Matteo Salvini, in viaggio per l’Italia in un clima da campagna elettorale, continua a mostrare poca obbedienza per le regole di sicurezza sanitaria in vigore.
Matteo Salvini, dopo il periodo del lockdown e le restrizioni sugli spostamenti tra le regioni, ha ripreso le sue visite in varie città italiane.
Una strategia che nelle recenti elezioni ha sicuramente pagato, garantendogli di diventare il primo partito del nostro Paese. Ieri il segretario della Lega si è recato a Codogno, città simbolo dell’emergenza coronavirus e visitata anche da Mattarella in occasione del 2 giugno.
La visita di Salvini nel comune lombardo ha suscitato diverse polemiche, per il mancato rispetto da parte dell’ex ministro dell’Interno delle regole di distanziamento sociale sul contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Salvini a Codogno, tra selfie e assembramenti
Le manifestazioni, purché in “forma statica” e mantenendo le “distanze sociali” di almeno un metro, sono consentite dalle disposizioni in vigore. Ma Salvini è andato oltre le normative vigenti, forte della sua popolarità tra le gente.
#Codogno, l’amore vince su tutto! ❤️🇮🇹 pic.twitter.com/z7pbR7qmFw
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 28, 2020
Se, infatti, è stata certamente rispettata la disposizione sulla staticità dell’evento pubblico, le persone presenti a Codogno si trovano a meno di un metro una dall’altra, seppur la maggior parte con la mascherina.
È stata una grande gioia per me poter finalmente tornare oggi a #Codogno, una comunità che merita l’affetto di tutti gli italiani, uniti da Nord a Sud per la ripartenza del nostro splendido Paese. 🇮🇹 pic.twitter.com/8N10kaCOod
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 28, 2020
Quella del selfie a fine comizio, una consuetudine a cui Matteo Salvini ha abituato i propri sostenitori negli ultimi anni, è stata forse l’unica regola alla quale non si è sottratto il senatore.
Come però fatto notare da Giovanni Floris in seguito alla discussa manifestazione del 2 giugno a Via del Corso, e come esplicitato nel DPCM, è obbligatorio usare “protezioni delle vie respiratorie in ambienti al chiuso”, ma anche quando ”non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza”.
In sintesi, non si può scattare un selfie, o parlare, con persone non conviventi a meno di un metro, senza indossare la mascherina. Regole che Salvini continua a ignorare, nonostante debba essere uno dei primi a dare l’esempio vista la responsabilità politica rappresentata.
Salvini in treno senza mascherina e sul posto sbagliato
Nei giorni precedenti al comizio di Codogno, il leader del centrodestra aveva inoltre postato sulla sua pagina Facebook un’immagine che lo ritraeva su un treno verso Andria, per inaugurare la campagna elettorale per le elezioni regionali in Puglia.
Nello scatto si può notare come Salvini non solo non indossi la mascherina, anche in questa situazione obbligatoria, ma sia seduto su un posto che dovrebbe essere libero, per mantenere il solito distanziamento all’interno del vagone.
A prendere le difese del senatore del Carroccio è stato il sindaco di Codogno Francesco Passerini, il quale ha dichiarato che “non c’era nessuno che non indossasse la mascherina” e che, quindi, nessuna regola era stata violata dai presenti.
Lo stesso Salvini, d’altronde, ha sostenuto che “il virus di adesso è diverso da quello di febbraio e la gente vuole tornare alla vita normale”.
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