Azioni Saipem scattano subito a Piazza Affari. Il commento del ministro Giorgetti. Come si chiamerà il colosso e dove avrà la sede in Italia. La forza lavoro del campione.
Verso la nascita in Italia di un campione globale nel settore dei servizi energetici, creato con la fusione tra l’italiana Saipem e la norvegese Subsea7, che si chiamerà Saipem7. E’ quanto hanno annunciato entrambe le aziende nella giornata di ieri, domenica 23 febbraio, rendendo noto di aver raggiunto un accordo sui principali termini di una “possibile fusione delle due società”, attraverso “la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MoU)”.
Le azioni Saipem scattano in cima all’indice Ftse Mib di Piazza Affari, scattando di quasi il 5%.
Così il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti:
“L’accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti. Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale del settore dell’ingegneria energetica ma con sede in Italia, a Milano”.
Saipem-Subsea7: verso creazione di Saipem7, un colosso in Italia con 20 miliardi di ricavi
L’intesa prevede la creazione di un gigante con sede in Italia, Saipem7, con un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi di euro, e un EBITDA superiore ai 2 miliardi di euro.
Più di 45.000 persone la forza lavoro alle dipendenze del colosso, tra cui un numero superiore a 9.000 lavoratori tra ingegneri e project manager. Tutti in una squadra che potrà “contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale”.
L’accordo prevede che:
- Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company.
- Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta.
- Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione.
- La Proposed Combination genererà un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7.
- Saranno realizzate sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro.
Saipem7 verrà quotata alle borse di Milano e Oslo. Il commento di ENI e CDP
Saipem7 verrà quotata sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo.
Le due aziende hanno precisato che la Combined Company verrebbe creata attraverso la fusione per incorporazione transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, dando vita a un gigante che prenderebbe il nome di Saipem7, con sede legale a Milano.
Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) deterrebbe l’11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre ENI e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.
Stando ai principi di governance definiti nel memorandum of understanding, Eni, CDP Equity e Siem Industries, che rappresenteranno insieme circa il 29% del capitale sociale costituiranno un nucleo stabile di soci di riferimento che nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione.
ENI e CDP Equity modificheranno il patto parasociale vigente per disciplinare le modalità di esercizio dei diritti che spetteranno loro congiuntamente ai sensi del patto parasociale concordato con Siem.
L’operazione sarà strutturata in modo tale da non incorrere in obblighi di OPA.
Così l’Amministratore delegato di ENI Claudio Descalzi, ha commentato:
“Con questa operazione creiamo un leader globale di grande valore industriale e tecnologico. Saipem nel corso degli ultimi anni ha compiuto un percorso di continuo miglioramento delle performance operative e finanziarie che l’ha portata in una posizione di eccellenza tale da potere essere protagonista di questa trasformazione significativa: un grande risultato che valorizza pienamente il sostegno che abbiamo fornito nel nostro ruolo di azionisti”.
L’accordo è stato commentato anche dall’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco:
“Assieme a ENI abbiamo lavorato in sintonia e con successo al perfezionamento di una grande operazione industriale. L’unione delle attività di Saipem e Subsea7 rappresenta un significativo rafforzamento di aziende ad alta tecnologia e affermate nei mercati di riferimento e che da oggi, sfruttando la loro complementarietà, danno vita a una realtà destinata a diventare leader mondiale nel settore”.
Nel presentare quello che diventerà “il nuovo leader del settore”, esprimendo “grande soddisfazione per l’operazione Saipem-Subsea7”, ENI e CDP hanno sottolineato che l’operazione porterà alla creazione di un Market Leader globale nel settore Subsea ed E&C Offshore, migliorandone il profilo competitivo grazie a sinergie operative (senza ricadute occupazionali negative) e rafforzandone la struttura patrimoniale.
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