Rottamazione ter, nuova chance per chi non ha pagato entro il 7 dicembre 2018

Anna Maria D’Andrea

18 Gennaio 2019 - 16:59

Rottamazione ter anche per chi non ha pagato le rate scadute entro lo scorso 7 dicembre 2018. La novità e la possibile riapertura in un emendamento al Decreto Semplificazioni 2019.

Rottamazione ter, nuova chance per chi non ha pagato entro il 7 dicembre 2018

Rottamazione ter, verso la riapertura anche per chi non ha pagato le rate scadute entro lo scorso 7 dicembre 2018. Potrebbero presto arrivare ancora novità in merito all’articolato progetto della pace fiscale.

È un emendamento presentato da Lega e M5S al decreto semplificazioni 2019, in corso di esame in Commissione al Senato per la conversione, che punta a riaprire la nuova definizione agevolata delle cartelle anche a chi non aveva proceduto con la regolarizzazione della rottamazione bis.

Trattandosi di un emendamento, e visto l’iter tutt’altro che facile del decreto semplificazioni, è bene sottolineare che si tratta di un’ipotesi, ma che in ogni caso consentirebbe a molti di beneficiare dei vantaggi della rottamazione ter, senza la necessità di regolarizzare preventivamente i pagamenti delle rate scadute.

In tal caso, tuttavia, sarebbe ridotto di due anni il termine per il pagamento della somma dovuta, sempre al netto di sanzioni e interessi: massimo 10 rate da pagare dal 2019 ed entro il mese di novembre 2021.

Rottamazione ter, nuova chance per chi non ha pagato entro il 7 dicembre 2018

È firmato dai relatori Pirovano (Lega) e Coltorti (M5S) l’emendamento che potrebbe presto rimescolare le carte in tavola in merito alla rottamazione ter delle cartelle.

La proposta è quella di consentire anche a chi, dopo aver aderito alla rottamazione bis, non aveva regolarizzato il pagamento delle rate scadute entro il 7 dicembre per poter accedere automaticamente alla rottamazione ter.

Facciamo un attimo un passo indietro per capire quale potrebbe essere l’imminente novità: il Decreto Fiscale, che ha dato il via ad una nuova definizione agevolata delle cartelle, ha incluso tra gli ammessi alla rottamazione ter anche i decaduti dalle precedenti definizioni agevolate che non avevano pagato le rate scadute a luglio, a settembre e ad ottobre.

Il termine per mettersi in regola ed accedere alla rottamazione ter era fissato al 7 dicembre 2018 e per gli importi restanti il pagamento sarebbe stato dilazionato fino ad un massimo di 18 rate, da pagare a partire dal 2019 e fino al 2023.

Il dover pagare le tre rate scadute entro un termine così imminente aveva precluso la possibilità di regolarizzazione ai tanti che, seppur intenzionati ad accedere alla rottamazione ter, si trovavano in difficoltà economica.

Proprio per questo la rottamazione ter potrebbe presto addolcirsi ancora e cambiare nuovamente faccia.

Rottamazione ter con meno rate per chi non ha regolarizzato i pagamenti

Una linea più morbida con alcune penalizzazioni per i morosi che, nonostante l’opportunità, non hanno regolarizzato i versamenti della precedente rottamazione. L’emendamento al decreto semplificazioni riduce il numero delle rate previste che, così come riportato dal Sole24Ore, passerebbero da 18 a 10:

  • due scadenze nel 2019, il 31 luglio e il 30 novembre;
  • quattro scadenze all’anno invece nel 2020 e nel 2021: il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.

In tutti gli altri casi si ricorda che il termine per il pagamento delle somme dovute per la rottamazione ter delle cartelle sarà fissato al 2023.

Una differenziazione voluta per evitare di penalizzare i tanti che si sono affrettati per effettuare i pagamenti delle rate scadute a luglio, settembre ed ottobre entro il 7 dicembre 2018. Poco male, in realtà, se si pensa che sarà possibile salire sul treno dei “graziati” dalla pace fiscale e mettersi in pari con l’Erario beneficiando di importanti vantaggi.

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