Alitalia: il nuovo prestito sale a 400 milioni. Dove sono i soldi?

C. G.

25/10/2019

Salvataggio Alitalia: le ultime notizie parlano di un prestito ponte aumentato di altri 50 milioni di euro. Che succede?

Alitalia: il nuovo prestito sale a 400 milioni. Dove sono i soldi?

Stando alle ultime notizie sul salvataggio di Alitalia, il secondo prestito ponte concesso dal governo non sarà più di 350 milioni, come inizialmente previsto.

A quanto pare, la cifra inserita nell’articolo 53 dell’ultima bozza del Decreto Fiscale sarebbe di 400 milioni di euro.

Altri soldi pubblici che serviranno alla ex compagnia di bandiera per continuare ad operare in attesa della formalizzazione delle offerte definitive.

Entro e non oltre il 21 novembre infatti, Ferrovie dello Stato, Atlantia e Delta dovranno comunicare una volta per tutte le modalità con cui intendono procedere al salvataggio di Alitalia. Quella concessa di recente è stata soltanto l’ultima di una serie infinita di proroghe.

Salvataggio Alitalia: da dove arriveranno i soldi del prestito

Da dove arriveranno i 400 milioni di euro che il governo ha deciso di stanziare in favore della compagnia aerea, la stessa che qualche tempo fa ha già usufruito di un primo prestito ponte da 900 milioni erogato in due tranche distinte?

I soldi necessari al salvataggio di Alitalia, o meglio necessari a tenere in vita il vettore in attesa delle offerte, verranno coperti grazie al taglio delle spese dei ministeri del quale si è parlato con la Legge di Bilancio 2020.

“Con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è concesso, nell’anno 2019, in favore delle stesse Società in amministrazione straordinaria, per le loro indilazionabili esigenze gestionali, un finanziamento a titolo oneroso di 400 milioni di euro, della durata di sei mesi

Stando ancora alle ultime notizie sul salvataggio di Alitalia, il prestito ponte dovrà essere restituito sulla base di tasso Euribor a sei mesi che verrà però maggiorato di 1.000 pb. La restituzione dovrà avvenire entro e non oltre i 6 mesi dall’erogazione e avrà priorità rispetto a qualsiasi altro debito.

Giornata di fuoco

Quella appena iniziata si rivelerà una giornata impegnativa per il vettore. I voli già cancellati sono stati 240. I passeggeri sono stati lasciati a terra non soltanto dallo sciopero dei controllori di volo, ma anche da quello dell’UBS contro la cordata FS-Delta.

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Secondo le accuse, il piano di salvataggio di Alitalia starebbe dando per scontata una flotta ridotta a meno di 100 aeromobili oltre che le “esternalizzazioni di altre lavorazioni”. La richiesta? L’intervento dello Stato.

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