Sai cosa si nasconde sotto il logo della Coca Cola?

Ilena D’Errico

23 Ottobre 2024 - 22:46

Le scelte di marketing di Coca Cola non lasciano nessun dettaglio al caso, senza rinunciare a un’aria spontanea e vivace. Ecco cosa si nasconde sotto il logo.

Sai cosa si nasconde sotto il logo della Coca Cola?

Coca Cola è a mani basse “il” marchio. Regina indiscussa nel suo campo, non solo in termini di successo e vendite ma anche come riconoscibilità e iconicità. Una forte identità, a partire dal classico logo bianco e rosso. L’elemento più caratteristico, con le sue forme tondeggianti, che da solo sa racchiudere tutti i principi portanti del marketing della bibita e ha grande merito nel suo successo.

Sia il logo nello specifico che l’intera strategia di marketing attuata da Coca Cola dalla sua nascita fino ad oggi sono continuo oggetto di studio e analisi, essendo la bibita diventata un prodotto culturale fortemente evocativo. Eppure molti non sanno cosa si nasconde sotto il logo. Ecco cosa ne pensano gli esperti.

Cosa si nasconde dietro il logo Coca Cola

Il logo della Coca Cola nasce nel 1887 e in più di un secolo e mezzo ha subito diverse modifiche, senza tuttavia essere mai stravolto. Un’evoluzione in piena linea con la capacità di innovazione del marchio, sempre attualizzato rispetto alla sensibilità culturale e sociale, ma fermo nei suoi principi. L’insieme di tradizione e invito alla positività, il sapiente richiamo alla sfera emotiva dei consumatori, si riflettono in ogni scelta del brand, che non a caso è sopravvissuto a due guerre e resta oggi più autorevole che mai.

L’iconico logo della bibita più venduta al mondo racchiude perfettamente la strategia di marketing di Coca Cola, nascondendo un dettaglio sconosciuto ai più, nonostante sia sotto gli occhi di tutti da decenni. Si tratta della prima lettera “C” di Coca Cola, con la classica forma allungata e tondeggiante, che fa molto di più oltre all’effetto decorativo.

In particolare secondo Richard Lau di Logo.com la lettera simboleggia un sorriso in modo nient’affatto casuale. Pur non vedendo il sorriso stilizzato, che passa per lo più inosservato, si crea infatti un’associazione inconsciamente positiva con l’immagine e dunque con il marchio rappresentato, secondo l’esperto.

Di fatto, il cervello umano è predisposto per il riconoscimento dei volti, tanto da usare le forme degli elementi essenziali (occhi e labbra) per catalogare ciò che vede, talvolta erroneamente. Nulla di strano, in alcuni casi ci si accorge perfettamente dell’apparente illusione (per esempio guardando il muso di alcune auto), altre volte la lettura istintiva rimane inconscia. E cosa c’è di più potente di un sorriso per creare una connessione, ispirare fiducia e positività?

I sorrisi caratterizzano anche una delle prime forme di comunicazione reciproca tra un neonato e i suoi genitori, un mezzo di espressione che poi permane nella vita adulta e nelle relazioni sociali, usato in modo più o meno istintivo a seconda dei casi. Non è certo un mistero che la pubblicità e il marketing in generale facciano molto affidamento anche su elementi inconsciamente percepibili, senza per questo ingannare il consumatore.

Se l’analisi riguardante il sorriso nel logo Coca Cola appare un po’ artificiosa è perché non si conosce la storia del marchio, che ha fatto proprio dell’allegria e della felicità gli elementi chiave della sua comunicazione, garantendosi così la solida fiducia dei consumatori. L’utilizzo del mito di Babbo Natale, opportunamente rivisto per la comprensione mondiale, ne è un esempio perfetto.

La solidità del brand gli ha permesso di adattarsi anno dopo anno ai cambiamenti sociali, rispondendo a bisogni ben più profondi del gusto per la bibita. Durante la Seconda guerra mondiale Coca Cola appoggia i soldati statunitensi, cui vende le bottiglie al costo simbolico di 5 cent l’una, mentre valorizza il ruolo delle donne che da madri di famiglia si ritrovano sulle spalle il peso dell’intera società.

Negli anni ‘50, complice il bisogno di comunicazione dovuto agli eventi traumatici del conflitto, Coca Cola diventa un vero e proprio marchio di massa, sforzandosi anno dopo anno per lanciare messaggi di rassicurazione, speranza e allegria familiare. La famiglia che si riunisce per il pasto è un immaginario ricorrente per il marchio, che sa parlare direttamente alle emozioni, rievocando ricordi e ispirando stabilità, felicità. Negli anni il concetto di “famiglia” è mutato, ma nella personale concezione di ognuno non può che restare l’idea di un punto di riferimento sicuro, soprattutto nei momenti più critici per la storia umana.

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