La Russia sta imparando dai suoi errori ed ora sta affrontando la guerra in modo diverso ed efficace. Ecco come.
Vladimir Putin quando ha deciso ormai più di un anno fa di attaccare l’Ucraina era convinto che la situazione si risolvesse in poco tempo. Invece il popolo ucraino si è dimostrato tenace, battagliero e aiutato anche dalle altre nazioni si è convinta di riuscire a vincere questa guerra. Non c’è dubbio che ad inizio conflitto la potenza militare russa fosse di gran lunga superiore rispetto all’esercito ucraino. Ma non gli ha permesso comunque di vincere velocemente il conflitto.
Questo perché sono stati comunque commessi sul campo diversi errori strategici che hanno fatto fallire al generale Valery Gerasimov che è a capo dell’operazione, prima l’assalto al paese, poi quello alla regione orientale del Donbass. Errori che gli hanno fatto perdere migliaia di truppe. Ma ora sembrerebbe che la Russia abbia imparato dai suoi errori e sia ora strategicamente più preparata e pronta ad affrontare al meglio l’ormai imminente offensiva ucraina. Migliorie che potrebbero portarla ad avere ancora un vantaggio nell’economia del conflitto.
La nuova strategia militare della Russia sta portando i suoi frutti
Un nuovo articolo pubblicato da Jack Watling e Nick Reynolds del Royal United Services Institute, mostra come si sono evolute le tattiche russe in quest’ultimo periodo. I due hanno visitato ripetutamente l’Ucraina negli ultimi mesi, hanno intervistato lo stato maggiore dell’esercito ucraino ed hanno evidenziato i cambiamenti strategici in atto nell’esercito russo.
Partiamo dalla tattica di fanteria di base, forse la più importante. Ad inizio conflitto la Russia utilizzava battaglioni enormi formati da circa 800 unità ed equipaggiati con armatura, artiglieria e difesa aerea. Questi si sono rivelati sottodimensionati e tatticamente incapaci a vincere il conflitto. Ecco quindi il cambiamento con l’esercito di Mosca che oggi utilizza piccole squadre di fanteria. Elementi spesso imbottiti di anfetamine buttati nella mischia quasi come una missione suicida. Questo però è utile perché rivela le posizioni ucraine e fa consumare munizioni.
A quel punto entrano in gioco gruppi di fanteria d’assalto meglio addestrati ed armati. Una volta conquistato un territorio sono molto bravi a fortificare la zona entro 12 ore costruendo fortificazioni, ponti e piazzando campi minati.
Anche l’artiglieria sta migliorando. Nonostante il numero di colpi sparati sia diminuito rispetto ad un anno fa (dai 12 milioni di colpi si è passati ai 7 di quest’anno), la qualità è migliorata. I droni da ricognizione sono sempre più efficaci, consentendo alle armi di colpire obiettivi ucraini entro tre o cinque minuti dal rilevamento.
I carri armati non stanno più tentando di sfondare le linee nemiche con effetto sorpresa e velocità ma ora forniscono potenza di fuoco da una distanza di sicurezza. Il rapporto indica che nonostante i carri armati russi siano stati derisi per la loro obsolescenza, in realtà si stanno rivelando ancora molto efficaci.
Poi c’è un altro aspetto spesso trascurato ma che in una guerra moderna è molto importante: la tecnologia. Qui i miglioramenti russi sono stati impressionanti. L’esercito di Mosca ha sistemi ogni 10km di fronte in grado di intercettare soprattutto droni. E infatti l’Ucraina sta perdendo un gran numero di droni, parliamo di 10.000 al mese, 300 al giorno.
Anche le difese aeree spesso derise lo scorso anno stanno migliorando. Sono sempre più connesse tra loro e stanno abbattendo gran parte delle minacce in arrivo. Questi dati potrebbero convincere che l’Ucraina sia spacciata nel momento in cui darà il via alla controffensiva. Ma non è cosi. Sarà un conflitto che deciderà le sorti soprattutto grazie alla tattica. Non c’è dubbio che l’esercito ucraino addestrato dai paesi Nato sia pronto e preparato con le migliori tecniche militari ad affrontare il nemico. Per questo ha tutte le carte in regola per indebolire le difese russe e trionfare.
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