Alitalia, salvataggio senza fine: le ultime notizie spuntano nel decreto Rilancio
Il salvataggio di Alitalia è finito anche tra le pagine del decreto Rilancio.
Nel testo di quest’ultimo, atteso ormai da circa un mese, è comparsa una voce dedicata espressamente alla compagnia aerea, che si è ormai arresa all’idea del rilancio pubblico.
I tentativi di dare vita al salvataggio privato di Alitalia, d’altronde, non hanno dato i risultati sperati e lo Stato è intervenuto. Le ultime notizie in merito sono state inserite nell’articolo 206 dell’atteso Dl.
Salvataggio Alitalia: cosa prevede il Decreto Rilancio
Le ultime novità sul salvataggio di Alitalia hanno trovato ragion d’essere in una modifica all’articolo 79 del Decreto Cura Italia, che pure aveva aperto le porte alla risoluzione pubblica della questione tramite la creazione di una newco con dote di mezzo miliardo di euro.
Nella bozza del decreto Rilancio, oggi citata da Milano Finanza, sono state aggiunte informazioni ulteriori sul futuro della compagnia aerea ed è stato stabilito che il Ministero dell’economia e delle finanze, futuro azionista di maggioranza, potrà:
“rafforzare la dotazione patrimoniale della società di cui al presente comma con un apporto complessivo di 3.000 milioni di euro, da sottoscrivere nell’anno 2020 e versare anche in più fasi e per successivi aumenti di capitale o della dotazione patrimoniale, anche tramite società a prevalente partecipazione pubblica.”
La stessa Alitalia però non dovrà rimanere con le mani in mano. Per questo sarà necessario un nuovo piano industriale volto a sviluppare e ampliare l’offerta.
La newco, comunque, potrà costituire più controllate o partecipate con l’obiettivo di gestire i singoli rami di attività o anche per dare il via ad alleanze con altri soggetti (pubblici o privati).
Da dove arriveranno però i 3 miliardi destinati al salvataggio di Alitalia? Come riportato ancora da MF:
“quanto a 2.000 milioni di euro per l’anno 2020 in termini di saldo netto da finanziare a fabbisogno mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per esigenze indifferibili connesse ad interventi non aventi effetti sull’indebitamento netto delle PA di cui all’articolo 3, comma 3 del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3 e quanto a 1.000.300.000 euro per l’anno 2020 in termini di saldo netto da finanziare e fabbisogno, ai quali si aggiungono 150.300.000 euro per l’anno 2020 in termini di indebitamento netto ai sensi dell’articolo XX (di copertura)”.
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