Per Matteo Salvini uscire dall’UE è ancora un’ipotesi possibile. Il leader della Lega torna a parlare della sua battaglia contro le regole di Bruxelles e contro l’euro. Restare o andare via dall’Europa? Ecco cosa pensa il leader del Carroccio.
Restare o uscire dall’UE? Questo pare il dilemma irrisolto di Salvini. Il leader della Lega è tornato a parlare in modo piuttosto chiaro della spinosa questione della lotta contro l’Europa, dopo una settimana calda per via del processo Gregoretti.
Non è poi così assurdo per il Capitano ipotizzare un divorzio da Bruxelles: l’esempio viene proprio dal Regno Unito, che ha appena ufficializzato la Brexit e si appresta ad uscire definitivamente dal sistema legislativo comunitario.
Le dichiarazioni di Salvini sono arrivate a poche ore di distanza da quelle più rassicuranti del suo braccio destro Giorgetti. Il nuovo responsabile degli Esteri del partito aveva manifestato l’intenzione leghista di mantenere l’Italia in Europa, abbandonando ogni obiettivo politico anti-euro e anti-Unione Europea.
Cosa è cambiato? La Lega è in stato confusionale? Il suo leader sembra sempre più in bilico tra la necessità di riportare il partito nella dimensione governativa - e quindi senza estremismi - e il desiderio di mantenere il consenso degli elettori più arrabbiati contro Bruxelles.
Salvini contro l’UE: uscire dall’Europa è un obiettivo?
Durante la campagna di tesseramento della Lega a Milano, sabato 15 febbraio Matteo Salvini è tornato a parlare in modo diretto il suo linguaggio. Bersaglio, questa volta, è l’Unione Europea. Queste le parole del leader del Carroccio:
“O l’Europa cambia o non ha più senso di esistere. Gli inglesi hanno dimostrato che volere è potere. O si sta dentro cambiando le regole oppure come ha detto un pescatore che ho incontrato ‘ragazzi allora facciamo gli inglesi’. O regole cambiano o è inutile stare in una gabbia che ti strangola.”
Come tradurre il concetto salviniano? Il desiderio della battaglia contro i burocrati di Bruxelles e contro la moneta unica che ha ridotto l’Italia alla povertà è sempre molto acceso nel leader della Lega.
Troppo forte appare l’attrazione di veder crescere il consenso popolare nei suoi confronti su un tema così complesso e pure reso così semplice: uscire dall’UE per ridare la sovranità al Paese e ai cittadini.
A frenare l’estremismo leghista contro moneta unica e UE era stato pochi giorni fa Giorgetti, incaricato di ridare un’immagine governativa al partito. Il responsabile degli Esteri della Lega aveva affermato:
“L’uscita dall’euro non è più un obiettivo politico del partito.Noi non vogliamo uscire. Ma non siamo più i soli a dire che molto deve cambiare. Per due ragioni: i trattati sono stati scritti in un’altra era geologica; l’epoca Merkel si avvia a conclusione.”
Lo stesso Salvini si sta muovendo su questa linea per cercare di non allarmare, ma allo stesso tempo di mantenere fede alle sue battaglie con gli elettori.
La Lega farà di tutto per restare in Europa e cambiare le regole del suo funzionamento da dentro. Ma se non fosse possibile, allora ogni strada resta aperta. Anche quelle di una ipotetica uscita dell’Italia dall’UE.
© RIPRODUZIONE RISERVATA