Scadenze fiscali novembre 2024, occhio a rottamazione quater e Iva

Nadia Pascale

28 Ottobre 2024 - 09:25

Tutte le scadenze fiscali di novembre 2024, mese denso di appuntamenti. Oltre alle scadenze ordinarie, c’è la rata della rottamazione quater. Attenti alla decadenza.

Scadenze fiscali novembre 2024, occhio a rottamazione quater e Iva

Quali sono le scadenze fiscali di novembre 2024?

Il mese scorso è stato ricco di scadenze e novembre non è da meno. In primo luogo si deve ricordare che, con una piccola sanzione, è possibile sanare il mancato invio delle dichiarazione dei redditi, Irap e modello 770/2024. Scade in questo mese la quinta rata della rottamazione quater e vi sono poi le solite scadenze mensili che sono appuntamento fisso per i contribuenti.

Ma vediamo quali sono nel dettaglio le scadenze fiscali 2024.

Scadenze fiscali del 15 novembre 2024

Le prime scadenze del mese di novembre sono fissate al 15 novembre e riguardano pochi contribuenti.

I titolari di partita Iva che applicano la fatturazione differita devono provvedere all’emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti.

I contribuenti Iva mensili devono versare l’imposta dovuta per il mese di ottobre utilizzando il modello F24 e il codice tributo 6010.

Scadenze fiscali del 18 novembre 2024

Il blocco di scadenze fiscali di novembre più importante è quello del 18, si tratta delle scadenze periodiche che generalmente ricadono il 16 di ogni mese, ma trattandosi di un sabato slittano al lunedì successivo.
I primi adempimenti riguardano i contribuenti Iva mensili che devono versare entro il 18 l’imposta maturata nel mese di ottobre, deve essere usato il codice tributo 6010.

Scade, inoltre, la rata del saldo Iva 2023 in questo caso si usa il codice tributo 6099, l’importo dovuto deriva dalla dichiarazione annuale Iva. Chi sceglie il pagamento dilazionato deve versare anche gli interessi e in questo caso si usa il codice tributo 1668.

Entro il 18 novembre 2024 i datori di lavoro (settore agricolo e non ) devono versare all’Inps i contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente. I committenti versano, invece, i contributi alla Gestione Separata Inps per collaboratori, assegnisti e dottorandi di ricerca, venditori porta a porta.

Per artigiani e commercianti c’è il versamento della rata trimestrale della quota fissa di contributi sul minimale di reddito.

I sostituti di imposta devono versare le ritenute operate nel mese di ottobre su redditi di lavoro dipendente e assimilati, su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto, redditi da capitale versati, pignoramenti presso terzi, premi, vincite, riscatti polizze vita.

Ulteriore adempimento è previsto per coloro che esercitano attività di intermediazione nelle locazioni brevi che devono versare le imposte trattenute sugli importi corrisposti.

Tra le scadenze da non dimenticare ci sono:

Le scadenze fiscali di fine novembre 2024

Poche le scadenze previste per la fine del mese di novembre. Entro il 25 devono essere presentati gli elenchi Intrastat per cessioni e acquisti intracomunitari effettuati nel mese precedente e prestazioni di servizi rese / ricevute a / da soggetti passivi UE.
Entro il 30 novembre, invece, c’è la trasmissione telematica della dichiarazione IVA IOSS relativa alle vendite a distanza di beni importati.
Infine, anche se poco conosciuta, entro il 30 novembre deve essere versato il secondo acconto, o unica rata della tassa etica.

Rottamazione quater, attenti alla scadenza della rata

Un paragrafo a parte deve essere dedicato alla rottamazione quater. Ricordiamo che il provvedimento, adottato con la legge di bilancio per il 2023 (legge 197 del 2022), ha consentito ai contribuenti che hanno maturato pendenze fiscali di rottamare le cartelle affidate all’agente di riscossione dal 1° gennaio del 2000 al 30 giugno del 2022.
La rottamazione prevede il pagamento degli importi in “conto capitale”, senza interessi e sanzioni.

Terminata la fase di adesione alla rottamazione è iniziato il pagamento che poteva essere effettuato in unica soluzione o a rate. L’andamento del piano di pagamento rateale più volte è stato modificato, infatti, a causa di malfunzionamenti della piattaforma nei primi mesi, è stato possibile recuperare le decadenze dal piano maturate.

L’ultimo slittamento c’è stato in estate quando la rata del mese di luglio è slittata fino al 15 settembre. Ora è bene prestare attenzione: è saltato il piano di rate trimestrali, infatti, resta fissa la scadenza del 30 novembre 2024 per il pagamento della quinta rata. Ma si deve fare qualche precisazione, infatti, la scadenza comunque slitta a causa dei 5 giorni di tolleranza previsti per legge e alle varie festività: il 30 novembre è sabato, quindi il termine slitta al giorno 2 dicembre, ma grazie ai 5 giorni di tolleranza si arriva a sabato 7, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro il 9 dicembre 2024.

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