Berlusconi e Salvini pronti a federarsi per arginare Meloni, ma Fi è spaccata e la presidente del Consiglio starebbe pensando a un partito unico: nel governo è già tensione?
Giorgia Meloni ormai lo ha capito bene: dallo scorso 25 settembre deve guardarsi più dagli alleati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi che dall’opposizione. La nascita del nuovo governo infatti non avrebbe appianato le divergenze all’interno del centrodestra anzi, se possibile, i malumori si sarebbero fatti più tangibili.
Non è un caso di conseguenza che siano tante le voci in merito a un nuovo assetto dei partiti che compongono la maggioranza: se Meloni starebbe pensando a un partito unico del centrodestra naturalmente con lei leader, Salvini e Berlusconi potrebbero rispolverare il progetto di una federazione tra Lega e Forza Italia.
In sostanza dopo le europee del 2024, Giorgia Meloni potrebbe lanciare una specie di Opa soprattutto nei confronti di Forza Italia, ragion per cui Silvio Berlusconi sarebbe pronto a giocare d’anticipo magari stringendo un patto con Matteo Salvini.
Gli azzurri del resto ribollono da tempo, con il partito spaccato tra i falchi guidati da Licia Ronzulli e le colombe capeggiate da Antonio Tajani; intanto in Sicilia all’Ars è avvenuta una autentica spaccatura all’interno di Forza Italia, con la creazione di due gruppi distinti presieduti da Antonio Pellegrino e Gianfranco Miccichè.
Tensioni queste che inevitabilmente si ripercuotono anche sull’operato del governo alle prese ora con la legge di Bilancio 2023, con Meloni che deve fare i conti con le richieste degli alleati e i pochi soldi in cassa per mantenere le tante promesse fatte in sede di campagna elettorale.
Meloni e i suoi alleati
Gli ultimi sondaggi politici parlano chiaro: dopo l’exploit alle elezioni dello scorso 25 settembre, Fratelli d’Italia sarebbe in continua crescita al pari della popolarità di Giorgia Meloni, il tutto a svantaggio della Lega e soprattutto di Forza Italia.
Uno scenario questo che potrebbe portare a più di un problema per la tenuta del governo di centrodestra, visto che la leadership di Matteo Salvini non è più granitica come un tempo mentre Silvio Berlusconi non avrebbe ancora digerito l’atteggiamento della presidente del Consiglio durante la scelta dei ministri.
La spaccatura all’interno di Forza Italia è sempre più evidente, con una parte dei parlamentari che starebbero guardando con sempre più insistenza verso i lidi di Fratelli d’Italia, specie se Giorgia Meloni dovesse veramente intraprendere la strada del partito unico di centrodestra.
Berlusconi così potrebbe preferire legarsi a Salvini piuttosto che vedere la sua creatura politica sostanzialmente fagocitata da Meloni, ma tutto questo non potrebbe avvenire senza portare a delle tensioni all’interno del governo.
Nelle ultime settimane Matteo Salvini sui social è stato incessante nel chiedere “di più” alla presidente del Consiglio nella legge di Bilancio, mentre la parte di Fi più fedele a Silvio Berlusconi non ha risparmiato distinguo su vari temi, dai migranti fino al Superbonus.
Il centrodestra però adesso dovrà affrontare unito le elezioni regionali 2023: se dovessero arrivare due vittorie nel Lazio e in Lombardia il clima si potrebbe rasserenare, altrimenti fino alle europee del 2024 il rischio sarebbe quello di un continuo scontro tra i tre leader.
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