il quale ha accusato l’assessore di non essersi interessato al tema, bensì di presenziare per prendersene il merito.
La Russa ha invece spiegato le sue ragioni, non mancando di replicare a Fedez definendolo “omuncolo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA