Appare molto attivo Matteo Salvini, in costante sfida con il Governo e ossessionato da almeno 3 punti: tasse, battaglia contro l’Europa e giustizia. Tema caldo, quest’ultimo, con il quale il leader della Lega rischia la strada del vittimismo
Matteo Salvini continua la sua battaglia contro il Governo M5S-PD e, soprattutto, contro le misure di Conte in questo momento cruciale per sostenere la ripresa economica.
Non risparmia critiche all’operato dell’esecutivo il leader della Lega, che adesso sembra sempre più concentrato su almeno 3 temi: rivoluzione fiscale, battaglia contro Bruxelles e attacchi alla magistratura.
La vicenda delle intercettazioni contro il senatore, a quei tempi ministro degli Interni, provenienti da magistrati ha aperto un nuovo fronte polemico delicato, nel quale Salvini punta ad uscire vittima e vincitore, in un momento già teso nella politica italiana.
Salvini presenta la rivoluzione fiscale
Torna di grande attualità la riforma fiscale, nominata dalla Lega una rivoluzione, che propone la flat tax al 15% per tutti.
Uno slogan fortunato, vista la difficile soluzioni in cui versa l’economia italiana, quello sbandierato a gran voce ancora oggi, 29 maggio, da Salvini e Siri: “Pagare meno, pagare tutti”.
Così è stata nuovamente rilanciata agli italiani la misura fiscale leghista: “Lo spirito è quello di abbassare il prelievo fiscale: ad ora pare che lo Stato cerchi di punire il lavoro. Più ti impegni, più lo Stato ti punisce. Non può funzionare così. Serve stimolare i consumi, dunque la produzione. Obiettivo? Creare lavoro”.
Tutto questo si potrà fare grazie alla flat tax, come ribadito da Salvini:
“Con 13 miliardi si aiuterebbero, semplificando la vita e riducendo l’imposizione fiscale, 10 milioni di famiglie italiane. A meno che qualcuno voglia usare quei soldi in Redditi di cittadinanza o assistenza. Sono due visioni di vita diverse.”
E poi il leader leghista ha rilanciato la sua grande battaglia: l’anno bianco fiscale per tutto il 2020.
Salvini insiste: Recovery Fund una fregatura
Nonostante l’apertura di Bruxelles sul Recovery Fund abbia un po’ smorzato il tono indignato dell’opposizione contro l’Europa, Salvini vuole ancora vederci chiaro.
E così, il cavallo di battaglia della diffidenza e delle accuse all’UE continua ad essere molto attuale.
Il leader della Lega, infatti, ha voluto sottolineare che:
“L’Europa promette di tutto e di più. Abbiamo visto il famoso bazooka da centinaia di miliardi... Sul Sole24Ore questa mattina il dott. Cottarelli dice che se i soldi del RecoveryFund dovessero mai arrivare, verranno erogati nel 2021. Serve subito liquidità.”
La fregatura, inoltre, sarebbe nelle parole di Dombrovskis, che ha parlato delle necessità di riforme prima di attivare il fondo. Una trappola secondo il senatore che invece significa un piano di investimenti nazionale certo secondo la visione europea.
Di fatto, però, la polemica anti-europeista continua a trovare linfa vitale in Salvini.
Salvini contro magistratura: la nuova sfida
Dopo le intercettazioni di Palamara sul caso Salvini e Openarms, il senatore leghista ha trovato nuovo terreno fertile per accuse, polemiche, battaglie politiche.
Il suo ragionamento, continuamente ripetuto, è questo:
“Disegno della magistratura contro la Lega? Non sono un complottista. Mi limito a leggere le intercettazioni e mi chiedo se sia normale. Mi domando cosa si aspetti ad intervenire e cosa si aspetti ad azzerare CSM”
La pressione è indirizzata anche al Capo dello Stato Mattarella, per un intervento radicale che Salvini vorrebbe all’interno della magistratura. La battaglia, si presume, è soltanto iniziata.
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