Salvataggio Astaldi: a Salini potrebbe essere concesso più tempo per trovare un accordo con le banche creditrici
Il salvataggio di Astaldi ad opera di Salini Impregilo continua ad attirare l’attenzione dell’intero mercato.
A più di un mese dalla presentazione dell’attesa offerta, alcune indiscrezioni di stampa sono tornate sul futuro della romana e sui passi che la milanese giunta in suo soccorso dovrà continuare a compiere.
A metà marzo, anche il Tribunale di Roma ha voluto vederci chiaro e ha richiesto alla stessa Astaldi alcuni chiarimenti sulla proposta di Salini Impregilo. Il tutto con l’obiettivo di assicurare senza intoppi il salvataggio della romana delle costruzioni.
“Il successo dell’operazione garantirebbe inoltre la continuità dei lavori di Astaldi e la preservazione della relativa catena del valore, contribuendo così alla indispensabile stabilizzazione del settore anche e soprattutto sul mercato nazionale delle grandi opere,”
aveva affermato Salini in occasione della presentazione dell’offerta.
Astaldi: più tempo a Salini Impregilo?
Nello specifico, ha riportato Il Sole 24 Ore, la società costantemente in contatto con il Tribunale di Roma si starebbe ora muovendo per modificare una condizione della proposta avanzata a metà dello scorso mese: quella riguardante la scadenza del 31 marzo prossimo.
Entro quella data Salini Impregilo dovrà trovare un accordo con le banche creditrici di Astaldi e con gli investitori istituzionali per regolare le operazioni e supportare la proposta concordataria.
Posticipare la scadenza di almeno un mese darebbe alla società il tempo necessario ad assicurarsi il corretto e lineare svolgimento delle operazioni.
A questa esigenza, ovviamente, si contrapporrebbe quella di procedere al salvataggio di Astaldi il più velocemente possibile. La messa in sicurezza del general contractor romano rimarrà una priorità decisiva per Salini Impregilo e per il Tribunale.
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