Sai che fare la lavatrice di notte non fa davvero risparmiare in bolletta?

Simone Micocci

25 Giugno 2024 - 18:11

Quanto si risparmia utilizzando gli elettrodomestici di sera? La differenza tra fascia monoraria e bioraria è minima.

Sai che fare la lavatrice di notte non fa davvero risparmiare in bolletta?

Spesso si cambiano le proprie abitudini per poter generare un risparmio in bolletta. Ad esempio, c’è chi preferisce fare la lavatrice di notte in quanto è noto che si spende di meno rispetto al giorno.

Ma è davvero così? Fermo restando che prima di tutto è opportuno consultare i dettagli della propria offerta per l’energia elettrica, in quanto non è detto che la promozione da voi attivata presenti delle tariffe differenziate tra fascia diurna e notturna, è bene fare chiarezza su quanto davvero si risparmia quando si utilizzano gli elettrodomestici nella fascia più economica tra le due.

Come vedremo di seguito, per quanto è vero che avendo accortezza di quando accendere alcuni elettrodomestici è possibile risparmiare in bolletta, la differenza di prezzo rischia di essere talmente minima da rendere inutile una tale programmazione.

Cosa prevedono le fasce orarie F1 e F23

Al momento della scelta dell’offerta di energia elettrica si può optare per una tariffa monoraria o bioraria. La prima prevede un costo energia, che chiameremo A, che non cambia rispetto ai giorni e agli orari di consumo. Diversamente la bioraria prevede un costo così differenziato:

  • Fascia 1 (B) dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19;
  • Fascia 23 (C) - dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 8 e il sabato e la domenica indipendentemente dall’orario di utilizzo.

Generalmente, il costo energia A della monoraria si colloca tra il B e il C della bioraria: è quindi più conveniente rispetto a quanto si spende nel diurno, ma meno vantaggioso rispetto al prezzo serale e dei weekend.

Di fatto, chi ritiene di consumare perlopiù nella fascia oraria serale e nei weekend, ad esempio se per larga parte del giorno è fuori casa, allora dovrebbe propendere per la bioraria, altrimenti è la monoraria la più conveniente.

E nel caso in cui la decisione dovesse cadere sulla bioraria dovrebbe prestare attenzione a quando vengono utilizzati alcuni elettrodomestici, specialmente quelli che consumano di più, così da massimizzare i risparmi.

Quanto si risparmia facendo la lavatrice di notte

Ovviamente il risparmio dipende dalla differenza che c’è tra il prezzo della fascia 1 della bioraria rispetto alla fascia 23. A tal proposito, abbiamo preso in considerazione due diverse offerte presenti attualmente nel mercato libero:

  • Enel energia Placet fissa “Luce Consumer”: prezzo componente energia 0,2341 €/kWh in F1, 0,2041 €/kWh in F23;
  • Eni “Fixa Time Web”: 0,1200 €/kWh in F1, 0,1131 €/kWh in F23;

Ebbene, vediamo quanto si spende utilizzando la lavatrice in F1 rispetto a F23. Considerando che in media una famiglia tipo consuma circa 1,5 kWh per ogni lavaggio e supponendo che venga utilizzata circa 20 volte al mese, ne risulta un consumo medio mensile di 30kWh.

Ciò significa che una lavatrice utilizzata prettamente in F1 costa al mese:

  • 7,023€ con l’offerta Enel;
  • 3,60€ con l’offerta Eni.

Diversamente, in F23, il costo sarebbe stato di:

  • 6,123€ con l’offerta Enel;
  • 3,393€ con l’offerta Eni.

Una differenza minima: con Enel si risparmia poco meno di 1 euro al mese, con Eni appena 20 centesimi. Volendo tradurre in percentuale è del 12,81% con Enel, appena al 5,75% con Eni.

Il risparmio quindi c’è, ma è minimo e sicuramente non tale da giustificare un cambio delle proprie abitudini. Anche perché bisogna sottolineare che l’analisi di cui sopra tiene in considerazione la sola componente energia: se consideriamo anche i costi fissi, che incidono su circa il 50% della bolletta, il risparmio finale si dimezza: con Eni, ad esempio, è di appena il 2,875%.

Quanto si risparmia in media tra F1 ed F23?

Estendiamo adesso l’analisi anche agli altri elettrodomestici, provando a capire quanto complessivamente si risparmia concentrando i consumi nella fascia F23. Prendiamo il caso limite, irrealizzabile ovviamente dal momento che ci sono elettrodomestici, come il frigorifero, che non possono essere spenti, in cui tutti i consumi si concentrano sull’una o sull’altra fascia.

Prendiamo un costo medio di 250 kWh al mese per famiglia, il costo nella F1 sarebbe di:

  • Enel: 58,525€
  • Eni: 30,00€

In F23, invece:

  • Enel: 51,025€
  • Eni: 28,275€

La differenza percentuale, ovviamente, è sempre la stessa, mentre in termini reali con Enel si risparmiano poco più di 7 euro, mentre con Eni poco meno di 2 euro.

Di fatto, differenze talmente minime che rendono la convenienza quasi irrilevante. Almeno non a tal punto da cambiare le proprie abitudini di consumo o comunque spendere ore di tempo per scegliere nella tariffa che più si adatta alle proprie esigenze.

Ma d’altronde è la stessa Eni ad ammetterlo: come si può leggere dall’immagine sottostante, la compagnia minimizza sulle conseguenze della scelta tra l’uno o l’altro profilo, in quanto ha un impatto molto limitato sulla bolletta, meno di 2 euro al mese per un’abitazione con un consumo di 250 kWh.

Convenienza minima tra monoraria e bioraria Convenienza minima tra monoraria e bioraria La conferma di Eni

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