Il salvataggio di Alitalia è stato rinviato per la quarta volta: le nuove tempistiche e i dettagli emersi fino ad ora
Il salvataggio di Alitalia non si è concretizzato entro il 15 giugno scorso.
Esattamente come previsto dalla maggior parte del mercato, Ferrovie dello Stato non è riuscita a trovare un quarto socio disposto a farsi carico della ex compagnia di bandiera e un piano di rilancio ben visto.
Le dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini la scorsa settimana, sono state dunque smentite. Non c’è stato alcun colpo di scena e, per la quarta volta consecutiva, il salvataggio di Alitalia è stato prorogato, cosa che ha scatenato le perplessità dei sindacati, pronti a tornare nuovamente in piazza.
Salvataggio Alitalia: che succede ora?
L’impossibilità di trovare una quadra entro il 15 giugno ha reso necessario rinviare ancora una volta i tempi per la presentazione dell’offerta definitiva da parte di Ferrovie dello Stato.
Il salvataggio di Alitalia dovrà ora concretizzarsi entro il 15 luglio prossimo, giorno in cui FS dovrà aver trovato l’agognato quarto socio e dovrà aver messo a punto un piano di rilancio puntuale ed efficiente.
“Ciò al fine di permettere il consolidamento del consorzio acquirente con i soggetti che sinora hanno manifestato il proprio interesse in relazione al dossier”,
hanno affermato dal MISE.
Al momento in cui si scrive, soltanto Claudio Lotito ha formalizzato la sua offerta per entrare nella newco Alitalia, formata altresì da Delta (15%), dal MEF (15%) e da FS (30%). Gli altri membri della cordata però avrebbero espresso qualche perplessità in merito alla solidità finanziaria del patron della Lazio.
Non è chiaro se e quale posizione prenderanno invece altri nomi quali Atlantia e il Gruppo Toto.
Certo, la continua estensione dei tempi sta tendendo a galla l’ex compagnia di bandiera, ma quest’ultima sta bruciando circa 700.000 euro al giorno a fronte di un prestito ponte di €900 milioni (che probabilmente non verrà restituito).
Il salvataggio di Alitalia dovrà concretizzarsi presto. Il rischio è che la continua estensione dei tempi finirà per far innervosire anche Delta Alirlines, il cui dietrofront metterebbe a rischio le sorti del vettore.
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