Scadenze fiscali gennaio 2025. Dall’Irpef all’Iva e al bollo auto, tutte le date da non dimenticare

Nadia Pascale

30 Dicembre 2024 - 09:45

Quali sono gli appuntamenti con il Fisco per gennaio 2025? Tra gli impegni da non dimenticare ci sono l’Irpef, l’Iva e il bollo auto. Ecco cosa segnare per le scadenze fiscali di gennaio 2025.

Scadenze fiscali gennaio 2025. Dall’Irpef all’Iva e al bollo auto, tutte le date da non dimenticare

Arriva un nuovo anno e si riparte con le scadenze fiscali di gennaio 2025, tra i versamenti da non dimenticare c’è il versamento Irpef, seguono gli adempimenti Iva e le scadenze mensili dei versamenti dei sostituti di imposta.
Fin da subito sottolineaiamo che il mese di gennaio 2025 è relativamente tranquillo per quanto riguarda le scadenze fiscali, infatti, non vi sono impegni particolarmente gravosi da rispettare.

Ecco nel dettaglio le principali scadenze fiscali di gennaio 2025.

Versamento Iva differita al 15 gennaio 2025

La prima parte del mese di gennaio 2025 è abbastanza tranquillo per i contribuenti, anche se cessa la tregua fiscale prevista per il mese di dicembre e quindi c’è di nuovo il rischio di ricevere avvisi bonari e di accetamento.

Il primo impegno importante cade il 15 gennaio e si tratta del versamento dell’Iva differita per i soggetti che procedono all’emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo. Si ricorda che la fattura deve contenere la data e il numero dei documenti cui si riferisce. Per le cessioni effettuate nel mese precedente fra gli stessi soggetti è possibile emettere una sola fattura riepilogativa.

Scadenze fiscali 16 gennaio 2025

Gli appuntamenti successivi sono quelli del 16 gennaio 2025. Qui siamo di fronte alle scadenze ordinarie.
Occorre però ricordare che per il versamento del secondo acconto Irpef ai titolari di partita Iva con un fatturato inferiore a 170.000 euro è stata concessa la proroga del versamento al 16 gennaio 2025, si tratta del secondo acconto Irpef relativo all’anno di imposta 2024 e che doveva essere versato ordinariamente entro il 30 novembre (prorogato al 2 dicembre perché il 30 era sabato).

Il secondo acconto Irpef può essere versato entro il 16 gennaio in unica soluzione, oppure in 5 rate mensili in scadenza il 16 di ogni mese, quindi con termine finale fissato al 16 maggio. Seguono poi gli appuntamenti con il saldo Irpef e con il primo acconto 2025 in scadenza a giugno 2025.

Quali sono le altre scadenze fiscali previste per il 16 gennaio 2025?
Un altro importante impegno fiscale per il 16 gennaio riguarda i titolari di partita Iva che versano l’Iva mensile. Per tali soggetti il primo impegno importante per il 2025 è il versamento dell’imposta dovuta per le operazioni effettuate nel mese di dicembre 2024. Il codice tributo da utilizzare è 6012. Lo stesso obbligo ricade anche sui soggetti passivi Iva che facilitano le vendite a distanza tramite un’interfaccia, ad esempio una piattaforma. Anche in questo caso il codice tributo è 6012.

Nelle scadenze mensili del 16 gennaio 2025 vi sono inoltre:

I sostituti di imposta devono, invece, versare le ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni, redditi di capitale, redditi diversi. Devono versare anche le ritenute effettuate sugli incrementi di produttività eventualmente riconosciuti.

Sempre in qualità di sostituti di imposta, i soggetti che effettuano attività di intermediazione, anche attraverso piattaforme per le locazioni brevi, devono versare le ritenute operate sulle operazioni compiute.

Scadenze fiscali fine gennaio 2025

Quali sono le scadenze fiscali di fine mese? In questo caso il primo appuntamento importante è quello del 27 dicembre: c’è un unico impegno importante a carico di soggetti Iva che effettuano operazioni intracomunitarie. Entro il 27 gennaio è necessario presentare i modelli riepilogativi Intrastat delle operazioni effettuate nel mese di dicembre 2024.

Si arriva, quindi, alle scadenze del 31 gennaio. In questo caso la prima cosa da ricordare è che coloro che non detengono un apparecchio televisivo e di conseguenza non vogliono versare il canone Rai devono provvedere alla comunicazione sostitutiva di non detenzione.

Tra le scadenze da non dimenticare vi è inoltre il bollo auto in scadenza al 31 dicembre 2024.
Gli operatori sanitari (odontoiatri, farmacie, parafarmacie) entro il 31 gennaio devono inviare, attraverso il sistema TS, l’elenco delle prestazioni relative al secondo semestre 2024. Tale adempimento è necessario ai fini della predisposizione della dichiarazione precompilata, cioè per applicare le detrazioni fiscali inerenti le spese sanitarie.

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