La quotata italiana potrebbe presto aggiudicarsi un appalto al largo dell’Azerbaijan sul Mar Caspio commissionato da Total.
Manca ancora l’ufficialità e il contratto non è stato ancora firmato, ma secondo il sito Upstream, Saipem è pronta ad aggiudicarsi un importate ordine al largo dell’Azerbaijan sul Mar Caspio.
Una commessa da circa 1 miliardo di dollari per realizzare una installazione sottomarina per conto di Total.
Per gli analisti, se confermata, la notizia è giudicata positiva per la quotata italiana, le cui azioni, al momento della scrittura scambiano a 3,93 euro in rialzo dello 0,41%.
La commessa da un miliardo di dollari
Saipem, dunque, sarebbe pronta a siglare un contratto da 1 miliardo di dollari con Total, gruppo francese con cui la società italiana vanta una già ampia e proficua collaborazione proprio nell’area in cui dovrebbe essere realizzato il progetto della nuova commessa.
Oggetto dell’appalto è la costruzione di una grande installazione sottomarina per il progetto Absheron Early Production System al largo dell’Azerbaijan sul Mar Caspio, che fornirà gas e condensato a una piccola piattaforma senza acqua superficiale collegata via ponte agli impianti petroliferi.
Anche se ancora nessuna comunicazione ufficiale è arrivata in merito alla società che sarà chiamata a lavorare su questo progetto, il sito specializzato Upstream ritiene che la firma del contratto sia molto vicina.
Una volta a regime, all’inizio del 2020, l’Absheron Eps, secondo Total, fornirà – come da progetto - 4,3 milioni di metri cubi al giorno di gas e 12.000 barili al giorno di condensato.
Firma vicina
Alla realizzazione dell’opera è interessato anche il gruppo americano McDermott International, che a quanto pare dovrà fare un passo indietro.
D’altra parte, Saipem può contare su un’esperienza pluriennale nel settore che garantisce, agli occhi dei committenti, una certa affidabilità. Non a casa l’italiana è tra i leader mondiali nei servizi di perforazione, ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di condotte e grandi impianti nel settore oil&gas a mare e a terra.
Inoltre, Saipem ha già effettuato lavori simili proprio nel Mar Caspio: ha, dunque, una buona conoscenza dell’area e delle modalità di intervento.
Il futuro di Saipem
Ma nel futuro di Saipem non ci sono più solo petrolio e gas. Il general contractor italiano punta anche alle energie rinnovabili, alle infrastrutture e ai servizi.
Prova ne è il Memorandum of Understanding and Exclusivity Agreement siglato il 2 luglio scorso con California Ethanol & Power, LLC per la realizzazione di un impianto a bassa emissione di carbonio destinato alla produzione di etanolo per carburanti, di elettricità da fonti rinnovabili, di bio-metano e altri sottoprodotti derivanti dalla canna da zucchero coltivata in loco.
Il percorso da seguire, d’altronde, è ben chiaro e punta dritto verso un futuro dominato dalle nuove tecnologie e sempre più votato alla sostenibilità.
Non a caso, l’amministratore di Saipem, Stefano Cao, in una recente intervista a Repubblica ha dichiarato:
“Dobbiamo guardare al di là delle nostre organizzazioni e trovare nuove soluzioni per ridurre i costi dei nostri clienti attraverso processi e tecnologie più efficienti”.
L’accordo siglato in California e la notizia dell’eventuale commessa in Azerbaijan spingono gli analisti a mantenere un giudizio positivo sul titolo. Proprio oggi, su Saipem, Banca Akros ha emesso nuovamente un rating Buy e un target price di 4,4 euro per azione.
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