Si possono lasciare i figli con il nuovo partner?

Ilena D’Errico

4 Settembre 2024 - 22:24

Ecco cosa stabilisce la legge sulla possibilità di lasciare i figli con il nuovo partner: quando è possibile, quando è vietato.

Si possono lasciare i figli con il nuovo partner?

La separazione tra due genitori è molto impegnativa, anche quando non intesa nel senso giuridico del termine ma come mera rottura dell’unione sentimentale che legava la coppia. Bisogna stabilire il collocamento dei figli, il loro mantenimento, la divisione delle spese straordinarie e discutere dell’affidamento. Ci sono poi tutte le decisioni sulla vita dei minori, che fatta eccezione per le situazioni particolari, devono essere prese di comune accordo tra madre e padre.

Se c’è un punto su cui difficilmente i genitori si trovano d’accordo è la frequentazione della prole con il nuovo partner dell’ex, tanto peggio se c’è la possibilità che i figli vengano affidati alle sue cure in caso di assenza del genitore stesso. Non è una situazione semplice, i problemi di pura origine emotiva e sentimentale si mischiano con i timori sull’educazione dei figli o persino sulla loro sicurezza.

Certamente l’evoluzione della rottura, le motivazioni della stessa e i rapporti tra i genitori condizionano in modo notevole la gestione di queste dinamiche. Per salvaguardare i figli minori, ma anche per evitare ripercussioni legali, è importante non lasciare nulla al caso. Vediamo cosa stabilisce la legge sulla possibilità di lasciare i figli con il nuovo partner.

Si possono lasciare i figli con il nuovo partner?

La legge non dice nulla sulla possibilità di lasciare i figli con il nuovo partner, né tanto meno sulla semplice frequentazione tra le parti. Non essendoci un divieto, bisogna concludere che questo comportamento è permesso, ma come spesso accade nelle controversie legali (a maggior ragione riguardanti dei minori) non è così semplice dare una risposta generale.

Tutto dipende dalle specifiche circostanze. Anche se a livello generale non ci sono controindicazioni particolari, infatti, le aule dei tribunali italiani hanno affrontato il problema in più occasioni. La giurisprudenza ci offre così un orientamento consolidato, con istruzioni piuttosto chiare sulla condotta dei genitori, anche se ogni situazione deve comunque essere valutata nella sua unicità.

Bisogna innanzitutto ricordare che, secondo i giudici, la prole ha diritto di mantenere rapporti stabili e significativi con entrambi i genitori, costituendo parte integrante della loro vita quotidiana. Ciò suggerisce che la frequentazione con il nuovo partner sia possibile in caso di una relazione con caratteri di stabilità, non occasionale o frivole, come confermato anche in modo specifico da diverse sentenze.

Presentare diversi partner ai figli, soprattutto in seguito alla separazione con l’altro genitore, può infatti pregiudicare in modo grave il loro benessere. Rapporti interpersonali superficiali o comunque molto recenti, peraltro, impediscono al genitore di conoscere a fondo l’altra persona (per quanto possibile) e avere un’idea sulle migliori scelte da prendere per tutelare i propri figli.

Non pregiudicare i diritti e gli interessi della prole, questa è l’unica linea guida generale da seguire, in caso di separazione o qualsiasi altro contesto che apra dubbi. Ecco perché è bene ribadire che la frequentazione con il nuovo partner può essere legittimamente vietata se dimostrata nociva per i minori. L’accertamento deve avvenire in sede giudiziale, tenendo conto di tutti i fattori potenzialmente rilevanti.

Se il rapporto con il nuovo partner del genitore è pregiudizievole deve essere evitato, salvaguardando il suo benessere psicofisico e più in generale le sue emozioni e la sua sensibilità. Per i figli è spesso doloroso accettare la nuova relazione sentimentale del genitore, ciò non significa quindi che le presentazioni siano sempre vietate, ma soltanto che si debba agire con tutte le cautele possibili.

Se il nuovo partner presenta aspetti pericolosi, come per esempio l’uso abituale di alcol o stupefacenti, è chiaro che il giudice propende per un categorico divieto in tal senso. Quanto detto riguardo alla frequentazione dei figli con il nuovo partner vale anche quando si tratta di lasciarli direttamente con lui o lei. Il genitore deve in questo caso assicurarsi con ancora più impegno che sia una scelta sicura per la vita del minore, tanto fisicamente quanto psicologicamente.

Tutto ciò, al netto delle particolarità del caso e da quanto stabilito in merito all’affidamento e al diritto di visita. In ogni caso, non devono mai venire meno gli obblighi genitoriali di cura, educazione, istruzione e mantenimento. Per citare uno dei casi più ricorrenti, lasciare i figli con il nuovo partner rappresenta un problema se viene fatto in modo abituale durante il diritto di visita, perché implica che il genitore non collocatario si sottragga all’esercizio personale della genitorialità, privando i minori del tempo che dovrebbe dedicare loro.

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