Pubblicate le bozze del modello Irap 2025 e le istruzioni per la compilazione. Scarica modelli e istruzioni con le novità fiscali per il 2025.
Approvata la bozza del modello IRAP 2025 con le relative istruzioni, ecco le principali novità per il 2025.
Il modello Irap 2025 deve essere utilizzato per dichiarare l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive relativa al periodo di imposta 2024.
Per quanto riguarda i termini di presentazione del modello Irap si ricorda che per:
- società semplici, società in nome collettivo e in accomandita semplice, società e associazioni ad esse equiparate, la dichiarazione deve essere presentata tra il 15 aprile e il 31 ottobre dell’anno successivo rispetto al periodo di imposta a cui si riferisce la dichiarazione;
- soggetti Ires e amministrazioni pubbliche presentano la dichiarazione Irap dal 15 aprile 2025 ed entro l’ultimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo di imposta.
Vediamo il modello con le relative istruzioni per la compilazione, qual è l’ambito di applicazione dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive e quali altre novità ci attendono per il 2025.
Cos’è l’Irap e perché è difficile abolirla?
L’Irap è l’Imposta regionale sulle attività produttive, è una delle tasse meno amate dai contribuenti e proprio per questo si è più volte parlato di una sua abrogazione.
Il presupposto dell’imposta è l’esercizio abituale, nel territorio delle regioni, di un’attività autonomamente organizzata, diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.
Sebbene la legge di delega per la riforma fiscale preveda una riscrittura delle norme, ancora non vi sono notizie concrete. Si conoscono solo le direttive che il Governo dovrà seguire per riformare l’Irap.
Il nodo centrale che non permette di effettuare una drastica abolizione sono le mancate entrate che ne deriverebbero, infatti l’Irap è finalizzata soprattutto al sostentamento del Servizio Sanitario Nazionale e, di conseguenza, prima di passare a un’abrogazione per tutti, si rende necessario trovare fondi alternativi.
La legge 111/2023 «Delega al Governo per la Riforma fiscale» prevede l’introduzione di una sovrimposta determinata secondo le stesse regole dell’IRES, senza riporto delle perdite nella determinazione della base imponibile.
La normativa da scrivere ha però dei paletti da rispettare, infatti non vi deve essere una diminuzione delle entrate fiscali e deve garantire alle Regioni un gettito in misura equivalente a quello attuale. Le nuove norme inoltre non dovranno comportare una maggiore carico fiscale su pensionati e lavoratori dipendenti.
Nonostante questo, dei passi si stanno compiendo, infatti, è già in vigore un’abolizione parziale e per determinati soggetti. Il tutto rientra nel programma di semplificazione fiscale.
Fatta questa premessa, vediamo le novità del 2025 e i modelli da utilizzare per presentare la dichiarazione Irap 2025.
Modelli dichiarazione Irap 2025
Il modello “Irap 2025” è composto dal frontespizio e dai quadri:
- IP: società di persone;
- IC: società di capitali;
- IE: enti non commerciali;
- IK: Amministrazioni ed Enti Pubblici;
- IR: ripartizione della base imponibile e dell’imposta e dati concernenti il versamento;
- IS: prospetti vari.
Per la compilazione e l’invio può essere utilizzato il modello messo a disposizione dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Lo stesso può scaricato anche da altri siti, è però essenziale che sia conforme. Attualmente sono disponibili solo le bozze del modello IRAP 2025.
Il modello Irap 2025 deve essere trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate, sarà questa che provvederà in via contestuale all’invio dello stesso alle Regioni e Province autonome nelle quali il soggetto passivo del tributo ha il domicilio fiscale.
La trasmissione avviene utilizzando il sistema di collegamento tra Anagrafe tributaria ed Enti locali denominato “Siatel v2.0 PuntoFisco”.
Il soggetto passivo Irap può provvedere autonomamente alla compilazione e all’invio della dichiarazione Irap 2025 oppure tramite intermediario.
Il modello Irap 2025, tenendo in considerazione le diverse modifiche intervenute, deve essere presentato entro il 31 ottobre 2025. Per i soggetti Ires e le Pubbliche Amministrazioni con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare, il termine è diverso: il modello deve essere presentato entro l’ultimo giorno del decimo mese (in luogo del quindicesimo giorno del decimo mese) successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.
Gli importi devono essere indicati in unità di euro, arrotondando l’importo per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a 50 centesimi di euro o per difetto se inferiore a detto limite.
Per quanto riguarda i pagamenti le scadenze sono:
- la prima rata, pari al 40%, entro lo stesso termine per il versamento dell’imposta a saldo del periodo oggetto della presente dichiarazione (30 giugno). Il versamento della prima rata non è dovuto se d’importo non superiore a euro 103. Il versamento della prima rata di acconto può comunque essere effettuato entro il trentesimo giorno successivo ai termini visti con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
- La seconda rata dell’acconto, pari al residuo 60% entro il 1° dicembre 2025 (termine differito perché il 30 novembre è domenica).
- Saldo il 30 giugno 2026.
Novità Irap 2025
Per effetto dei nuovi termini previsti per gli adempimenti tributari si ricorda che in caso di imposte non versate si applica una sanzione pari al 30% delle maggiori somme dovute. La sanzione è ridotta a 1/3 (10%) qualora il contribuente versi le somme dovute entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione di irregolarità. In precedenza il termine era di 30 giorni.
Nel caso in cui il contribuente scelga l’avviso telematico, il termine di 60 giorni è ampliato a 90 giorni.
Ulteriori novità sono previste nella sezione II, Rigo IP36 colonna 2, riservata ai soggetti che applicano i principi contabili internazionali. A partire dal periodo di imposta 2024 trova applicazione l’articolo 10 del decreto legislativo 192 del 2024 “Disciplina delle divergenze tra i valori contabili e fiscali emerse in sede di cambiamento dei principi contabili”. Nella colonna 2 devono essere indicate le variazioni in aumento derivanti da divergenze derivanti dall’applicazione del comma 1 dell’articolo 10 in oggetto.
Nel modello Irap 2025 trovano spazio anche le novità previste nella legge di Bilancio 207 del 2024 relative alle imprese di assicurazione con l’indicazione della deduzione della quota dell’11% dell’ammontare dei componenti negativi. La deduzione in oggetto è differita a quote costanti per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2026 e i 3 successivi.
La deduzione al 4,70% viene invece differita al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2026 e i 2 successivi.
Infine, nel quadro IS, ultima pagina viene introdotta la sezione XXIII relativa al concordato preventivo biennale.
Come si calcola l’Irap 2025?
L’Irap è un’imposta diretta la cui base imponibile è rappresentata dal valore della produzione dell’azienda. Proprio la determinazione della base imponibile ha sollevato molto malcontento in quanto vi rientrano anche voci che in realtà non sono parte dell’attivo, ma per l’impresa sono costi.
Ad esempio, sono parte della base imponibile: costo del personale dipendente, compensi per collaboratori occasionali e a progetto, crediti maturati gli interessi di leasing, le perdite, gli accantonamenti, le svalutazioni nelle immobilizzazioni, crediti compresi nell’attivo circolante, liquidità.
L’aliquota Irap può essere stabilita dalle Regioni avendo come punto di riferimento le coordinate nazionali.
L’aliquota ordinaria è del 3,9%, le Regioni possono aumentare o diminuire tale aliquota in misura dello 0,92%. È facoltà delle Regioni applicare aliquote diverse, sempre nel range visto, in base alla tipologia di attività svolta.
Inoltre, in applicazione dell’articolo 5 del D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68, istitutivo del federalismo fiscale, le regioni a statuto ordinario possono azzerare l’aliquota e prevedere ulteriori deduzioni dalla base imponibile nel rispetto della normativa dell’Unione Europea e delle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Resta però la necessità di assicurare i fondi per la sanità.
Irap 2025, chi sono i soggetti esclusi e perché?
I soggetti passivi dell’Irap sono stati individuati inizialmente con la legge istitutiva del tributo, cioè con l’articolo 3 del decreto legislativo 446 del 1997.
Un’importante novità arriva però con la legge di bilancio 2022, in particolare articolo 1 commi 8 e 9. Questi infatti prevedono l’esclusione tra i soggetti passivi dell’imposta di:
- persone fisiche esercenti attività commerciali (quindi, le ditte individuali)
- gli esercenti attività di lavoro autonomo (liberi professionisti).
Già prima di questa importante novità erano esclusi dai soggetti passivi Irap i titolari di partita Iva in regime forfettario e di vantaggio, ricordiamo che questi versano un’imposta sostitutiva dei vari tributi generalmente applicabili.
La legge di bilancio 2022 escludendo a partire proprio dall’anno di imposta 2022 il versamento dell’Irap per ditte individuali e liberi professionisti, trova reale applicazione a partire dalla dichiarazione del 2023 e si estende naturalmente agli anni successivi
L’Agenzia delle Entrate, nel fornire delucidazioni in merito a un contribuente, ha ribadito proprio tale principio e cioè che dal 2023 tra i soggetti esclusi vi sono le ditte individuali e i liberi professionisti.
Restano, invece, obbligati alla presentazione del modello Irap 2025 gli altri soggetti, cioè le società e gli enti che svolgono attività commerciale (enti del terzo settore), studi professionali associati.
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