Nonostante la risalita dei contagi il Governo vuole mantenere le scuole aperte. Ma siamo sicuri si tratti di una decisione irrevocabile?
COVID-19: poche settimane dall’inizio della scuola ed è già caos in molti istituti.
Al momento ci sono più di mille scuole ad aver registrato almeno un contagio. In totale i contagiati nelle scuole sono 1.200 (e l’11% sono insegnanti). Una situazione che ha portato già 130 scuole alla chiusura e al ritorno della didattica a distanza per molti studenti.
E non mancano le famiglie che invocano la chiusura delle scuole, convinte che la riapertura delle classi sia stato un errore. A questo si aggiunge che molte scuole non sono in grado di rispettare il protocollo imposto dal CTS, tant’è che nelle classi non vi è distanziamento sociale e l’unica misura di sicurezza è quella che obbliga gli studenti ad indossare la mascherina per tutto l’arco della giornata scolastica.
A preoccupare c’è anche la netta risalita dei contagi: nella giornata di ieri è stato registrato il picco più alto dalla fine del lockdown, con 2.844 nuovi casi. La curva dei contagi è in netta risalita e va detto che non dipende ancora dalla riapertura delle scuole visto che l’impatto di questo evento potrà essere visibile solamente tra qualche settimana.
Una situazione che sta portando il Governo ad approvare nuove restrizioni per limitare la risalita dei contagi: a tal proposito, con il nuovo DPCM che verrà discusso nella serata di lunedì 5 ottobre, potrebbero esserci novità per l’obbligo della mascherina e per la chiusura anticipata di bar e ristoranti.
Il Governo vuole tenere le scuole aperte
Nei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio si è incontrato con il Ministro della Salute e con il CTS per discutere delle misure da prendere in vista della risalita dei contagi.
Nuove restrizioni per fare in modo che il Governo possa evitare lo scenario per cui l’unica soluzione possibile per contenere i contagi sia quella offerta da un nuovo lockdown generalizzato.
Per questo motivo verrà chiesto un sacrificio agli italiani, come l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto e in tutte le ore della giornata. E non solo: ai locali notturni potrebbe essere imposto un orario di chiusura alle 23:00.
Sacrifici necessari per mantenere le scuole aperte. Come si legge nel dossier redatto nel suddetto incontro, infatti, obiettivo comune è quello di mantenere le scuole aperte il più possibile. Per il momento, quindi, niente ritorno alla didattica a distanza, salvo ovviamente quei casi in cui le scuole sono costrette a chiudere per cause di forza maggiore. Ma quanto potrà durare ancora questa situazione?
Le scuole dovranno chiudere (prima o poi)
Ci chiediamo se il Governo manterrà questa posizione, ossia il voler tenere le scuole aperte, anche in caso di una seconda ondata, scenario sempre più probabile secondo gli esperti.
Va detto che anche in Europa, in quei Paesi dove il numero dei contagi è ben più alto che in Italia, le scuole sono rimaste aperte, eccetto che per alcuni casi sporadici.
Tuttavia, siamo ancora ad ottobre; la risalita dei contagi è appena iniziata e presto i numeri potrebbero peggiorare. Le scuole italiane potrebbero scoprirsi impreparate per gestire una tale situazione e il numero degli istituti chiusi potrebbe aumentare ancora.
Ma d’altronde il Governo ha parlato di “mantenere le scuole aperte il più possibile”, probabilmente convinto del fatto che arriverà un momento in cui bisognerà prendere una decisione a riguardo, valutando se esistono o meno le condizioni per far sì che gli studenti vadano in classe nonostante la risalita generalizzata dei contagi.
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