Salvataggio Alitalia: ecco perché l’UE potrebbe dichiarare fallimento accusando l’Italia di violazione delle norme sugli aiuti di Stato
Il salvataggio di Alitalia potrebbe concludersi con una dichiarazione di fallimento da parte dell’Unione europea.
Le ultime speculazioni sul futuro della società sono state pubblicate sulle pagine de La Repubblica, che ha tentato di far luce su ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane alla ex compagnia di bandiera.
Come noto, i termini per la presentazione delle offerte definitive (scaduti il 21 novembre) non sono stati rispettati e Atlantia ha scelto di ritirarsi dalla cordata. Le incertezze si sono moltiplicate e la soluzione di mercato è stata accantonata dallo stesso Governo.
Ora, secondo indiscrezioni, il salvataggio di Alitalia potrebbe concludersi con una dichiarazione di fallimento anche se al momento non tutto appare perduto.
Salvataggio Alitalia: fallimento vicino?
Secondo le indiscrezioni citate è probabile che Bruxelles concederà una nuova proroga per chiudere il salvataggio. La questione però non andrà oltre Natale.
In meno di un mese bisognerà dunque trovare una quadra o l’Antitrust condannerà il Belpaese per violazione della normativa sugli aiuti di Stato dichiarando il fallimento di Alitalia.
Il faro dell’autorità, ricordiamo, si è acceso due anni fa in occasione del primo prestito ponte da 900 milioni (erogato in due tranche distinte da 300 e 600 milioni).
A questa prima fase di aiuti ha fatto seguito poi un secondo prestito ponte da 400 milioni recentemente approvato ma non ancora erogato. Stando alle voci circolate è probabile che l’UE bloccherà qualsiasi nuovo esborso.
Il salvataggio di Alitalia, insomma, potrebbe concludersi con una dichiarazione di fallimento. Al momento però queste sono soltanto indiscrezioni che imporranno un attento monitoraggio della questione.
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