Si pagano le tasse sulla pensione di invalidità?

Patrizia Del Pidio

21 Gennaio 2025 - 09:46

Gli invalidi devono pagare le imposte sulle prestazioni che l’Inps eroga a causa di una patologia invalidante? La risposta è che dipende.

Si pagano le tasse sulla pensione di invalidità?

Ogni contribuente è obbligato a pagare la tasse sui redditi che produce, ma non tutti i redditi sono assoggettati all’Irpef, alcuni sono esenti non solo dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, ma anche da qualsiasi altra imposizione fiscale. Si pagano le tasse sulla pensione di invalidità? La risposta a questa domanda non è uguale per tutte le pensioni di invalidità, visto che sono esenti dal pagamento delle imposte le prestazioni assistenziali erogate dallo Stato in presenza di precisi limiti reddituali. Un esempio pratico è rappresentato dall’assegno sociale, la prestazione assistenziale che viene erogata a chi, con determinati limiti di reddito, al compimento dei 67 anni non ha diritto alla pensione di vecchiaia.

In questo articolo, però, andremo ad approfondire le pensioni di invalidità per capire su quali prestazioni le tasse si pagano e quali, invece, sono esentasse. La distinzione è abbastanza sottile ed è basata proprio sulla tipologia di prestazione che si riceve.

Pensione di invalidità civile al 100% è tassata?

Per gli invalidi civili totali (con il 100%) con riduzione totale dell’abilità lavorativa è riconosciuto un assegno assistenziale da parte dell’Inps che può essere chiamato o pensione di inabilità civile o di invalidità civile.

Si tratta di una prestazione riconosciuta non solo in base a requisiti sanitari, ma anche reddituali. Il limite reddituale personale per aver diritto alla prestazione è di 19.616,80 euro annui. L’importo è pari a 336 euro al mese per il 2025, ma è maggiorabile oltre i 700 euro mensili qualora si rispettino requisiti reddituali personali (più bassi) e coniugali. In caso di maggiorazione, quindi, entrano nel conteggio anche i redditi dell’eventuale coniuge.

In entrambi i casi, con e senza maggiorazione, si tratta di una prestazione erogata a fronte di una difficoltà economica del diversamente abile e proprio per questo motivo non influisce sul reddito complessivo ai fini Irpef. Si tratta di un reddito assistenziale e non di una retribuzione. Proprio per questo motivo la pensione di invalidità civile per invalidi totali, non è soggetta a nessuna tipologia di tassazione e non deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi (e non fa cumulo con gli altri redditi nella determinazione del reddito imponibile).

L’assegno ordinario di invalidità fa reddito

Cosa diversa, invece, è l’assegno ordinario di invalidità che, invece, è soggetto a tassazione. l’Aoi, infatti, è una prestazione previdenziale. Non è erogato al disabile solo in base ai requisiti sanitari ed è necessario che il beneficiario soddisfi precisi requisiti contributivi (almeno 5 anni di contributi versati di cui almeno 3 anni nell’ultimo quinquennio che precede la domanda).

L’importo liquidato non è uguale per tutti, come avviene con la pensione di invalidità civile, ma dipende dai contributi versati: a tutti gli effetti l’assegno ordinario di invalidità è equiparato a una pensione e non sono previsti limiti di redditi per poterne beneficiare.

Proprio per questo motivo sulle somme ricevute si deve pagare l’Irpef: l’assegno ordinario di invalidità è tassato, concorre alla formazione del reddito imponibile e deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi.

Come capire se una pensione di invalidità è soggetta a tassazione?

In linea generale si può affermare che quando una pensione è collegata all’invalidità civile non è tassata qualora si tratti di una prestazione assistenziale (ovvero legata al reddito del beneficiario). Se la pensione in questione è collegata solo al reddito del beneficiario e alle sue condizioni di salute ma non prende in considerazione i contributi Inps versati, si tratta di una prestazione assistenziale e, pertanto non è tassata.

Se la prestazione, invece, come nel caso dell’assegno ordinario, oltre che alla situazione sanitaria è legata ai contributi versati si tratta di una prestazione previdenziale e, proprio per questo motivo è soggetta a tassazione Irpef.

La pensione di invalidità civile si inserisce nell’Isee?

A differenza di quello che accade con il reddito imponibile, in cui le prestazioni assistenziali non rientrano, per l’Isee com’è la situazione? La pensione di invalidità rientra nella Dsu?

La Dsu dell’Isee tiene conto di tutti i redditi prodotti da ogni componente del nucleo familiare, oltre al loro patrimonio mobiliare e immobiliare, eventuali veicoli di proprietà, mutui, affitti, presenza di disabili nel nucleo.

Sia l’Inps che il Consiglio di Stato nel 2016 hanno chiarito che i trattamenti assistenziali, quelli indennitari e quelli previdenziali, erogati a qualsiasi titolo, se non sono considerati nel reddito complessivo ai fini Irpef non rilevano nell’Isee sociosanitario, ovvero quello dedicato ai nuclei familiari in cui sono presenti persone non autosufficienti o disabili.

Tutti i trattamenti assistenziali, quindi, sono irrilevanti anche ai fini Isee perché considerarli significherebbe considerare la disabilità come fonte di reddito e a considerare questi trattamenti come non un sostegno al diversamente abile ma come una remunerazione per la perdita o la riduzione della capacità lavorativa.

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