L’esercizio del potere disciplinare impone all’azienda di valutare attentamente quale sanzione applicare. Ecco alcuni consigli per fare la scelta giusta senza commettere errori imperdonabili
Tra i poteri del datore di lavoro figura quello di dettare le regole di comportamento da osservare in azienda al fine di garantire uno svolgimento ordinato ed efficiente dell’attività lavorativa.
Collegato al potere citato, definitivo «direttivo», figura la facoltà dell’azienda di adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti del dipendente che non rispetta le disposizioni impartite.
In tal caso si parla di «potere disciplinare», prerogativa soggetta a precisi limiti imposti dalla normativa e dalla contrattazione collettiva, raccolti in particolare nel cosiddetto «Statuto dei lavoratori» approvato con Legge 20 maggio 1970 numero 300. [...]
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