Salvini, è sempre più crisi: Meloni gli nega il ministero dell’Interno

Alessandro Cipolla

27/09/2022

Matteo Salvini deve affrontare i malumori della Lega dopo il flop alle elezioni e, nel governo di centrodestra, non dovrebbe avere la poltrona di ministro dell’Interno.

Salvini, è sempre più crisi: Meloni gli nega il ministero dell’Interno

Dove lo metto Matteo Salvini? Finiti in fretta i festeggiamenti (molto composti) per la vittoria alle elezioni politiche, Giorgia Meloni sarebbe già a lavoro per delineare la sua squadra di governo e iniziare a imbastire la legge elettorale che, per evitare l’esercizio provvisorio, dovrà essere approvata entro la fine dell’anno.

Prima del voto, quando i sondaggi prefiguravano un exploit di Fratelli d’Italia e un vistoso calo della Lega dopo il 34% preso nel 2019 alle europee, in molti hanno scommesso su un ritorno di Salvini al Viminale visto che la strada per Palazzo Chigi sarebbe stata tutta in salita.

I risultati delle elezioni però sono stati per Salvini peggiori delle previsioni: Lega sotto al 10% e quasi raggiunta da Forza Italia, con Fratelli d’Italia che ha doppiato il Carroccio in due regioni simbolo come Lombardia e Veneto.

Se non fosse per la vittoria del centrodestra sarebbe stata una autentica disfatta, ma la prospettiva di tornare al governo senza il fardello delle larghe intese potrebbe non bastare a placare i malumori leghisti verso il proprio segretario.

Come se non bastasse, le ultime voci indicano Giorgia Meloni intenzionata a non concedere il ministero dell’Interno a Matteo Salvini che, dall’alto del Viminale, avrebbe potuto provare a risalire la china come fece ai tempi del primo governo Conte.

Governo Meloni: che ruolo per Salvini?

Anche se Lega e Forza Italia sono entrambe numericamente indispensabili per una maggioranza di centrodestra, il risultato deludente delle urne non dovrebbe permettere a Matteo Salvini di poter sbattere i pugni sul tavolo quando ci sarà da riempire le caselle del prossimo governo.

Stando a quanto si apprende, Giorgia Meloni non sarebbe disposta a designare Matteo Salvini in uno dei ministeri “pesanti”, così come per Silvio Berlusconi non ci sarebbe la presidenza del Senato.

Proprio il ruolo di presidente del Senato potrebbe essere il ripiego buono per Salvini: diventerebbe la seconda carica dello Stato senza avere però quella visibilità che il Viminale potrebbe riservarli.

Per il ministero dell’Interno alla fine Giorgia Meloni potrebbe propendere per il fidato Alfonso Urso, attuale numero in quota FdI del Copasir, oppure sull’ex prefetto Giuseppe Pecoraro.

Ma le brutte notizie per Salvini non sembrerebbero essere finite. I risultati deludenti hanno creato parecchi malumori all’interno della Lega, con il presidente del Veneto Luca Zaia che ha auspicato una “analisi seria sulle cause”.

A differenza del Pd però al momento per la Lega non ci sarebbe un congresso in vista, anche se la stagione del “salvinismo” ormai sembrerebbe essere destinata ad archiviarsi anche per il Carroccio.

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