Prorogata la sanità integrativa gratuita per i lavoratori autonomi e freelance che lavorano nel giornalismo. Vediamo cosa prevedono le misure prorogate fino al 2026.
Per i lavoratori autonomi del settore del giornalismo e per i freelance un comunicato annuncia la proroga della sanità integrativa gratuita già prevista e anticipata nel 2023.
L’impegno nei confronti dei giornalisti autonomi e prorogato per il 2025 e 2026 con le misure “Win-in” e “Win-plus” realizzate grazie alla collaborazione dell’Inpgi con Casagit.
Sanità integrativa per i giornalisti autonomi
I progetti di assistenza sanitaria integrativa Win-in e Win-plus, attivi dal 2017, permettono ai giornalisti autonomi e freelance che si trovano in una condizione di maggiore disagio economico, di accedere alla copertura che permette di effettuare accertamenti sanitari e cure agevolate per la tutela della salute.
I programmi prevedono un’adesione volontaria e possono accedervi i giornalisti che redditi fino a 30.700 euro lordi annui. La possibilità, in ogni caso, è rivolta anche a chi si trova nelle fasce di reddito prossime al limite.
Piano Win-plus
Cosa prevede il programma Win-plus per giornalisti autonomi e freelance? Si tratta di una copertura qualora il professionista debba affrontare spese che riguardano:
- ricoveri legati a interventi importanti;
- cure odontoiatriche;
- visite specialistiche;
- acquisto di occhiali o lenti;
- accertamenti clinici;
- accertamenti diagnostici;
- terapie fisiche e riabilitative.
Per beneficiarne i giornalisti non devono essere titolari di pensione e devono essere iscritti in via esclusiva all’Inpgi. La convenzione è valida solo per giornaliste e giornalisti, lavoratori autonomi e free lance già iscritti a questo piano sulla base di requisiti individuati dall’Inpgi.
I diretti interessati che non risultano iscritti riceveranno un’apposita comunicazione congiunta Casagit/Inpgi.
Per il giornalista non è previsto alcun contributo per aderire al piano Win-plus, ma se volesse ricomprendere nello stesso anche coniuge e figli dovrebbe versare una contribuzione pari a:
- 600 euro per il coniuge o per il convivente more uxorio;
- 360 euro per il primo figlio, fino a 35 anni;
- 240 euro per il secondo figlio fino a 35 anni.
Piano Win-in
Il piano Win-In nasce da una convenzione dell’Inpgi con Casagit stipulato nel 2019. La convenzione è valida solo per giornaliste e giornalisti, lavoratori autonomi e free lance già iscritti a questo piano sulla base di requisiti individuati dall’Inpgi.
Anche in questo caso il contributo per il giornalista è a carico dell’Inpgi, ma se si vuole comprendere nel piano anche coniuge e figli si dovrebbe versare una contribuzione pari a:
- 500 euro per il coniuge o per il convivente more uxorio;
- 300 euro per il primo figlio, fino a 35 anni;
- 200 euro per il secondo figlio fino a 35 anni.
Nel comunicato dell’Inpgi si legge che con la proroga delle misure si “punta a garantire un tassello di welfare integrato di natura sanitaria a garanzia di una maggiore tutela dei propri iscritti”. “Il nostro obiettivo – concludono i vertici di Inpgi – è proseguire su iniziative in favore degli iscritti appartenenti alle fasce più deboli, in questo caso con una forma di welfare che, incidendo sul profilo dell’assistenza sanitaria integrativa, offra un sostegno all’essenziale bisogno di accesso agli strumenti di prevenzione e cura per la salvaguardia dell’incomprimibile diritto alla salute”.
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