Perché non riaprire le scuole dell’infanzia e la primaria? Secondo gli esperti un ritorno in classe in sicurezza sarebbe possibile.
Le scuole - di ogni ordine e grado - resteranno chiuse almeno fino a settembre; come spiegato da Giuseppe Conte, è troppo alto il rischio che con la riapertura delle scuole ci possa essere una nuova esplosione dei contagi.
Ma è davvero così? C’è chi la pensa diversamente: secondo un team di esperti, infatti, alcune scuole potevano essere aperte mantenendo comunque sotto controllo il rischio contagio. A spiegare come, è stato un gruppo di lavoro del Politecnico di Milano, il quale ha realizzato un progetto per la riapertura in sicurezza delle scuole materne ed elementari.
Un progetto nato per rispondere all’esigenza di quei genitori che nei prossimi giorni dovranno tornare a lavoro e non sanno a chi lasciare i propri figli. Una proposta ardita ma che spiega come le scuole potrebbero riaprire così da dare ai genitori la possibilità di andare a lavoro senza dover ricorrere a nonni (quando si è fortunati) o baby sitter.
Le scuole dell’infanzia ed elementari potrebbero riaprire se…
Per poter riaprire sarebbe necessario mettere in atto una nuova organizzazione di scuola, differente da quella che conosciamo sia per quanto riguarda gli orari che per la composizione delle classi.
A spiegare il progetto su cui hanno lavorato gli ingegneri del Politecnico è Ferruccio Resta, rettore dell’ateneo. Lo studio è partito dall’analisi di una regola che sarà fondamentale nella fase due, quella della distanza sociale.
A tal proposito gli ingegneri del Politecnico si sono chiesti il motivo per cui le scuole non potranno riaprire mentre uffici e mezzi pubblici no. Così come gli adulti mantengono le distanze non potranno fare altrettanto i bambini? Secondo lo studio sì, basterebbe prendere le dovute precauzioni.
Senza dimenticare che di solito le famiglie scelgono scuole materne ed elementari tra quelle che si trovano nei dintorni della residenza; per questo motivo tutti gli spostamenti potrebbero avvenire con semplicità senza andare a sovraccaricare il sistema del trasporto pubblico.
Secondo il team di esperti, inoltre, ci sarebbe un ulteriore fattore che dovrebbe far propendere verso la riapertura di queste scuole. Un elemento dal carattere medico: dal momento che nella maggior parte dei casi i bambini contagiati sono risultati asintomatici, questi dovrebbero essere molto meno contagiosi rispetto ad adulti ed anziani (ma su questo la scienza appare divisa).
Per questo motivo lo studio del Politecnico si basa solamente sul distaccamento sociale che - secondo quanto rilevato dagli ingegneri che hanno preso parte a questo articolato lavoro - si potrebbe rispettare anche in classe. Nello studio però non viene contemplata la riapertura delle scuole superiori, né tantomeno delle Università: si tratta di comunità molto più grandi e che solitamente hanno un impatto molto più profondo sugli spostamenti.
Perché materne ed elementari dovrebbero riaprire
Solamente le scuole materne e dell’infanzia dovrebbero aprire, anche per dare un aiuto a quelle famiglie che dovranno tornare a lavoro e permettere di salvaguardare la fascia di anziani (in quanto si presume che saranno questi a doversi caricare dell’assistenza dei nipoti). Se poi ci dovesse essere un ritorno dell’epidemia, ovvero qualora la curva dei contagi tornasse ad avere un andamento pericoloso, allora si potrebbe sempre tornare indietro.
Nel progetto, invece, non è contemplata la riapertura di scuole superiori e università, comunità molto più grandi e che hanno un impatto molto più profondo sugli spostamenti.
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