Goldman Sachs nell’occhio del ciclone: la Malesia continua a premere per i $7,5 miliardi già chiesti a fine 2018
Continua a far discutere lo scandalo in cui è finita Goldman Sachs.
A metà dicembre le autorità malesi hanno sporto denuncia contro la banca, accusata di pratiche illecite quali frode, riciclaggio e tangenti ai danni del fondo 1Malaysia Development Bhd (1MDB).
Proprio in virtù di quello scandalo, il Ministro delle Finanze malese si è detto pronto a chiedere a Goldman Sachs il pagamento di una multa da circa 7,5 miliardi di dollari. Una cifra a sua detta ragionevole, considerata l’entità dello scandalo.
Goldman Sachs contro Malesia: il punto della situazione
Sul finire del 2018 alcuni banchieri di Goldman Sachs sono stati incriminati di aver sottratto 4,5 miliardi di dollari al citato fondo malese 1MDB, ma non solo. Gli stessi ex dipendenti della banca sono stati accusati di aver versato svariate tangenti con l’obiettivo di mantenere i contratti lucrativi ad esso legati.
Il Ministro delle finanze malese, Lim Guan Eng, è tornato sulla questione e si è espresso senza lasciare spazio a dubbi o interpretazioni.
“Siamo alla ricerca di una somma ragionevole che possa compensare l’agonia, il trauma e le perdite che abbiamo sofferto,”
ha affermato.
“Credo che 7,5 miliardi di dollari USA siano una cifra estremamente ragionevole”,
ha poi aggiunto.
Quel che è chiaro, insomma, è che la Malesia continuerà a chiedere a Goldman Sachs di prendersi la responsabilità di quanto commesso. L’ipotetica ammissione di colpa però non basterà: le autorità non si daranno pace fino all’eventuale pagamento di una sonora multa.
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