Si possono prevelare soldi dal conto corrente pignorato?

Patrizia Del Pidio

10 Marzo 2025 - 13:03

Se il conto corrente è pignorato è possibile effettuare prelievi dei soldi che sono depositati in esso? Vediamo come funziona e cosa si può fare.

Si possono prevelare soldi dal conto corrente pignorato?

Se un conto corrente è pignorato si possono fare prelievi? Quando un contribuente non paga la cartella esattoriale entro 60 giorni, essa diventa titolo esecutivo e l’agente di riscossione può procedere ad avviare azioni esecutive come il pignoramento. Il pignoramento presso terzi (come quello del conto corrente) non c’è bisogno neanche del preavviso di pignoramento, se dalla notifica della cartella non è trascorso un anno.

Se invece è trascorso più di un anno la cartella perde di efficacia e l’agente di riscossione, prima di procedere al pignoramento deve inviare una intimazione di pagamento che concedo al debitore altri 5 giorni per regolarizzare la sua posizione.
Il pignoramento del conto corrente è una misura di espropriazione forzata che consente di recuperare crediti non pagati.

Come funziona in pignoramento del conto corrente?

Se il debito è contratto con un privato questi deve rivolgersi al Tribunale vantando il credito non saldato. Il Tribunale deve procedere a verificare l’esistenza del debito e inviare al debitore un decreto ingiuntivo per saldare l’importo entro una determinata scadenza. Se le somme non vengono versate entro il termine il creditore potrà procedere con un atto di precetto dando l’ultima possibilità di saldare il debito. Se questo non avviene, allora il Giudice autorizza il pignoramento del conto corrente andando a bloccare i fondi per saldare il debito.

In presenza di una cartella esattoriale, però, l’Agenzia delle Entrate non ha bisogno dell’autorizzazione del Tribunale, se la stessa non è pagata entro 60 giorni diventa un titolo esecutivo e si può procedere al pignoramento.

I limiti di pignoramento del conto corrente

Non tutto l’importo presente sul conto corrente può essere pignorato perché deve essere salvaguardato il minimo vitale che serve all’intestatario a condurre una vita dignitosa.

Il minimo vitale, ovvero la parte non pignorabile, è pari al triplo dell’assegno sociale che per il 2025 ha un importo di 538,68 euro. Di conseguenza sul conto corrente l’importo non pignorabile è pari a 1.616,04 euro.

Se sul conto corrente è addebitato stipendio o pensione i limiti cambiano: per lo stipendio e la pensione il limite è due volte l’assegno sociale (1.077 euro circa), della parte eccedente può essere pignorato solo un quinto.
Il conto corrente, poi, è impignorabile se vi vengono accreditati assegno di invalidità o accompagnamento per gli invalidi.

Si può prelevare dal conto corrente pignorato?

Come abbiamo visto le somme presenti sul conto corrente non possono essere pignorate tutte e, pertanto, solo le somme oggetto di pignoramento vengono bloccate.

La banca quando riceve un atto di pignoramento, deve trattenere le somme dal conto corrente del cliente solo fino al limite indicato dall’atto che solitamente prevede il debito che si deve restituire maggiorato del 50% per andare a coprire le spese di procedura.
Se sul conto corrente sono presenti importi superiori a questo limite il correntista può continuare a utilizzarli normalmente, così come può procedere tranquillamente ai prelievi delle somme non pignorate per garantirgli il minimo vitale.

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