Scuola, insegnanti di sostegno confermati dalle famiglie: come funziona

Teresa Maddonni

6 Giugno 2024 - 17:01

Il nuovo decreto Scuola in Gazzetta Ufficiale prevede novità per gli insegnanti di sostegno confermati dalle famiglie tramite richiesta al dirigente scolastico. Ecco come dovrebbe funzionare.

Scuola, insegnanti di sostegno confermati dalle famiglie: come funziona

Era solo una proposta, ma ora è realtà. Gli insegnanti di sostegno possono essere confermati dalle famiglie già per il prossimo anno scolastico. È questa di fatto la grande novità per la scuola contenuta nell’ultimo decreto legge n.71 del 31 maggio 2024 a firma Valditara pubblicato in Gazzetta ufficiale e in cui sono inserite delle modifiche all’acquisizione della specializzazione per il sostegno per chi ha ottenuto il titolo all’estero e per chi ha già 3 anni di servizio.

Ma come funziona la conferma degli insegnanti di sostegno da parte delle famiglie? A fornire delle prime indicazioni su come fare richiesta sono gli ambiti territoriali.

Intanto i sindacati, come anche i docenti specializzati per il sostegno in Italia, protestano da giorni contro misure che reputano anticostituzionali e alla stregua, nel caso dei titoli esteri, di una sanatoria a pochi giorni dalle elezioni.

Vediamo allora, sulla base di quanto recita il decreto in Gazzetta Ufficiale, come avviene la conferma degli insegnanti di sostegno dal prossimo anno scolastico.

Scuola, insegnanti di sostegno confermati dalle famiglie: cosa prevede il decreto

Il decreto di recente emanazione con “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca” stabilisce che il docente in posso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità possa essere proposto per la conferma sul medesimo posto assegnatoli nel precedente anno scolastico, con precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato e comunque nel rispetto delle operazioni che riguardano il personale a tempo indeterminato. E quindi significa che:

  • dovranno già essere state svolte le immissioni in ruolo;
  • dovrà esserci la disponibilità del posto;
  • il docente interessato deve rientrare nel contingente di nomina sui posti disponibili per l’anno scolastico di riferimento.

La conferma da parte delle famiglie riguarda anche:

  • i docenti privi del titolo di specializzazione per il sostegno che siano inseriti nelle graduatorie avendo svolto tre anni di insegnamento sul posto di sostegno del relativo grado;
  • docenti privi del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili che abbiano svolto servizio su posto di sostegno in quanto individuati sulla base della migliore collocazione di fascia con il relativo miglior punteggio nelle graduatorie.

Il docente di sostegno viene così confermato sul posto, anche se a tempo determinato e in subordine anche se privo di specializzazione, se la famiglia ne fa richiesta al dirigente scolastico.

Scuola, insegnanti di sostegno: come funziona la conferma delle famiglie

A spiegare come funziona la conferma dell’insegnante di sostegno da parte delle famiglie è in prima battuta l’ufficio territoriale di Napoli che ha pubblicato una nota nella quale fornisce delle risposte alle numerose richieste di chiarimento pervenute. Nella nota si invita le famiglie interessate “a inoltrare la relativa richiesta esclusivamente al dirigente scolastico della scuola deputata a valutare l’interesse del discente, come statuito dal comma 1 dell’articolo 8 del Dl n. 71/2024.”

Coloro che avranno inviato la richiesta dovranno attendere, all’esito delle operazioni, un ulteriore avviso da parte dell’Ufficio territoriale scolastico.

Immaginiamo quindi che anche gli altri uffici si muoveranno in questa direzione. Intanto i sindacati annunciano la mobilitazione dal momento che ritengono poco trasparente e incostituzionale la procedura, come anche trovano ingiusta l’introduzione dei percorsi di specializzazione tenuti da Indire per chi ha il titolo estero e per chi è precario.

Ha scritto Flc Cgil in un comunicato:

È inaudito che il ministero, prendendo atto della propria incapacità di affrontare il tema della specializzazione degli insegnanti di sostegno con una programmazione seria legata al fabbisogno regionale e di valutare i titoli acquisiti all’estero, per tutta risposta scelga di svalorizzare il percorso di specializzazione attraverso una soluzione che ha il sapore della sanatoria e del condono.

E aggiunge sulla conferma degli insegnanti di sostegno da parte delle famiglie:

La Flc Cgil considera tale norma incostituzionale, iniqua e inefficace. Semplificare non significa violare trasparenza delle procedure, diritti delle lavoratrici e dei lavoratori precari e svalutare il sistema di istruzione mercificandone la funzione educativa e didattica.

E conclude:

La Flc Cgil conferma la volontà di opporsi al provvedimento avviando un confronto serrato con le forze parlamentari e attraverso la mobilitazione senza escludere il ricorso alle vie giudiziarie.

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