In Finlandia, da molti considerato come il Paese con il miglior sistema d’istruzione al mondo, è in atto un vero e proprio processo rivoluzionario che porterà alla cancellazione delle materie dalle scuole. Ecco quanto rilevato da un report della BBC.
Che il sistema scolastico finlandese sia uno dei più celebrati al mondo non è un segreto. Ogni prova competitiva degli ultimi anni o le classifiche stilate dalle più importanti organizzazioni mondiali (come l’ultima del PISA-Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo) mettono in risalto l’efficienza e l’efficacia dei metodi di insegnamento utilizzati in Finlandia.
Il modello d’istruzione finlandese è così efficiente che in molti stanno cercando di capirne i segreti così da riproporli nel proprio Paese: qualche mese fa, ad esempio, due esponenti del Movimento 5 Stelle hanno trascorso un periodo nel territorio scandinavo per provare a capire se ci sono i presupposti per utilizzare il programma d’istruzione finlandese come esempio per quello del nostro Paese.
Non sappiamo quanto è servita questa esperienza ai fini della redazione del programma del Movimento 5 Stelle per la scuola presentato qualche giorno fa, ma comunque vada ci vorranno molti anni prima che il nostro sistema scolastico raggiunga determinati livelli.
Sembra che in questi ultimi mesi la scuola finlandese abbia intrapreso un nuovo percorso evolutivo che sta portando alla cancellazione dell’insegnamento delle materie dalle scuole. Il termine “materia”, infatti, non è più inteso nel suo significato restrittivo, ma in quello più ampio.
Nelle classi finlandesi l’istruzione non viene più divisa nei classici “compartimenti stagni”, poiché all’insegnamento di una singola materia viene affiancato l’apprendimento di diverse competenze. Per fare chiarezza su come funziona questo innovativo sistema di istruzione ecco alcuni esempi rivelati dall’analisi della scuola finlandese condotta dalla BBC.
Scuola finlandese, addio alle materie? Ecco cosa si insegna agli alunni
La BBC, il più grande e autorevole editore radiotelevisivo del Regno Unito, ha condotto un’interessante indagine sul sistema scolastico della Finlandia ipotizzando un prossimo tramonto della tradizionale divisione del sapere in materie.
Nelle classi finlandesi, infatti, si utilizza un metodo d’insegnamento del tutto nuovo: ad esempio, chi ha assistito ad una lezione interdisciplinare ha raccontato che dallo studio della storia di Pompei e dell’eruzione del Vesuvio si è arrivati alla comparazione delle terme romane con le moderne Spa.
Un percorso che ha fine giornata è sfociato con la progettazione e la stampa in 3D di un modello solido del Colosseo. Una lezione in cui gli studenti hanno appreso delle nozioni di storia, ma anche di tecnologia, di architettura, di ricerca, di comunicazione e di scambio culturale.
La lezione interdisciplinare ormai è entrata a far parte del sistema scolastico finlandese: dall’agosto del 2016, infatti, è stato introdotto un nuovo approccio di tipo “collaborativo” dove sono gli studenti a scegliere il tema di interesse e ad impostarne il lavoro complessivo strutturato non solo nell’insegnamento della materia da parte del docente ma anche dal coinvolgimento di elementi esterni.
Un docente di Psicologia educativa all’Università di Helsinki ha elencato i vantaggi di questo nuovo metodo d’istruzione, mettendo in risalto come questo possa fornire agli studenti la capacità adeguate per il ventunesimo secolo.
Dall’apprendimento “basato sui fenomeni”, infatti, gli studenti acquisiscono gli strumenti per respingere il cyber-bullismo e per individuare delle fake news in rete ma anche quelle capacità informatiche fondamentali visto l’evolversi della società.
Scuola finlandese: molta tecnologia, zero compiti a casa
Leggere di come è strutturato il sistema scolastico finlandese ci fa capire come sia indietro il nostro. Per mettere in pratica questo nuovo metodo d’insegnamento, infatti, ogni classe è dotata di tecnologie all’avanguardia, come smartphone e tablet per gli studenti o stampanti 3D da utilizzare a seconda delle necessità.
Inoltre, in Finlandia da anni hanno superato il dibattito sui compiti a casa che ancora oggi invece è presente nel nostro Paese. Nelle scuole finlandesi, infatti, si punta alla responsabilizzazione degli studenti lasciandoli liberi di scegliere un carico di studi mirato alle disposizioni individuali, senza l’obbligo di dover sostenere i compiti a casa.
Un traguardo al quale la Finlandia è giunta dopo un lungo processo riformatorio, il quale non è stato brusco ma graduale.
Iniziato nel 2013, questo percorso sarà compiuto solamente nel 2020, quando probabilmente in Italia si starà cercando ancora uno strumento utile per la lotta al precariato. Inutile dire, invece, che in Finlandia i docenti sono ben selezionati e, soprattutto, pagati quanto dovrebbero.
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