Qual è il termine ultimo per pagare la Tari 2024? Vediamo quando scade la tassa sui rifiuti e cosa succede se non si paga entro i termini stabiliti.
Scadenza Tari 2024, entro quando si deve pagare la tassa sui rifiuti? La Tari, a differenza di quello che accade per diverse tasse e imposte, non ha scadenza univoca. Non esiste una normativa nazionale che prescriva che entro quel determinato giorno la tassa debba essere pagata.
Ormai, sono diversi mesi che ci si concentra sulla Tari e su argomenti a essa correlati come, ad esempio:
- il calcolo in base ai metri quadrati della casa e al numero dei suoi abitanti;
- eventuali esenzioni;
- la divisione dei pagamenti a rate;
- il diritto di non pagare la tassa in mancanza del servizio.
Non si parla mai, però, della scadenza della tassa sui rifiuti e questo, molto spesso, confonde i contribuenti che non hanno in mente una data ben precisa. Per non perdere l’appuntamento con il pagamento della tassa, però, conoscere la scadenza entro cui effettuare il versamento è indispensabile.
A differenza dell’Imu, che ha date prestabilite per il versamento dell’acconto (quest’anno entro il 17 giugno) e del saldo (entro il 16 dicembre) la Tari non prevede un’unica data di scadenza. A stabilire la tipologia di versamento, la cadenza e la data ultima in cui versare, infatti, sono i singoli Comuni. Se si vuole conoscere con certezza la data ultima per effettuare il pagamento, quindi, si devono consultare le istruzioni messe a disposizione dal proprio Comune di residenza.
Tari, la tassa rifiuti
Quando si parla di Tari ci si riferisce a una tassa, ovvero a un versamento direttamente correlato al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Da tenere presente che i Comuni non possono fare cassa con la Tari e che le entrate della tassa devono essere pari al reale costo del servizio offerto.
La Tari è in vigore dal 2014, quando la Legge di Stabilità riunì nella nuova tassa quelle che già esistevano per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (Tarsu, Tia e Tares)
Scadenza Tari 2024
Come abbiamo accennato, per la Tari non c’è una scadenza unica, ma dipende dalle decisioni prese dal singolo Comune. La consuetudine vuole, però, che il versamento sia ripartito in più rate, solitamente tre.
Nella maggior parte dei casi le scadenze sono fissate:
- per la prima rata entro aprile;
- per la seconda rata entro luglio;
- per la terza rata a saldo entro la fine di dicembre.
Non si tratta di date assolute, ne è riprova che in alcuni Comuni i cittadini a luglio ancora non avevano ricevuto neanche i bollettini per il versamento, mentre in altri si era già pagata da diversi mesi la prima rata.
Da tenere conto, poi, che non essendo una tassa con una scadenza fissata a livello nazionale, i Comuni non applicano sanzioni e interessi anche se si effettua il pagamento in ritardo: l’importante è versare l’intero ammontare della tassa entro la fine dell’anno. A partire dall’anno successivo, invece, il Comune applica anche sanzioni e interessi se invia un sollecito di pagamento.
Quando si paga la Tari, qualche esempio
La normativa nazionale al riguardo della Tari prevede soltanto che l’ultima rata (o il versamento in un’unica soluzione) debba avvenire dopo il 30 novembre. Resta inteso, quindi, che dicembre è il mese entro il quale la tassa vada pagata per intero o in cui si deve versare l’ultima rata.
Nel Comune di Bologna, ad esempio, la seconda rata della Tari deve essere versata entro il 2 dicembre 2024. La stessa data è prevista dal Comune di Piacenza. A Milano il saldo della Tari viene emesso a novembre con scadenza per il pagamento entro il 6 dicembre 2024. A Roma l’ultima rata della tassa si deve versare entro il 30 novembre.
Da sottolineare, inoltre, che in alcuni Comuni si prevede un unico invio con tutti i bollettini da saldare fino a fine anno, in altri Comuni, invece, l’invio dei pagamenti è periodico.
Tari, come si paga?
Come per la scadenza, anche il modo di versare l’imposta varia in base al Comune di residenza. Tra le modalità più utilizzare per il versamento, però, ricordiamo:
- pagamento con modello F24 (in questo caso il codice tributo da utilizzare è il 3944 e la sezione è quella dell’Imu dei tributi locali);
- pagamento con bollettino postale;
- pagamento con Mav.
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