Un gruppo di scienziati cechi ha scoperto il lago termale sotterraneo più esteso del pianeta. Ecco dove si trova e perché è così importante per la scienza
2021-2025. Sono serviti 4 anni di intense ricerche scientifiche per svelare i segreti del Lago Neuron, situato nei pressi di Leskovik, nella zona montuosa di Vromoner in Albania. A fare l’incredibile ritrovamento un gruppo di scienziati provenienti dalla Repubblica Ceca che, avuti a disposizione gli strumenti di misurazione adeguati, ha confermato che Neuron è il lago sotterraneo termale più grande di tutto il pianeta.
La storia e le tappe della scoperta
Tutto è iniziato nel 2021, quando un gruppo di ricerca ceco ha scorto una colonna di vapore nel cielo durante un’escursione speleologica sul territorio albanese. Individuata e analizzata la fonte del vapore, gli scienziati hanno scoperto un abisso profondo oltre 100 metri, sul fondo del quale si trovava un vasto lago termale.
Purtroppo, però, a quell’epoca mancavano gli strumenti scientifici per effettuare misurazioni accurate e analizzare l’unicità di quello che, nel 2025, sarebbe stato poi denominato Lago Neuron.
Oggi quelle tecnologie sono diventate finalmente disponibili e il team di ricerca, grazie a un innovativo Scanner Lidar 3D è riuscito a tornare sul posto e a misurare le distanze. E ha scoperto che a Neuron spetta il titolo di lago sotterraneo termale più grande della Terra.
Le caratteristiche uniche del Lago Neuron
Localizzato vicino al confine tra l’Albania e la Grecia, il Lago Neuron presenta numerose sorgenti calde e può contenere la bellezza di 8.300 metri cubi d’acqua. Più o meno la portata idrica di 3,5 piscine olimpioniche da 50 metri.
A stupire gli scienziati non sono state soltanto le dimensioni, seppur ragguardevoli (il bacino è lungo 138 metri, è largo 42 metri e ha un perimetro totale superiore ai 340 metri), ma anche, e soprattutto, le caratteristiche chimico-fisiche del lago sotterraneo.
Le acque di Neuron, ricchissime di sali minerali, vengono riscaldate da fenomeni idrotermali naturali e scorrono in un ambiente naturale sotterraneo estremamente complesso e diversificato. Un vero e proprio unicum che potrebbe rivelarsi estremamente prolifico per indagare i rapporti tra il calore terrestre, le acque termali e le rocce circostanti.
L’importanza scientifica della scoperta di Neuron
Come abbiamo appena accennato, la scoperta di Neuron potrebbe aiutare a far luce su moltissime domande relative alla geotermia e all’ambiente.
Il lago ha caratteristiche chimiche uniche, come la composizione minerale stabile, che potrebbero rivelarsi preziosissime per le eventuali applicazioni nel settore della medicina e delle terapie termali.
Dal punto di vista geotermico, invece, Neuron desta particolare interesse come fonte di studio per l’utilizzo di risorse termali energetiche in modo sostenibile e per capire meglio i sistemi di distribuzione del calore a livello sotterraneo.
Notevoli anche le implicazioni relative allo sviluppo della ricerca speleologica. Il particolare ambiente in cui si trova il lago offre incredibili possibilità di ricerca per studiare le dinamiche interne delle grotte e per provare ad approfondire la conoscenza degli ecosistemi cavernicoli.
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