Ristori in arrivo per gli studenti che hanno subito maggiormente i danni causati dalla didattica a distanza: vediamo di cosa si tratta, chi li riceverà e come funzionano.
Dopo due anni di ristori per esercenti, aziende e attività di vario genere arrivano anche quelli per gli studenti. Un emendamento approvato in commissione Affari sociali, sostenuto da Pd e M5s, introduce infatti i ristori per gli studenti in dad.
Non consisteranno in bonus economici, ma in ristori educativi con lo scopo di rimborsare in qualche modo chi ha maggiormente subito gli effetti della didattica a distanza e della chiusura delle scuole.
Si tratterà soprattutto di attività ad alta valenza didattica, svolta fuori dagli istituti. L’emendamento istituisce un fondo da due milioni di euro: il decreto contenente misure urgenti sul Covid dovrebbe essere approvato alla Camera entro giovedì per poi attendere il via libera definitivo del Senato nel giro di un paio di settimane: a quel punto i ristori per la dad saranno formalmente approvati.
Come nascono i ristori per la dad
L’emendamento nasce da un incrocio dei dati tra i giorni persi dagli studenti e le stime sulla povertà educativa rilasciati da Save the children. L’intervento non riguarderà tutti i giovani ma solamente chi ha subito più danni a causa della dad.
Scuola, arrivano ristori per la dad: come funzionano
Non saranno ristori economici, ma si tratterà per esempio di buoni da spendere in cinema, teatri, attività sportive, servizi educativi, servizi di supporto allo studio. Questi buoni potranno essere spesi per attività culturali e sportive, ma anche per soggiorni estivi, per misure di sostegno allo studio e forse anche psicologico.
Paolo Lattanzi, deputato del Pd, spiega che la dispersione scolastica è risalita e nei due anni di pandemia più di un milione di bambini e ragazzi è “rimasto isolato ed escluso da ogni proposta didattica mentre le loro famiglie scivolavano nella povertà”.
L’idea di base è che non si tratti solo di un intervento riparatore, ma che si possa anche ricostruire un senso di comunità e colmare i divari sociali esistenti. Il piano per i ristori sarà personalizzato e definito rendendo partecipi anche gli studenti stessi: Lattanzi parla di una call per ragazzi e insegnanti per capire quali sono le esigenze più sentite.
A chi andranno i ristori per la dad
I ristori non andranno a tutti gli studenti. Come viene spiegato dal deputato del Pd non si tratterà, per esempio, di 100 euro dati a pioggia. Verranno invece calcolati e compensati i giorni di scuola persi integrandoli con attività formative che dovranno rispondere alle effettive necessità e alla situazione di partenza.
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Quando arriveranno i ristori educativi
I ristori educativi dovranno essere sfruttati prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, il 2022-2023. E dovranno essere attivati coinvolgendo non solo gli istituti scolastici ma anche le organizzazioni del terzo settore attive in campo ambientale, culturale e sportivo. Per le modalità attuative dei ristori si attende un decreto del ministero dell’Istruzione e del Lavoro, contenente anche il programma pilota.
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