È in arrivo il bonus Tari 2020, lo sconto sulla tassa rifiuti introdotto dal Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio. I requisiti per poter fare domanda sono gli stessi già fissati per lo sconto sulle bollette di luce e gas, tra cui il limite ISEE pari a 8.265 euro.
Bonus Tari 2020 per le famiglie con ISEE basso: partirà a breve lo sconto sulla tassa rifiuti, novità introdotta dal Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio.
Sarà l’ARERA a definire le regole per poter accedere al bonus Tari, che potrà essere richiesto, presentando domanda, dalle famiglie già beneficiarie degli sconti sulle bollette di luce e gas.
Bisognerà presentare il modello ISEE per potervi accedere, ed il valore massimo per l’applicazione del bonus sulla tassa rifiuti è fissato in 8.265 euro.
L’idea del bonus Tari è semplice, e consiste nell’estendere alla tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti lo stesso meccanismo già previsto per le bollette di luce e gas, riconoscendo ai contribuenti con modello ISEE sotto una determinata soglia uno sconto sul totale dell’importo dovuto.
Sarà l’ARERA a fissare le regole per l’accesso allo sconto Tari, secondo i parametri che saranno fissati con DPCM entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Decreto Fiscale 2020, ovvero entro il 23 aprile 2020.
Bonus Tari 2020: a chi spetta lo sconto sulla tassa rifiuti
La legge di conversione del Decreto Fiscale 2020 ha introdotto un nuovo bonus sociale per le famiglie a basso reddito.
Il bonus Tari seguirà le stesse regole che fanno già da base al bonus luce e gas, ambedue riconosciuti come sconto sulle bollette secondo i parametri fissati dall’Arera ai contribuenti con modello ISEE basso.
Attualmente, il bonus luce è riconosciuto alle famiglie con ISEE non superiore ad 8.265 euro. La soglia massima relativa al valore dell’ISEE sale a 20.000 euro per le famiglie con più di tre figli.
Potranno beneficiare del bonus Tari anche i titolari di reddito e pensione di cittadinanza.
In tutti i casi, l’agevolazione riguarderà esclusivamente le utenze domestiche e, per potervi accedere, sarà necessario presentare domanda presso il Comune di residenza o tramite i CAF.
Bonus Tari 2020, importo da definire. Slitta il nuovo metodo di calcolo della tassa rifiuti
Sarà fondamentale l’emanazione del DPCM e, poi, della delibera Arera, per dare il via alle domande per il bonus Tari 2020. Quel che è certo è che la misura sarà gestita dai Comuni e che, pertanto, saranno questi a dover pubblicare la modulistica necessaria.
Il decreto ed il regolamento relativo allo sconto sulla tassa rifiuti saranno fondamentali anche per capire l’importo del bonus che verrà riconosciuto. Prendendo come esempio i due sconti simili, quello sulle bollette della luce e del gas, vediamo che l’importo del bonus viene solitamente calcolato in base ai consumi e alla composizione del nucleo familiare.
Sempre per quel che riguarda la Tari 2020, entro il 30 aprile dovranno essere fissate le nuove tariffe per il calcolo della tassa rifiuti.
Non sarà il criterio del chi inquina paga a guidare gli enti locali, bensì quello medio-ordinario, già applicato negli scorsi anni. Sono ormai 10 anni che l’Europa chiede all’Italia di adeguare la propria metodologia sulla determinazione delle tariffe della tassa sui rifiuti, richiesta non ancora soddisfatta.
Intanto, la tassa rifiuti si conferma come una delle peggio digerite dai contribuenti italiani che, a fronte di costi in continuo aumento (la media è di 300 euro di Tari a famiglia), sono costrette a vivere in città dove il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è gestito in maniera tutt’altro che efficiente.
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