Scuola, novità: secondo Il Fatto Quotidiano nella fase transitoria ci saranno concorsi aperti anche ai non abilitati. Ma in tal caso il bando per il terzo ciclo del TFA non vedrebbe la luce.
Scuola, in arrivo un nuovo concorso aperto anche ai non abilitati?
Importanti rivelazioni ne Il Fatto Quotidiano; stando al giornale infatti, il Governo avrebbe deciso di chiudere definitivamente il TFA non facendo più uscire il bando per il già annunciato terzo ciclo.
Al suo posto il Miur starebbe pensando di attivare un nuovo piano di mini-concorsi nella fase che precede l’introduzione delle nuove norme sul reclutamento previste dal ddl governativo che dovrebbe essere approvato nei primi mesi del 2017.
Dei concorsi riservati agli insegnanti abilitati se ne parla da tempo, così come per quelli riservati ai docenti inseriti nelle GaE. La novità anticipata da Il Fatto Quotidiano invece riguarda i non abilitati, perché sembra che anche per loro presto verranno banditi dei concorsi ad hoc.
In questo modo il terzo ciclo del TFA, annunciato da più di un anno, non vedrebbe mai la luce. Queste importanti rivelazioni arrivano qualche giorno dopo le parole di Matteo Renzi che, facendo riferimento alle migliaia di insegnanti precari non ancora stabilizzati, ha dichiarato: “Nella scuola ci sono 200mila precari che non possiamo dimenticare”.
Sui social network gli insegnanti si sono sfogati contro queste dichiarazioni del Premier, definendole come “l’ennesima promessa elettorale” a poche settimane dal referendum.
A quanto pare però al Miur fanno sul serio e stanno pensando ad un modo definitivo per stabilizzare tutti i precari prima dell’introduzione delle nuove norme per il reclutamento.
Nuovo concorso scuola al posto del TFA? Le rivelazioni de Il Fatto Quotidiano
Presto il Governo approverà il ddl contenente le nuove norme per il reclutamento e la formazione degli insegnanti. Con l’approvazione della riforma verrà superata l’impostazione per cui l’abilitazione è un prerequisito fondamentale per partecipare al concorso. Infatti, ci sarà un unico concorso post laurea che darà accesso ad un percorso tirocinante di tre anni.
Alla fine del tirocinio gli insegnanti idonei diventeranno di ruolo.
Cosa ne sarà quindi dei docenti che non hanno vinto l’ultimo concorso scuola? E per i non abilitati che aspettavano il terzo ciclo del TFA? 200mila precari, per cui il Governo sta pensando ad una fase transitoria per stabilizzarli prima dell’entrata in vigore delle nuove norme.
E Il Fatto Quotidiano, pur ribadendo che non c’è ancora nulla di ufficiale, ha diffuso alcune importanti anticipazioni su come potrebbe essere questa fase transitoria.
Scuola, come sarà la fase transitoria?
Quella anticipata dai colleghi de Il Fatto Quotidiano è un’idea nata in Parlamento all’interno del Partito Democratico che sembra aver convinto il Ministero dell’Istruzione riguardo alla sua fattibilità.
Nel dettaglio, nella fase transitoria ci sarebbero una serie di concorsi riservati a tutti precari, anche per chi non è abilitato. Ci sono comunque delle differenze:
- per chi si trova nella seconda fascia il concorso sarà più snello, poiché si tratterà probabilmente di un solo colloquio orale;
- per gli insegnanti della terza fascia, invece, ci sarebbero dei test e una forte valutazione del servizio svolto fino ad ora.
Tuttavia, mentre il concorso per gli insegnanti della seconda fascia darebbe automaticamente accesso al ruolo (dopo il classico anno di prova), quello per i docenti della terza fascia darebbe accesso al tirocinio triennale previsto dalla riforma.
Stando alle anticipazioni questi concorsi verranno banditi solo dopo l’assunzione degli insegnanti che si trovano nella graduatoria dell’ultimo concorso, quindi non prima del 2018.
TFA III Ciclo annullato?
Qualora il Miur dovesse accettare questa proposta istituendo un canale ad hoc per la terza fascia non ci sarebbe nessun TFA III Ciclo. Anziché far partire un TFA che tra fase di selezione e completamento dei corsi potrebbe durare circa due anni, il Miur avrebbe individuato nei concorsi riservati alla terza fascia il metodo più corretto per una transizione rapida verso il nuovo sistema per il reclutamento.
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