Sanità integrativa: quanto spendono gli italiani per servizi e prestazioni sanitarie per la tutela della salute? Ecco alcuni dati sulle spese mediche mostrati nel corso del Forum Tutto lavoro.
Cos’è la sanità integrativa e quanto spendono gli italiani per le prestazioni e i servizi sanitari di questo tipo?
I dati relativi alle spese sostenute dagli italiani per finanziare la sanità integrativa sono emersi nel corso del Forum Tutto lavoro 2018 organizzato da Wolters Kluwer, che ha mostrato anche i dati relativi alle altre forme di finanziamento.
Innanzitutto bisogna dire che cos’è la sanità integrativa e cosa si intende con tale definizione.
Si tratta di una forma di tutela che permette di integrare prestazioni e servizi sanitari del SSN, tramite diversi tipi di FSI (Fondi Sanitari Integrativi).
Sanità integrativa, quanto spendono gli italiani per la tutela della salute
Il 25% della spesa sanitaria in Italia è finanziata direttamente dai cittadini tramite le spese sostenute presso le strutture sanitarie pubbliche e private.
Solo il 20% dei cittadini ha una vaga idea di cosa sia la sanità integrativa, nonostante i dati citati nel corso del Forum Tutto lavoro mostrino come le prestazioni e i servizi di assistenza sanitaria integrativa riguardino in modo piuttosto omogeneo le diverse regioni d’Italia.
È utile tenere conto del fatto che sette italiani su dieci, pari ad un terzo, spendono per la sanità privata. Ben l’85% della spesa sanitaria privata è finanziata dai cittadini, con un risultato evidente che solo chi ha redditi compatibili con tale bisogno può difatti soddisfarlo.
Un dato di quanto effettivamente pagano gli italiani per la sanità è stato fornito dall’ultimo Rapporto Censis-RBM Assicura Salute: le famiglie, anche quelle con redditi più bassi, spendono in media circa 650 euro. In tutti, nel 2017 sono stati spesi ben 40 miliardi di euro.
Il sistema sanitario italiano è un sistema “misto” tra sanità pubblica e privata. Le spese sostenute dagli italiani per prestazioni private al fine di tutelare la propria salute finiscono per la maggior parte in:
- farmaci;
- visite specialistiche;
- diagnostica.
A queste tre principali categorie di spese mediche si aggiungono poi le cure odontoiatriche, le spese per lenti e occhiali, protesi e presidi medici.
Viste le dimensioni importanti di questo fenomeno, un sistema di sanità integrativa risponderebbe a un bisogno crescente degli italiani per quel che riguarda la tutela della salute di cittadini e lavoratori che visti gli infiniti tempi di attesa della sanità pubblica si rivolgono sempre più a strutture private rimettendoci di tasca propria.
Sono infatti 17,1 milioni i cittadini che attingono esclusivamente dal proprio reddito per pagare i servizi e le prestazioni sanitarie private.
Chi può aderire alla sanità integrativa
Possono aderire alla sanità integrativa per un’ulteriore tutela della salute e per un rimborso parziale o totale delle spese sostenute tutti i cittadini.
Ecco come:
- in forma autonoma;
- in forma collettiva se tale diritto rientra fra quelli previsti dal CCNL, dall’albo professionale o dai contratti integrativi dell’azienda;
- assicurazioni offerte come benefits dai datori di lavoro ai propri dipendenti.
Inoltre i servizi e le prestazioni di sanità integrativa possono essere erogati mediante diversi tipi di assicurazioni sanitarie, fondi sanitari integrativi, casse e società di mutuo soccorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti