Si possono organizzare le feste di compleanno nei parchi pubblici? Ecco cosa prevede la legge e quali sono le regole da rispettare per evitare sanzioni.
Fare la festa di compleanno al parco può essere un’ottima idea per festeggiare risparmiando e passando del tempo all’aria aperta. Il parco può essere un punto di ritrovo accessibile a tutti per stare in compagnia ed è molto gradito soprattutto dai più piccoli. Bisogna però ricordare che il parco pubblico appartiene al Comune e quindi non può essere utilizzato come spazio privato, salvo l’ottenimento di autorizzazioni per un uso riservato. È quindi fondamentale tenere conto delle regole di utilizzo del verde pubblico per evitare sanzioni.
Si possono organizzare feste di compleanno nei parchi pubblici?
In linea generale, si possono organizzare feste di compleanno nei parchi pubblici, purché non si impedisca agli altri cittadini di utilizzare il parco e si rimanga entro i limiti di utilizzo consentiti dalla legge. È comunque fondamentale verificare le disposizioni del Comune di riferimento in merito, soprattutto nell’eventualità che ci siano regolamenti specifici.
In ogni caso, non può essere vietato di festeggiare il compleanno nel parco pubblico, proprio perché trattandosi di un’area destinata all’utilizzo di tutti non si può impedire l’accesso senza ragioni valide. La regola principale è assicurarsi che la festa di compleanno non comporti un uso esclusivo del parco, ossia che non si costituisca un impedimento per le altre persone che vogliono accedervi e utilizzare gli spazi e gli arredi (comprese le panchine e i giochi per i bambini).
Il regolamento comunale è poi fondamentale per individuare divieti più specifici che possono indirettamente essere in contrasto con lo svolgimento di una festa di compleanno. Per esempio, può essere vietato il consumo di cibo in alcune aree, così come l’affissione di cartelloni e striscioni. La normativa principale a cui fare riferimento è il regolamento del verde, presente per ogni Comune italiano e spesso disponibile sul sito web ufficiale, che contiene le linee guida sull’utilizzo degli spazi verdi.
Le limitazioni variano comunque in base al tipo di parco pubblico scelto e alla sua destinazione d’uso. Per esempio, i parchi pubblici per bambini non sono sottoposti a limitazioni troppo restrittive, ad esempio in merito al cibo e all’utilizzo del verde. Come indicazione, comunque, è importante non utilizzare il parco in modo esclusivo e rispettare le normali regole di educazione e civiltà.
Festa di compleanno al parco pubblico, le regole da seguire
Anche se sulle indicazioni più specifiche bisogna rifarsi ai regolamenti comunali, le regole di buona condotta per una festa di compleanno in un parco pubblico sono a grandi linee le medesime per ogni luogo. Un aspetto fondamentale di cui tenere conto nella pianificazione della festa è il rumore, assicurandosi di non procurare disturbo oltre il consentito e facendo particolare attenzione agli orari di svolgimento della festa.
Anche in questo caso, tutto dipende dal parco scelto. In un parco destinato ai bambini, per esempio, è consentito sicuramente far rumore nel pomeriggio, mentre in un’area verde in una zona isolata potrebbero esserci altri orari da rispettare. È comunque bene che l’intensità del rumore non sia un fastidio nemmeno per gli altri (anche solo eventuali) frequentatori del parco. Bisogna quindi moderare il volume della musica, anche perché alcuni regolamenti (ad esempio quello del Comune di Milano) vietano del tutto l’uso di dispositivi di diffusione sonora.
Un altro aspetto di cui tenere conto sono gli arredi, ricordando di non danneggiare il parco e il verde e di non fissare elementi pericolosi (ad esempio infiammabili) o stabili (tende, tavoli e ombrelloni). Non si devono accendere fuochi né utilizzare veicoli dove non permesso e rimane obbligatorio raccogliere tutti i rifiuti prodotti.
Se, invece, si desidera una festa di compleanno più articolata, con uso privato del parco e organizzazione più imponente è fondamentale contattare preventivamente il Comune per ottenere l’autorizzazione e pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico.
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