Salva casa, le nuove linee guida per le sanatorie

Patrizia Del Pidio

30 Gennaio 2025 - 11:19

Il Mit mette a disposizione linee guida, in forma di Faq, per chiarire tutti i punti del Decreto Salva casa. Vediamo cosa prevedono.

Salva casa, le nuove linee guida per le sanatorie

Il Dl Salva casa ha introdotto molte novità in ambito sanatorie edilizia portando semplificazioni per chi deve sanare un piccolo abuso, ma anche nei cambi di destinazione d’uso degli immobili. Per supportare gli enti territoriali nell’applicazione delle novità previste dalla sanatoria, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha predisposto le linee guida interpretativa in forma di Faq, che forniscono i chiarimenti necessari per la sanatoria delle piccole irregolarità.

Anche se le nuove linee guida sono di imminente pubblicazione, sul sito del Mit è possibile consultarle nella loro versione in PDF stampabile. Vediamo quali sono i chiarimenti per le principali novità previste dal Salva casa.

Stato legittimo dell’immobile

Il Salva Casa in tema di verifica dei titoli pregressi ha permesso di avere una notevole semplificazione. Prima della sua entrata in vigore, qualora si volesse avviare una pratica edilizie si doveva provvedere a ricostruire la storia dell’immobile con la verifica dei titoli pregressi. Con l’entrata in vigore del decreto, invece, basta la regolarità dell’ultimo titolo edilizio se i titoli precedenti sono stati verificati dal Comune e, quindi, non è più necessario affrontare la problematica del reperimento della documentazione storica per ricostruire la storia dell’immobile.

Il Mit chiarisce che il cittadino che si trova in questa situazione può indicare solo gli estremi dei titoli pregressi senza necessità di altre verifiche.

Tolleranze edilizie

Prima del Salva casa gli scostamenti che erano considerati abusi edilizi erano quelli costruttivi superiori al 2%. Con il Salva casa gli scostamenti possono essere tra il 2% e il 6% in base alla superficie dell’immobile. A tal proposito le Linee guida del Mit chiariscono che la regola si applica anche agli immobili sottoposti a vincolo senza che ci sia bisogno di alcuna autorizzazione paesaggistica.

Sanzioni per le sanatorie edilizie

Prima del Salva casa andare ad avviare una pratica per la sanatoria comportava l’applicazione di sanzioni molto rigide. Con il decreto andando a sanare con Scia richiede il pagamento di una somma che oscilla tra 516 e 10.328 euro, in base al tipo di abuso che si intende sanare.

Il Mit, nelle Faq, chiarisce che la sanzione minima può essere applicata dal Comune qualora non vi sia un aumento volumetrico dell’immobile.

Cambio destinazione d’uso

Prima dell’entrata in vigore con il decreto Salva casa il cambio di destinazione d’uso non era così semplice e richiedeva procedure abbastanza complesse, oltre a costi abbastanza elevati.

Dallo scorso anno, con l’entrata in vigore delle novità, il cambio di destinazione di uso tra diverse categorie non solo è sempre ammesso, ma i cittadini devono pagare solo il costo dell’urbanizzazione secondaria (quelli per l’urbanizzazione primaria non sono più previsti).

Il Mit chiarisce che le condizioni per il cambio di destinazione d’uso devono essere chiarite dai Comuni in base alla nuove norme e che l’esenzione dal pagamento dell’urbanizzazione primaria si applicano anche qualora le normative comunali prevedano il contrario.

Recupero sottotetti

Prima del 2024 recuperare un sottotetto per renderlo abitabile era sottoposto a regole rigide che prevedevano anche distanze minime tra edifici.

Ora è consentito il recupero anche se le distanze non vengono rispettate a patto che l’intervento non vada a modificare la forma., la superficie e l’altezza dell’edificio.

Il Mit al riguardo chiarisce che la deroga sulle distanze minime tra edifici vale in tutte le Regioni che hanno provveduto a varare una disciplina per recuperare i sottotetti.

Regolarizzazione varianti edilizie

Per quel che riguarda gli edifici costruiti prima del 30 gennaio 1977 erano impossibili da sanare prima del Salva Casa mentre ora possono si possono sanare le difformità tramite Scia pagando una sanzione variabile da 1.032 a 10.328 euro.

Il Mit chiarisce che non è necessaria alcuna verifica della conformità per variazioni edilizie di quel periodo.

Sanatorie immobili vincolati

Prima del decreto Salva casa non era proprio possibile andare a sanare piccole difformità di immobili sottoposti a vincolo. Attualmente, invece, la sanatoria per eventuali aumenti di superfici e di volume può essere richiesta anche per immobili soggetti a vincolo previa verifica della compatibilità paesaggistica.

I chiarimenti offerti dal Mit al riguardo spiegano che la procedura può essere applicata anche con la regola del silenzio assenso.

Unica soluzione per più operazioni

Prima del Salva Casa per ogni operazione edilizia (come ad esempio cambio di destinazione d’uso o adeguamento dell’immobile) era necessaria un’istanza diversa, con il decreto permette di presentare un’unica istanza per più operazioni. Il Mit chiarisce che l’estensione dell’unica istanza non si utilizza limitatamente al cambio di destinazione d’uso, ma si estende anche a tutti gli altri interventi.

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